Infermieri vaccinatori a domicilio per 6,16 euro a inoculazione, l’accordo Ministero-Regioni-FNOPI

Scarica PDF Stampa
“Ringraziamo per la piena valorizzazione dei nostri professionisti il ministro della Salute Roberto Speranza e il presidente della Conferenza delle Regioni Massimiliano Fedriga, che hanno accolto la disponibilità, l’impegno e la professionalità degli infermieri per dare uno sprint decisivo alla campagna vaccinale”.

Il nuovo protocollo d’intesa

È così che la presidente della Federazione Nazionale degli Ordini delle Professioni Infermieristiche (FNOPI), Barbara Mangiacavalli, ha commentato il nuovo protocollo d’intesa sottoscritto da Ministero della Salute, Regioni e FNOPI per quanto riguarda l’attività territoriale degli infermieri vaccinatori.

Secondo tale accordo, basato sulla possibilità di deroga all’esclusiva per i dipendenti pubblici, gli infermieri, dopo un adeguato ‘Triage prevaccinale (anamnesi standardizzata)’ atto a verificare la presenza di controindicazioni e/o di precauzioni da seguire prima di somministrare il vaccino, possono svolgere in autonomia il servizio di vaccinazione domiciliare dei pazienti fragili.

‘La vaccinazione domiciliare dei pazienti fragili è fondamentale’

La finalità dell’accordo raggiunto è quella di rafforzare strutturalmente la resilienza, la prossimità e la tempestività di risposta del Sistema sanitario nazionale”, in quanto “la somministrazione a domicilio dei vaccini anti SARS-CoV-2 per le persone che non possono recarsi presso i siti vaccinali organizzati dalle Regioni e dalle Province autonome” è fondamentale per incrementare la copertura vaccinale della popolazione”.

Saranno i Distretti delle Asl territorialmente competenti a organizzare il servizio e a fornire le dosi vaccinali anti SARS-CoV-2, i farmaci, i dispositivi e i presidi sanitari agli infermieri (e agli infermieri pediatrici) del SSN che daranno la propria disponibilità a svolgere l’attività di vaccinatori dopo l’orario di lavoro. A loro, così come previsto per le altre professioni, sarà corrisposto un compenso di 6,16 euro a inoculazione.

‘Risposta vera ai bisogni dei cittadini’

Le conclusioni della presidente FNOPI: “Questo ulteriore tassello costruito dalla Federazione testimonia ancora una volta il ruolo e la rilevanza di un’assistenza infermieristica organizzata secondo i canoni di risposta vera ai bisogni dei cittadini che non sono solo sanitari, ma anche sociali: i fragili vanno tutelati ed è il sistema e l’assistenza a dover andare verso di loro, non il contrario.

E questo è da sempre l’obiettivo e l’azione degli infermieri. Un grazie, infine, all’attività di interlocuzione e mediazione istituzionale svolta del portavoce FNOPI Tonino Aceti che ha permesso di raggiungere questo obiettivo e ai colleghi impegnati nella rappresentanza istituzionale”.

Autore: Alessio Biondino

Mangiacavalli: “Indispensabile abbattere disuguaglianze nelle professioni sanitarie”

Alessio Biondino

Scrivi un commento

Accedi per poter inserire un commento