Israele ha intercettato la seconda Flotilla di sanitari: ancora ignote le condizioni dei passeggeri

Dario Tobruk 08/10/25

Mentre si susseguono aggiornamenti sulle operazioni di blocco e detenzione legate alla seconda Flotilla di sanitari, composta dalla missione Freedom e dalla nave Conscience, resta ancora un silenzio pesante sulle condizioni in cui versano i cittadini fermati, inclusi alcuni italiani.

Le notizie si fermano ai porti, le dichiarazioni si rincorrono, ma nessuno ha ancora fornito risposte chiare su cosa stia accadendo a bordo o nei centri di detenzione o a quale trattamento è riservato in questo momento al personale sanitario fermato da poche ore.

Seconda Flotilla di sanitari intercettata da Israele

È del mattino la notizia che Israele ha intercettato e bloccato la seconda flottiglia di sanitari in missione umanitaria.

Nell’account X del Ministro degli Esteri dello Stato Ebraico Ben Gvir, lo stesso che urla “terroristi” agli attivisti arrestati al primo tentativo di aprire un cordone umanitario, scrive: “Un altro vano tentativo di violare il blocco navale legale ed entrare in una zona di combattimento si è concluso in un nulla di fatto”.

Le navi e i passeggeri – continua il post – sono stati trasferiti in un porto israeliano. Tutti sono sani e salvi e in buona salute. Si prevede che saranno espulsi tempestivamente”.

Attualmente, il tracker ufficiale della missione conferma che tutte le navi della seconda Flotilla di sanitari sono state intercettate.

Israele intercetta la seconda Flotilla di sanitari Screen globalsumudflotilla.org tracker
Israele intercetta la seconda Flotilla di sanitari – Screen of globalsumudflotilla.org (tracker)

Azione piratesca: israeliani agiscono come task force

Azione piratesca” è il riassunto affermato dal portavoce italiano Michele Borgia della Freedom Flotilla e della nave Conscience, composta prevalentemente da sanitari e, come abbiamo già spiegato in questo articolo, non sarebbero dovuti essere arrestati al blocco navale. Ma anche in questo caso l’esercito israeliano ha fermato le navi.

Sul sito di Rainews, è possibile vedere un filmato di un militare israeliano che distrugge la telecamera a bordo.

Li hanno attaccati in acque internazionali – continua Borgia – Ci aspettavamo che per la nave Conscience ci fosse, per una volta, più comprensione visto che a bordo ci sono professionisti sanitari e 18 tonnellate anche di materiale sanitario, ma non c’è stata”.

Continua il portavoce: “Sono arrivati nella notte, con le luci spente per abbordarli: si sono avvicinati molto rapidamente e hanno hackerato anche uno dei nostri circuiti. Le persone a bordo si sono rese conto di cosa stesse accadendo solo quando sono arrivati gli elicotteri perché, essendo una nave, i militari sono scesi anche dall’alto con i cavi“.

Quindi un’azione ad alto livello militare per quello che, in definitiva, è un gruppo di sanitari che voleva portare apporto sanitario e materiale e che “non si erano avvicinate alla zona rossa prima di oggi, 8 ottobre, proprio perché il 7 risultava una provocazione. L’intento è assolutamente pacifico. Vogliamo rompere il blocco, ma politicamente, non con azioni di forza”.

Attualmente sono circa 10 gli italiani coinvolti nella seconda flottiglia di medici e infermieri, di cui 4 a bordo della nave Conscience: due medici, un infermiere e un giornalista.

Il medico italiano Riccardo Corradini

Mi chiamo Riccardo Corradini ho 31 anni e sono un medico e cittadino italiano: se state vedendo questo video vuol dire che la nave su cui stavo navigando, la Conscience appartenente alla Freedom Flotilla Coalition, è stata intercettata e sono stato rapito e portato illegalmente in Israele. Chiedo urgentemente a tutte le persone di fare pressioni sul governo e sull’ambasciata italiana in Israele affinché rilascino i miei compagni di viaggio e me il più presto possibile”.

È questo l’appello di Corradini, giovane medico protagonista di un documentario pluripremiato “Erasmus in Gaza”, in quanto fu il primo studente occidentale in assoluto a frequentare l’Erasmus di 6 mesi prestando servizio negli ospedali di Gaza come chirurgo d’urgenza.

In questi giorni abbiamo assistito ad un evento organizzato dal gruppo Emergency di Brescia, dove abbiamo ascoltato la storia del collega e infermiere Emergency Roberto Guerrieri.

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Ministro degli Esteri Tajani: “garantire rispetto dei diritti individuali”

L’Ambasciata ed il Consolato d’Italia a Tel Aviv stanno seguendo fin dall’alba il blocco della nuova Flotilla da parte della marina israeliana. Sono una decina gli italiani fermati. A loro verrà prestata tutta l’assistenza consolare necessaria con la richiesta al governo israeliano di garantire il rispetto dei diritti individuali fino al momento dell’espulsione. Al lavoro anche l’Unità di crisi della Farnesina”. Lo scrive su X il ministro degli Esteri Antonio Tajani. 

Rimaniamo in attesa di conoscere le condizioni di detenzione dei nostri colleghi e concittadini che componevano la seconda Flotilla di sanitari, così come di tutte le persone fermate finora e ancora trattenute dalla precedente missione.

Le numerose dichiarazioni raccolte finora confermano che non sono stati rispettati nemmeno i diritti umanitari fondamentali, neppure nei confronti di cittadini europei su cui si concentra un’elevata attenzione mediatica.

Un fatto che solleva interrogativi inquietanti sul trattamento riservato ai cittadini palestinesi, indipendentemente dalla loro colpevolezza.

Persone che, al pari di chiunque altro, meritano il rispetto dei diritti civili e umani che ogni nazione democratica si vanta di tutelare.

Autore: Dario Tobruk  (seguimi anche su Linkedin – Facebook InstagramThreads)

Dario Tobruk

Dario Tobruk è un infermiere Wound Care Specialist, autore e medical writer italiano. Ha inoltre conseguito una specializzazione nella divulgazione scientifica attraverso un master in Giornalismo e Comunicazione della Scienza, focalizzandosi sul campo medico-assistenziale e sull…Continua a leggere

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