Specializzazioni infermieristiche? Infermieri diversi, diverse assistenze.

Dario Tobruk 19/08/25

Le continue discussioni sulla specializzazione infermieristica divide la categoria: c’è chi vede in questo percorso una crescita professionale e chi, invece, rivendica l’importanza dell’assistenza di base. Due visioni diverse che riflettono identità e attitudini differenti all’interno della professione. C’è spazio per tutti o faremo finire tutto in un nulla di fatto?

Indice

La questione aperta della specializzazione infermieristica

La questione della specializzazione infermieristica è uno dei temi che più sta accendendo il dibattito tra gli infermieri italiani da quando si è diffusa la possibilità (speranza) di poter accedere ai percorsi magistrali clinici e che fornirebbero una specializzazione agli infermieri in tre campi: Cure Primarie e Sanità Pubblica, Cure Pediatriche e Neonatali e Cure Intensive e dell’Emergenza.

Quando questi corsi saranno attivi non è ancora dato sapere ma è chiaro che molti infermieri vedono in questa visione un’aderenza prossima alle proprie più intime aspirazioni.

Ma come sempre più spesso succede, sotto ogni post dedicato all’argomento leggiamo litigi tra colleghi, commenti accesi e spesso inconciliabili tra loro: ciascuno porta avanti il proprio bagaglio di esperienze, convinzioni e aspettative.

Ne nasce una discussione che sembra bruciare con grande intensità, salvo poi spegnersi nell’amara convinzione che, alla fine, nulla cambierà e tutto tornerà alla consueta routine fatta di lamenti, frustrazione e demotivazione.

Eppure le braci di questa passione rimangono accese, pronte a riaccendersi non appena trovano nuova linfa.

Per questo motivo sarebbe ingiusto che chi ha ancora la forza e l’energia di credere nella trasformazione venga frenato dall’indifferenza o dallo scetticismo altrui.

Infermieri diversi, diverse assistenze

Il cuore del problema non è decidere se la specializzazione sia giusta o sbagliata, ma riconoscere che l’assistenza infermieristica non è unica: è diversificata.

Chi non si identifica nell’assistenza di base vede nella specializzazione il naturale completamento del proprio ruolo, come pianificatore e coordinatore di processi clinici.

Allo stesso tempo, chi riconosce nella cura dei piccoli bisogni quotidiani e nell’accudimento diretto del paziente l’essenza stessa dell’essere infermiere trova legittimazione in una lunga tradizione storica che dà valore a questo approccio.

Entrambe le prospettive sono valide. Ecco perché l’evoluzione della professione non può essere pensata come un’unica strada obbligata: siamo oltre 400mila infermieri in Italia, ognuno con attitudini e visioni diverse. Per alcuni, ciò che viene percepito come demansionamento è vissuto da altri come normale espressione del proprio lavoro.

Guardare i medici per capire i prossimi infermieri

I medici hanno superato da tempo questo dilemma: non esiste una sola medicina, ma decine di branche che corrispondono alle diverse personalità dei professionisti. C’è chi sceglie la medicina generale, chi la chirurgia, chi l’anatomia patologica o l’internistica.

È proprio questa diversità ad aver fatto crescere la medicina, permettendo a ciascuno di dare il meglio di sé.

Allo stesso modo, l’infermieristica può e deve valorizzare la pluralità delle sue anime: infermieristica di base e infermieristica specialistica non devono escludersi, ma convivere.

Un nuovo futuro per tutti

Per l’infermiere specialista è fondamentale che esistano colleghi che continuino a dedicarsi all’assistenza di base: significa rispettare attitudini diverse senza alimentare una competizione sterile. La chiave è imparare a riconoscerci nelle nostre differenze, rispettarle e trasformarle in risorse.

Il vero obiettivo non deve essere lo scontro, ma il riconoscimento contrattuale e organizzativo delle specializzazioni, con carriere chiare in ospedale e sul territorio.

Solo così l’energia dei singoli infermieri potrà tradursi in un motore di cambiamento, capace di migliorare davvero la sanità italiana a beneficio di tutti: colleghi, pazienti e cittadini.

Autore: Dario Tobruk  (seguimi anche su Linkedin – Facebook InstagramThreads)

Dario Tobruk

Dario Tobruk è un infermiere Wound Care Specialist, autore e medical writer italiano. Ha inoltre conseguito una specializzazione nella divulgazione scientifica attraverso un master in Giornalismo e Comunicazione della Scienza, focalizzandosi sul campo medico-assistenziale e sull…Continua a leggere

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