Nasce l’Osservatorio nazionale buone pratiche sulla sicurezza nella sanità

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Si attendeva da qualche tempo, nell’ambito della Legge Gelli (la norma che disciplina la responsabilità dei professionisti della sanità, il decreto che istituisse l’Osservatorio Nazionale Buone Pratiche. Uno step, quest’ultimo in grado di fare chiarezza e porre una decisa accelerazione alla compiuta realizzazione degli intenti del legislatore. Nella giornata di ieri l’annuncio da parte della Ministra Lorenzin, dell’avvenuta istituzione dell’organismo; vicenda conclusa grazie anche al favorevole parere della Conferenza Stato Regioni.

Mediante il nuovo organismo, che consterà di 22 membri,  istituito presso L’Agenas (l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali), verranno acquisite dalle regioni i dati relativi ai rischi e agli eventi la cui gestione particolare necessiti di attenta valutazione, spetterà all’Osservatorio l’acquisizione dei dati riferiti a sinistri ed ai contenziosi che da questi possano scaturire, con particolare riferimento a: cause, entità, frequenza ed onere finanziario dei contenziosi.

I vari compiti dell’istituto:

Oltre la sopra menzionata funzione di raccolta dei dati, l’Osservatorio Nazionale Buone Pratiche, dovrà individuare le misure atte a comprendere e valutare il rischio sanitario, necessario inoltre ad un precipuo monitoraggio delle buone pratiche per la sicurezza delle cure poste in essere. Le funzioni di supporto tecnico-scientifico delle attività dell’Osservatorio sono svolte dall’agenzia Nazionale per i servizi sanitari regionali.

Altro compito dell’Organismo è quello di dare le dovute indicazioni alle regioni sulle modalità di sorveglianza del rischio sanitario, ai fini della sicurezza del paziente.

Importante anche il compito, sempre in capo ai 22 componenti dell’Organismo, di dare vita a specifici interventi volti a favorire la formazione e l’aggiornamento dei professionisti sanitari.

l’Organismo trasmette al Ministro della salute, entro e non oltre il 31 dicembre di ciascun anno, una relazione sull’attività svolta.

L’osservatorio si avvale delle società scientifiche e delle associazioni tecnico-scientifiche delle professioni sanitarie, come individuate ai sensi dell’art.5 della legge n.24 del 2017 e può, altresi’, avvalersi di rappresentanti delle federazioni e delle associazioni professionali e di esperti nelle specifiche materie trattate, incluse le associazioni dei pazienti.

 

 

Martino Di Caudo

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