Accessi impropri in pronto soccorso, l’Infermiere di Continuità Assistenziale (ICA) è la soluzione?


Nel Pronto Soccorso dell’Ospedale Santa Maria della
Misericordia di Udine, si inserirà una nuova figura professionale a partire dal 2024: l’Infermiere di Continuità Assistenziale (ICA). Questa figura, già sperimentata con successo negli ospedali di Palmanova e San Daniele del Friuli, avrà il compito di individuare i pazienti che necessitano di cure più idonee rispetto al contesto di emergenza-urgenza.


L’Infermiere di Continuità Assistenziale sarà responsabile di selezionare tra gli utenti del Pronto Soccorso coloro che possono ricevere cure a domicilio o in strutture protette del territorio dell’Azienda, contribuendo così ad evitare ricoveri impropri che potrebbero influire negativamente sulla salute degli utenti più fragili. Inoltre, questo servizio faciliterà le dimissioni, riducendo i tempi di attesa e il sovraffollamento del Pronto Soccorso e degli altri reparti, migliorando complessivamente la qualità dell’offerta e il benessere organizzativo.


Il direttore sanitario dell’Asufc, il dottor David Turello (VEDI Friuli Oggi), ha dichiarato che l’Infermiere di Continuità Assistenziale sarà cruciale per gestire i flussi di una struttura costantemente sotto pressione e garantirà una migliore integrazione con il territorio.


Questa iniziativa risponde ai bisogni di salute e sociali delle persone più fragili, incrementando l’offerta nei settori della continuità assistenziale e dell’integrazione sociosanitaria. La presenza fisica dell’ICA nell’Ospedale sarà fondamentale per collaborare con i professionisti e gli operatori del territorio, i medici di famiglia, gli assistenti sociali dei comuni e gli altri presidi ospedalieri, al fine di attivare tutti i servizi necessari per soddisfare completamente i bisogni dei pazienti.


L’Azienda ha selezionato un infermiere con esperienza pluriennale nell’assistenza territoriale dei pazienti fragili a domicilio per ricoprire questo ruolo nell’Ospedale di Udine. Dopo una fase di formazione sul campo nei Distretti di ASUFC, l’infermiere sarà operativo nel Pronto Soccorso a partire dal nuovo anno e sarà successivamente affiancato da un secondo infermiere ICA con esperienza pluriennale di tipo ospedaliero. A regime, il servizio sarà garantito per gran parte della giornata.


L’attivazione di questa nuova figura professionale fa parte di una progettualità più ampia che mira a rendere più fluido il percorso del paziente attraverso i diversi setting assistenziali. L’Azienda ha l’obiettivo di superare la frammentazione dei servizi offerti alla popolazione, favorendo un’importante integrazione tra i vari ambiti nell’ottica di garantire continuità nelle cure.


Questo progetto si allinea con gli obiettivi dichiarati dal PNRR e dal DM 77/2022, che promuovono una serie di servizi integrati finalizzati a favorire un più rapido recupero dalla malattia, prevenire ricoveri ospedalieri non necessari, supportare le dimissioni nei tempi giusti, e ottimizzare l’autosufficienza e l’indipendenza nella quotidianità.

10 cose che avrei voluto sapere prima di diventare infermiere Credit Foto Canva.com ver. Pro

Alessio Biondino

Infermiere presso sanità pubblica. Autore della raccolta di racconti “La suocera sul petto e altre storie vere” (Ianieri Edizioni, 2018), del romanzo “Buonanotte madame” (0111 Edizioni, 2014) e coautore del manuale di divulgazione scientifica “Assistenza respiratoria domiciliare…Continua a leggere

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