Torino, infermieri stremati: «Si va avanti con montagne di straordinari non retribuiti e non recuperabili»

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Gli infermieri di tutto il paese sono in ginocchio a causa della carenza di personale (ma non solo). E da quella posizione, a quanto pare, dopo le tante prese per i fondelli e le innumerevoli promesse (non mantenute) elargite dalla politica purante la pandemia, oggi sono pronti a rialzarsi in fretta solo per fuggire da una professione ingrata, bistrattata, presa a pesci in faccia da tutti o quasi e non riconosciuta proprio da nessuno.

Un nuovo e chiaro esempio dell’incubo professionale in cui la categoria è piombata, sta arrivando in questi giorni da Torino (AslTo4 che riguarda le zone di Ciriè, Chivasso e Ivrea), dove il sindacato Nursind denuncia una situazione che definire insostenibile è un eufemismo: «Sono numerose le segnalazioni che il sindacato Nursind riceve quotidianamente, molte delle quali legate alla carenza di personale» fa presente il segretario Giuseppe Summa.


Che continua, entrando nei dettagli dell’ennesimo scempio: «D’altronde, mentre i piani di fabbisogno del personale non sono ancora stati approvati e la Regione chiede di pareggiare i bilanci anche per il 2023, possiamo affermare che sono ben 14 i milioni di euro risparmiati dall’Asl To4 nel corso del 2022 per le assunzioni del personale, ai quali bisogna aggiungere i circa 8,5 milioni non utilizzati e previsti anche per il 2023, per il potenziamento dell’assistenza domiciliare, per le assunzioni di infermieri di famiglia e comunità e per l’aumento dei posti letto di  terapia intensiva e sub intensiva, previsti dal DL 34/2020.

Lavori del piano Arcuri fra l’altro, in grave ritardo e che non appena conclusi, non potranno essere sfruttati a pieno regime proprio per la nota carenza di personale».


Un quadro che il segretario del Nursind di Torino definisce «desolante». Perché «a fronte di un crescente bisogno di salute, nel 2022 il numero di infermieri assunti a tempo indeterminato è stato di sole 27 unità, derivanti tra l’altro in buona parte da trasformazione di contratti a tempo determinato.

Sono stati invece 89 i cessati. Sono quasi 7000, i turni di riposi compensativi maturati e ancora oggi non recuperabili da parte del personale del comparto dell’Asl To4. Solo nel 2021, sono state circa 64000 le ore di straordinario effettuate e che ad oggi oltre a non essere state liquidate, non è neanche possibile recuperarle vista la situazione. Numeri impressionanti e preoccupanti. Carenza che negli ultimi mesi si è aggravata esponenzialmente a causa delle numerose assenze per maternità mai sostituite. Più di 50 infermieri in tutta l’Asl T04».


E gli infermieri non ce la fanno più: «Il personale è esausto e in molti servizi si va avanti tamponando con ulteriori ore di straordinario, spostando lo stesso da un servizio all’altro e con l’utilizzo improprio della reperibilità. Dei 44 infermieri chiamati dalla graduatoria a 36 mesi inoltre, in molte realtà non c’è ancora traccia.

E in tutta questa situazione di incertezza, dove le ferie residue degli anni passati non sarà possibile smaltirle, siamo estremamente preoccupati per l’avvicinarsi del periodo estivo, in quanto molti coordinatori hanno già comunicato di non poter garantire il periodo di congedo contrattualmente previsto. Senza un piano ben preciso e un cambio di rotta, di questo passo collasseremo» conclude Summa.

E l’attrattività cresce a dismisura.

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a cura di Gian Domenico Giusti e Maria Benetton | Maggioli Editore 2015

Alessio Biondino