Friuli, compensi maggiorati per medici e infermieri: “Il Governo non interverrà”

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In Friuli Venezia Giulia si fa sul serio. Per trattenere i medici e gli infermieri impiegati nei servizi di emergenza-urgenza, infatti, verrà loro corrisposto un compenso orario molto interessante per quanto riguarda le prestazioni aggiuntive: 100 euro i medici, 50 gli infermieri.

Un’assoluta novità

E non solo loro: secondo l’intervento legislativo che lo ha recentemente deciso, tali tariffe saranno applicate anche per i turni aggiuntivi di quei professionisti che operano nelle unità in cui si registrano maggiori tassi di assenza.

Tutto ciò rappresenta un’assoluta novità nel panorama regionale italiano, in quanto tali misure ‘incentivanti’ non sono previste solo per i lavoratori dei pronto soccorso e dei Dea, bensì anche per il personale del Comparto in generale.

Il Governo non interverrà

Soddisfatto il vicegovernatore della regione, Riccardo Riccardi, il quale ha dichiarato (VEDI Askanews) che le misure economiche appena decise non saranno impugnate dal Governo. Almeno fino al 31 dicembre 2023.

Per l’amministrazione del Friuli, questo risultato valorizza non poco il lavoro gravoso dei professionisti della salute e sarà utile per far fronte alla loro carenza, soprattutto nelle unità di medicina e chirurgia d’urgenza dove la situazione è particolarmente critica.

Maggiore attrattività

Per arginare la fuga di medici e infermieri verso le aziende private, l’estero e altre realtà, il Friuli sta anche cercando di rendere maggiormente attrattivo il servizio sanitario regionale, valorizzando le carriere grazie all’utilizzo di risorse aggiuntive ad incremento dei fondi contrattuali per il trattamento accessorio.

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Alessio Biondino

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