De Luca: “Cari infermieri siete stati bravi durante il Covid: ora aiutateci con le liste d’attesa”

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Incredibile, ma vero: a qualcuno mancano gli instancabili angeli-eroi della pandemia. Trattasi del presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca che, in un accorato appello (VEDI Ansa) presso la sede dell’Ordine delle professioni infermieristiche di Napoli, chiede un ulteriore sforzo agli infermieri per togliere le castagne dal fuoco alla politica inetta e poco lungimirante che ha distrutto la nostra sanità.

«Grazie per il lavoro che fate tutti i giorni vicini agli ammalati. Siete stati importantissimi negli anni del Covid» sviolina abilmente De Luca. Che poi continua: «Ora, cari infermieri, abbiamo bisogno d’aiuto. Ci dovete dare una mano sulle liste d’attesa che dobbiamo azzerare entro dicembre di quest’anno.


Nei prossimi giorni metteremo a punto un progetto con gli infermieri che ci aiuti ad abbattere le liste d’attesa e gli screening, soprattutto oncologici, per allargare la prevenzione sul territorio, nei quartieri».

Ricapitolando: dopo gli immani sforzi elargiti durante la pandemia, per cui gli infermieri italiani non hanno percepito nessun riconoscimento vero nonostante le tante promesse della politica…


Adesso, con l’infermieristica in crisi nera (tra carenze di personale insostenibili, sfruttamento selvaggio, stipendi da fame, dimissioni volontarie in drastico aumento, aggressioni continue e corsi di laurea deserti) e col Governo che prova a risolvere il problema producendo figure ibride con competenze infermieristiche (pseudo infermieri a basso prezzo), aumentando il numero dei medici e andando a pescare “professionisti” infermieri dalla dubbia preparazione nei paesi del terzo mondo… Si chiede un ulteriore sforzo agli infermieri, in nome del “bene del paziente”. O meglio, delle aziende.


A chi gli ricorda che in Campania mancano qualcosa come 10.000 infermieri, De Luca risponde: «Abbiamo un buco di circa 15 mila addetti nella sanità, ma non dipende da noi. Nei prossimi giorni predisporremo una delibera che autorizzi le aziende sanitarie ad andare oltre la soglia prevista dalla legge, utilizzando lo scivolamento delle graduatorie per dare risposte ai cittadini nel più breve tempo possibile».

La presidente Opi di Napoli, Teresa Rea, gli ha risposto che sì gli infermieri sono disponibili per una sanità sempre più vicina ai cittadini, ma che… Sono stanchi di porgere l’altra guancia: vogliono la giusta valorizzazione della loro professione, senza se e senza ma.


«Facciamo tanta formazione per migliorare la nostra preparazione, ma servono modelli organizzativi innovativi per dare il giusto riconoscimento professionale agli infermieri, perché dove mancano l’offerta sanitaria peggiora» conclude Rea.

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Alessio Biondino

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