La Procura di Teramo ha avviato un’indagine per omicidio colposo in seguito alla morte di un detenuto nel carcere di Castrogno. L’inchiesta, coordinata dal sostituto procuratore Silvia Scamurra, ha portato all’iscrizione nel registro degli indagati di tre persone, un atto necessario per consentire l’autopsia prevista per oggi. L’esame autoptico è stato affidato al medico legale Giuseppe Sciarra.
Secondo una prima ricostruzione dei fatti, il detenuto, 46 anni, avrebbe avvertito un malore nella notte tra lunedì e martedì. Dopo aver chiesto aiuto al compagno di cella, è stato visitato dal medico e assistito da due infermieri, che non avrebbero riscontrato anomalie nei parametri vitali né condizioni di particolare gravità. Tuttavia, la mattina seguente, il compagno di cella ha dato l’allarme dopo aver tentato inutilmente di svegliarlo. Nonostante l’intervento immediato dei soccorsi, non c’era più nulla da fare.
Il detenuto era stato trasferito in carcere nel dicembre scorso, dopo aver chiesto spontaneamente di rientrare in istituto, dichiarando di avere continue liti con la madre mentre si trovava ai domiciliari. Stava scontando una pena complessiva di vent’anni per reati contro il patrimonio. Secondo quanto riportato dal Coordinamento Codice Rosso, aveva avanzato la richiesta di trasferimento in una comunità o di tornare ai domiciliari ed era in attesa di una decisione del tribunale prevista per aprile.
Si tratta della seconda morte registrata nel carcere di Teramo nel mese di marzo, sollevando preoccupazioni sulle condizioni di detenzione e sull’efficacia dell’assistenza sanitaria all’interno dell’istituto (VEDI Rete8).

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