Processo di nursing: il problem solving applicato all’infermieristica

Redazione 28/12/22
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Il processo di nursing è il metodo scientifico con cui l’infermiere opera nei confronti dei suoi assistiti. In questo articolo elencheremo i fondamentali della procedura alla base dell’assistenza infermieristica e le fasi del problem solving applicato all’infermieristica.

Indice

Cosa è il processo di nursing?

Con processo di nursing si identifica un approccio logico e razionale, ispirato ad una metodologia sistematica (il problem solving scientifico), atta all’erogazione finalizzata di cure infermieristiche, e che soddisfi gli specifici bisogni di assistenza della persona.

Quali sono le fasi del processo di nursing? il metodo viene classicamente suddiviso in 6 fasi:

  • accertamento,
  • diagnosi,
  • identificazione degli obiettivi,
  • pianificazione,
  • attuazione,
  • valutazione.

Il problem solving è alla base del processo di nursing e ne permette la flessibilità necessaria nel “mondo reale” della pratica infermieristica clinica. Esso è costruito e sorretto dall’information processing (inteso come la capacità di dare coerenza ai tutti i dati recepiti) e dal decision-making (metodo che ispira diverse fasi del processo).

La teoria degli insiemi è in grado di contestualizzare ulteriormente il processo di assistenza infermieristica: in un sistema di insiemi, il processo di nursing è la somma dei sottoinsiemi più grande dell’insieme che li contiene, specificando anche che tutti i sottoinsiemi interagiscono (per intersezione) tra di loro. In base a questa teoria possiamo ulteriormente suddividere il processo di nursing in:

  • Fase di input: accertamento (osservazione, in­tervista infermieristica ed esame fisico).
  • Troughput: capacità di un sistema di elaborare dati, ovvero la parte progettuale che comprende le diagnosi infermieristiche e i risultati, dove tutto viene pianificato e attuato attraverso l’assistenza infermieristica.
  • Fase di output: conclusione del servizio, revisione e valutazione finale.

Accertamento: raccolta e organizzazione dati

Nel processo di nursing l’accertamento infermieristico è la raccolta sistematica di dati soggettivi e oggettivi, con lo scopo di esprimere un giudizio infermieristico clinico su un paziente e i suoi bisogni di salute. E’ la base del processo di assistenza infermieristica. I dati dell’accertamento sono raccolti attraverso:

  • osservazione e intuizione;
  • anamnesi infermieristica, intervista(standard) e colloquio;
  • esame obiettivo fisico.

L’osservazione inizia durante il primo incontro con il paziente, ed è un processo continuo. L’in­tervista infermieristica permette l’accertamento sistematico dello stato funzionale di salute, includendo la percezione e l’interpretazione dei problemi del paziente.

Durante l’esame fisico, per ottenere i dati, l’in­fermiere usa le tecniche di ispezione, percussione, palpazione e auscultazione. Le informazioni obiettive dalle registrazioni sanitarie, fra cui dati di laboratorio e diagnostici, completano il database.

Di solito, un’approfondita anamnesi infermieristica e un accertamento fisico sono richieste al momento del ricove­ro o della presa in carico, oppure al momento della prima visita da parte di un infermiere di famiglia o di assistenza domiciliare. Questo database iniziale diventa il punto di riferimento per tutti gli ulteriori accertamenti in­fermieristici.

In fase di raccolta dati è necessario considerare alcuni fattori che influenzano direttamente la qualità di questa parte del processo:

  • Considerare l’attendibilità della fonte, che verrà suddivisa in primaria quando raccogliamo dati direttamente dal dialogo con il paziente e in secondaria quando avverrà attraverso parenti o altri operatori sanitari.
  • Ricordare sempre lo scopo principale: individuazione del bisogno assistenziale del paziente.
  • Valutare e discriminare le tipologie dei dati raccolti tra dati soggettivi (come il dolore) e dati oggettivi (es. la pressione arteriosa).

Diagnosi infermieristica

La diagnosi infermieristica è definita come “un giudizio clinico sulle risposte di un individuo, una famiglia o una comunità a problemi di salute reali o potenziali o ai processi vitali” e rappresenta la seconda fase del processo di nursing.

Le diagnosi sono gli atti clinici dell’identificazione dei problemi ma anche la definizione di tali problemi. Le diagnosi infermieristiche offrono le basi per scegliere gli interventi infermieristici per raggiungere i ri­sultati di cui l’infermiere è responsabile. Quindi come operatore prescrittore l’infermiere diagnostica tutte quelle situazioni di cui è in qualche modo sensibile.

Quando una situazione clinica non è descritta completamente da una diagnosi infermieristica ma lo è da una diagnosi medica, parliamo di un problema collaborativo da cui nascono le prescrizioni dipendenti (collaboranti) e interdipendenti. I Nic/Noc sono strumenti che risolvono le interdipendenze.

Cosa si intende per diagnosi infermieristica?

  • È la base di scelta degli interventi di cui l’infermiere è responsabile.
  • E’ un giudizio professionale sulle condizioni del paziente e sui trattamenti ricevuti.
  • È cardine della pianificazione.
  • Interpretazione dei dati al fine di individuare i bisogni del paziente per considerare l’assistenza necessaria per superare la malattia.

Cosa non è?

  • Una diagnosi medica, non è un problema, si occupa del malato e non della malattia.
  • Una singola etichetta concettuale come obesità, ma una circoscrizione totale sul bisogno del paziente.
  • Una situazione clinica come la gravidanza o un’insieme di segni.

Quali sono le tipologie di diagnosi infermieristica?

Una diagnosi infermieristica è principalmente di tre tipi: reale, di rischio o riguardante la salute o il benessere. Una diagnosi infermieristica reale è convalidata clinicamente e può essere formulata secondo questo standard:

  • Titolo: alterazione, deficit, ecc..
  • Definizione: quando univoca, definisce la diagnosi
  • Caratteristica definenti: sono i segni e i sintomi che confermano la diagnosi o la negano. Possono essere:
    • Maggiori se rappresentano l’80-100% sono indicatori critici
    • Minori quando presenti al 50-70% validano la diagnosi a rafforzo della tesi iniziale.
  • Fattori correlati: eziologia e probabili cause.
    • Fisiopatologia (bio e psiche)
    • Situazionale
    • Fasi maturative(postmenopausa)
    • Trattamenti (interventi)

Una diagnosi infermieristica è di rischio quando accentua e verifica la vulnerabilità dell’assistito:

  • Titolo: Rischio di…
  • Correlato a: situazione eziologica
  • Secondario a: ulteriori aggravamenti

Identificazione degli obiettivi

L’identificazione dei risultati, comprendendo gli obiettivi del paziente e criteri di risultato, è parte integrante del processo di nursing. Si attiene al­la formulazione e alla documentazione di obiettivi misura­bili, realistici e centrati sul paziente. È una fase integrale, che porta a considerare i problemi e a usare i punti di forza del paziente nella pianificazione degli interventi.

Caratteristica di un obiettivo infermieristico:

  • Deve essere una descrizione precisa dei comportamenti che la persona dovrà compiere e o dei risultati che dovrà raggiungere.
  • Deve contenere:
    1. Soggetto (chi?);
    2. Verbo (quale azione?);
    3. Condizione (in quale circostanze?);
    4. Criterio (quanto desiderabile?)
    5. Tempo (entro quando?)
  • Deve essere pertinente e coerente, logico, misurabile, realizzabile, osservabile, precise e accettabile.
  • Può essere a breve o lungo termine.

Pianificazione

Questa fase riguarda la preparazione di un piano di assistenza che sovrintenda e coordini le attività dell’equipe nell’erogazione dell’assistenza. Il piano di assistenza infermieristica è una sintesi scritta dell’assistenza che il paziente riceve. Deve essere raggiunta attraverso la giusta selezione delle priorità d’intervento. Sarà documentato nella cartella del paziente e l’infermiere è responsabile della sua stesura.

Si avvale della compilazione di prestazioni infermieristiche: un sistema di decisioni tecniche e gestionali costituite da un insieme di azioni fisiche, verbali e mentali, pianificate in autonomia dall’infermiere per rispondere ad uno specifico bisogno di aiuto espresso o inespresso dall’assistito, ovvero con l’azione compensatoria di assistenza.

Gli interventi infermieristici si distinguono a seconda del coinvolgimento in:

  • Autonomi, alcuni esempi:
    • L’insegnamento e l’educazione
    • L’assistenza psicologica
    • L’igiene personale
    • Il riposizionamento
    • L’aiuto nella deambulazione
    • L’alimentazione
  • Dipendenti, quando si riferiscono a situazioni che implicano il coinvolgimento del medico, in particolare nella diagnosi medica:
    • Somministrazione di farmaci
    • Procedure chirurgiche, terapeutiche e diagnostiche
    • Prelievi di sangue
  • Interdipendenti, se effettuati tramite la collaborazione degli altri operatori sanitari come:
    • Collaborazione all’educazione di un paziente; nel seguente caso gli interventi permettono all’infermiere di coordinare le sue attività in modo da usufruirsi delle conoscenze di altri professionisti a beneficio dell’assistito.

Attuazione

Ogni azione è orientata alla realizzazione degli obiettivi preposti assistendo il paziente a raggiungere il massimo livello funzionale di salute. Include anche la funzione di coordinamento, di delega e di attribuzione dei compiti.

Essendo l’assistenza infermieri­stica erogata per raggiungere gli obiettivi del paziente, gli infermieri devono concentrarsi sulle loro azioni, assicu­randosi che ogni azione sia necessaria e richiesta. Le componenti dell’attuazione sono il riaccertamento, l’inizio del piano, la valutazione della risposta e la registra­zione delle azioni eseguite.

Momenti dell’intervento sono la convalida del piano e la preparazione delle persone, dell’ambiente e delle risorse. L’attuazione richiede l’uso di abilità intellettive, inter­personali e tecniche. La pratica infermieristica professio­nale richiede di sviluppare esperienze in ognuna di queste abilità.

Sia la pianificazione che l’attuazione sono fondamentalmente documentate attraverso dei sistemi standard in cui gli interventi sono esplicitati e la loro attuazione è registrata. La registrazione degli interventi consente agli infermieri di:

  • Condividere la gestione dell’assistenza generale infermieristica della persona
  • Garantire la continuità assistenziale
  • Modificare la pianificazione in funzione della valutazione dello stato di salute del paziente.

Valutazione

La valutazione è stima, classificazione e giudizio. Nella valutazione si scopre il motivo del successo o del fallimento. L’obiettivo può essere raggiunto, non raggiunto o parzialmente raggiunto. La valutazione verifica sia i risultati dell’assistenza che ogni singola fase, quindi oltre ad essere finale è anche continua e può presentarsi in ogni momento dell’attuazione.

La valutazione positiva o meno, è una decisione che spetta all’interazione tra paziente e infermiere. Il giudizio nelle fasi precedenti del pro­cesso di nursing porta al ri-accertamento, alla rivalutazione della diagnosi infermieristica e, eventualmente, a nuova pianificazione.

Autore: Dario Tobruk  (seguimi anche su Linkedin – Facebook Instagram)

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Infermiere – Manuale per i concorsi e la formazione

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Marilena Montalti, Cristina Fabbri | Maggioli Editore 2020