Indossare la mascherina riduce il rischio di infezione Covid del 53%

Dario Tobruk 29/11/21
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I vaccini aiutano a ridurre l’ospedalizzazione e preservano dal rischio di morte, ma da soli non bastano. Quali sono i dispositivi non farmacologici più efficaci per ridurre il rischio Covid?

Indossare la mascherina riduce il rischio di infezione Covid del 53%

Secondo uno studio globale sulle misure di protezione adottate nei diversi continenti, il distanziamento sociale è quello meno efficace tra le misure anti-Covid. Igiene delle mani rimane fondamentale. La mascherina indossata correttamente può ridurre sino al 53% il rischio di infezione da Coronavirus.

Tra i vari dispositivi e strumenti di prevenzione dal rischio Covid, le mascherine rappresentano uno dei più efficaci mezzi preventivi di salute pubblica riducendo del 53% l’incidenza della malattia e quindi dei contagi tra i cittadini.


Gli aspetti giuridici dei vaccini

La necessità di dare una risposta a una infezione sconosciuta ha portato a una contrazione dei tempi di sperimentazione precedenti alla messa in commercio che ha suscitato qualche interrogativo, per non parlare della logica impossibilità di conoscere possibili effetti negativi a lungo termine.

Questo volume intende fare chiarezza, per quanto possibile, sulle questioni più discusse in merito alla somministrazione dei vaccini, analizzando aspetti sanitari, medico – legali e professionali, anche in termini di responsabilità.

Gli aspetti giuridici dei vaccini

La necessità di dare una risposta a una infezione sconosciuta ha portato a una contrazione dei tempi di sperimentazione precedenti alla messa in commercio che ha suscitato qualche interrogativo, per non parlare della logica impossibilità di conoscere possibili effetti negativi a lungo termine. Il presente lavoro intende fare chiarezza, per quanto possibile, sulle questioni più discusse in merito alla somministrazione dei vaccini, analizzando aspetti sanitari, medico – legali e professionali, anche in termini di responsabilità.   Fabio M. DonelliSpecialista in Ortopedia e Traumatologia, Medicina Legale e delle Assicurazioni e in Medicina dello Sport. Profes­sore a contratto presso l’Università degli Studi di Milano nel Dipartimento di Scienze Biomediche e docente presso l’Università degli Studi della Repubblica di San Marino. Già docente nella scuola di Medicina dello Sport dell’Uni­versità di Brescia, già professore a contratto in Traumatologia Forense presso l’Università degli Studi di Bologna e tutor in Ortopedia e Traumatologia nel corso di laurea in Medicina Legale presso l’Università degli Studi di Siena. Responsabile della formazione per l’Associazione Italiana Traumatologia e Ortopedia Geriatrica. Promotore e coordinatore scientifico di corsi in ambito ortogeriatrico, ortopedico-traumatologico e medico-legale.Mario GabbrielliSpecialista in Medicina Legale. Già Professore Associato in Medicina Legale presso la Università di Roma La Sapienza. Professore ordinario di Medicina Legale presso la Università di Siena. Già direttore della UOC Me­dicina Legale nella Azienda Ospedaliera Universitaria Senese. Direttore della Scuola di Specializzazione in Me­dicina Legale dell’Università di Siena, membro del Comitato Etico della Area Vasta Toscana Sud, Membro del Comitato Regionale Valutazione Sinistri della Regione Toscana, autore di 190 pubblicazioni.Con i contributi di: Maria Grazia Cusi, Matteo Benvenuti, Tommaso Candelori, Giulia Nucci, Anna Coluccia, Giacomo Gualtieri, Daniele Capano, Isabella Mercurio, Gianni Gori Savellini, Claudia Gandolfo.

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Questo è quello che emerso da un’imponente meta-analisi condotto da un’università australiana e pubblicata sul British Medical Journal.

La ricerca ha analizzato i dati di più di 70 studi pubblicati sull’efficacia dei metodi non farmacologici contro le infezioni da Coronavirus in varie zone del mondo(es. distanziamento, igiene delle mani e mascherina).

Tra i metodi più importanti la corretta igiene delle mani che rivela un’efficacia pari a quella delle mascherine, ovvero il 53%, anche se i dati non sono sufficientemente avvalorati da un campione statistico significativo.

Tra i metodi meno efficaci il distanziamento sociale, che rivela un’efficacia ridotta rispetto agli altri metodi, secondo i ricercatori riduce l’incidenza del Covid solo del 25%. Un valore che lo rende comunque ancora un’ottima opzione.

Come conferma Stella Talic, prima autrice della meta-analisi Effectiveness of public health measures in reducing the incidence of covid-19, SARS-CoV-2 transmission, and covid-19 mortality: systematic review and meta-analysis , ricercatrice epidemiologa dell’università Monash: “E’ plausibile che per aumentare il controllo della pandemia è necessaria non solo un’elevata copertura vaccinale e la sua efficacia, ma anche l’aderenza continua a misure di salute pubblica efficaci e sostenibili“.

Autore: Dario Tobruk (Profilo Linkedin)

Fonti:

  • Talic, S., Shah, S., Wild, H., et al. (2021). Effectiveness of public health measures in reducing the incidence of covid-19, SARS-CoV-2 transmission, and covid-19 mortality: systematic review and meta-analysis. BMJ (Clinical research ed.), 375, e068302. https://doi.org/10.1136/bmj-2021-068302
  • Ansa.it

Dario Tobruk

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