La Commissione Europea ha annunciato in un comunicato di aver firmato un accordo di contributo con l’Ufficio regionale per l’Europa dell’OMS (OMS Europa) per sostenere gli Stati membri nel trattenere gli infermieri all’interno dei loro sistemi sanitari e rendere la professione più attrattiva (VEDI articolo). L’accordo, finanziato con 1,3 milioni di euro dal programma EU4Health, coinvolgerà attività in tutti i Paesi dell’UE per un periodo di 36 mesi, con particolare attenzione ai Paesi che presentano gravi carenze di personale sanitario, in particolare infermieri.
Grazie alla stretta collaborazione con gli Stati membri, le organizzazioni infermieristiche e le parti sociali, l’iniziativa sarà adattata alle esigenze specifiche sia a livello nazionale che subnazionale. La FNOPI è pronta a partecipare immediatamente ai tavoli di lavoro per l’attuazione dell’accordo in Italia, in coordinamento con il Ministero della Salute e la Conferenza delle Regioni, con cui mantiene un dialogo costante.
Il finanziamento sosterrà la creazione di piani d’azione per il reclutamento, programmi di tutoraggio per attrarre una nuova generazione di infermieri, valutazioni d’impatto sulla forza lavoro infermieristica per comprendere le cause delle carenze strutturali e strategie per migliorare la salute e il benessere degli infermieri. Saranno inoltre implementate opportunità di formazione e azioni per garantire che la forza lavoro sanitaria possa beneficiare della trasformazione digitale.
L’accordo con l’OMS rappresenta un tipo specifico di contratto utilizzato dall’Unione Europea per assegnare finanziamenti a diversi enti, spesso per l’attuazione di progetti in linea con le politiche e gli obiettivi dell’UE. Il progetto sarà gestito dall’OMS Europa in stretta collaborazione con la Direzione Generale per la Salute e la Sicurezza Alimentare della Commissione (DG SANTE), basandosi sull’esperienza e le competenze tecniche dell’OMS nella gestione dei programmi sanitari.
L’OMS Europa e la Commissione coinvolgeranno attivamente le autorità nazionali, le associazioni infermieristiche europee, le loro organizzazioni partner e altre parti interessate dei sistemi sanitari, comprese le parti sociali. Sarà istituito un comitato direttivo congiunto OMS-DG SANTE per garantire la supervisione e la direzione generale del progetto.
L’azione coprirà tutti gli Stati membri dell’UE, dove attualmente si registrano carenze di personale sanitario, in particolare infermieri e professionisti dell’assistenza primaria, aggravate dallo squilibrio tra domanda e offerta di competenze e dalla distribuzione non uniforme della forza lavoro sanitaria tra le diverse aree geografiche. Particolare attenzione sarà data ai Paesi con carenze più gravi.
Nei prossimi mesi, i team dell’OMS, della DG SANTE e delle organizzazioni partner europee avvieranno consultazioni con gli Stati membri sui Paesi partecipanti e i partner nazionali. Un evento informativo sul progetto e i diversi flussi di lavoro è previsto per l’inizio del 2025.
La carenza di infermieri è ormai critica in almeno la metà degli Stati membri dell’UE. In media, nell’UE ci sono 8,5 infermieri ogni 1.000 abitanti, ma i dati nazionali mostrano variazioni significative, con numeri che vanno da 0,9 a 18,9 infermieri per 1.000 abitanti.
Il recente Rapporto sullo sviluppo sociale europeo della Commissione Europea evidenzia inoltre che il livello di stress lavorativo tra gli infermieri è al 61%, il doppio della media UE. Inoltre, gli infermieri segnalano alti livelli di rischio per la salute e la sicurezza sul lavoro (69%) e solo il 40% ritiene di essere adeguatamente remunerato rispetto ai propri sforzi e risultati.
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