Il 16 ottobre è la Giornata mondiale sulla rianimazione cardiopolmonare. In vigore la nuova legge italiana secondo cui tutti i soggetti pubblici e privati che hanno installato un DAE devono segnalarlo alle centrali operative del 118.
Giornata Mondiale RCP. La IRC: “Aiutateci a mappare i defibrillatori!”
Bologna, 12 ottobre 2021 – Mappare le decine di migliaia di defibrillatori automatici esterni (DAE) già installati in Italia e insegnare a quante più persone possibile, a cominciare dalle scuole, le manovre di primo soccorso in caso di arresto cardiaco: sono i temi principali della settimana VIVA! (11-17 ottobre) promossa da Italian Resuscitation Council, società scientifica senza scopo di lucro che riunisce medici, infermieri e operatori esperti in rianimazione cardiopolmonare.
La settimana avrà il suo culmine sabato 16 ottobre con il World Restart a Heart Day, giornata mondiale sulla rianimazione cardiopolmonare, lanciata a livello internazionale dallo European Resuscitation Council (ERC), di cui IRC è membro, e dall’International Liaison Committee on Resuscitation (ILCOR).
Per la prima volta dall’approvazione, nel luglio scorso, della legge sul primo soccorso, il 16 ottobre è per il nostro paese anche la giornata ufficiale di sensibilizzazione sul tema della rianimazione cardiopolmonare. La Settimana VIVA! ha il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, della Camera dei Deputati, del CONI, Comitato Olimpico Nazionale Italiano, e di Sport e Salute spa, società del Ministero dell’Economia e delle Finanze votata alla promozione dello sport in Italia.
Chi trova un DAE…
Il 13 ottobre IRC lancerà il concorso “Chi trova un DAE…” rivolto alle scuole primarie e secondare di primo e secondo grado che saranno invitate a mappare i defibrillatori dei loro quartieri e città e a realizzare elaborati grafici (disegni e illustrazioni sia cartacei che digitali) che mostrino l’esatta posizione di questi preziosi strumenti. IRC, alla chiusura del bando il 30 aprile 2022, selezionerà tre gruppi di studenti vincitori che potranno seguire un corso di formazione sul primo soccorso e sull’uso del DAE.
I 30 progetti finalisti saranno inseriti da IRC in un documento ufficiale finalizzato a favorire l’individuazione e la corretta geo-localizzazione dei DAE, come prevede la nuova legge italiana sul primo soccorso entrata in vigore dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale ad agosto.
La legge prevede l’obbligo per tutti i soggetti pubblici e privati che si siano già dotati di DAE, di segnalarli e registrarli alla centrale operativa del sistema di emergenza sanitaria 118. Per i DAE acquistati successivamente all’entrata in vigore della legge, l’obbligo di registrazione riguarderà invece il venditore di questi strumenti.
Giuseppe Ristagno, presidente di IRC: “E’ fondamentale che tutti sappiano cosa fare quando assistono a un arresto cardiaco e che, con il supporto del 112 e in attesa dell’arrivo dei soccorsi, possano trovare facilmente i DAE già disponibili sul territorio. Coinvolgere le scuole è importante per diffondere una nuova cultura del primo soccorso, considerato che in Europa si verificano ogni anno circa 400.000 arresti cardiaci (60.000 in Italia) e che si stima che solo nel 58% dei casi chi assiste intervenga con le manovra salvavita (massaggio cardiaco, ventilazioni) e nel 28% dei casi con il defibrillatore”.
Durante la settimana VIVA! IRC sarà impegnata in oltre 50 iniziative, con dimostrazioni pratiche di primo soccorso e disostruzione pediatrica, in diverse città, tra cui Roma, Bologna, Modena, Novara, Ferrara, San Marino: www.settimanaviva.it/eventi
Inoltre IRC invierà agli istituti scolastici materiale illustrato sulle manovre salvavita, come il massaggio cardiaco, con l’obiettivo di coinvolgere le scuole in un’attività di formazione più articolata e che diventerà stabile. Infatti, l’introduzione a scuola della formazione sul primo soccorso è inclusa negli interventi previsti dalla nuova legge.
Guida al monitoraggio in Area Critica
Il monitoraggio è probabilmente l’attività che impegna maggiormente l’infermiere qualunque sia l’area intensiva in cui opera.Non può esistere area critica senza monitoraggio intensivo, che non serve tanto per curare quanto per fornire indicazioni necessarie ad agevolare la decisione assistenziale, clinica e diagnostico-terapeutica, perché rilevando continuamente i dati si possono ridurre rischi o complicanze cliniche.Il monitoraggio intensivo, spesso condotto con strumenti sofisticati, è una guida formidabile per infermieri e medici nella cura dei loro malati. La letteratura conferma infatti che gli eventi avversi, persino il peggiore e infausto, l’arresto cardiocircolatorio, non sono improvvisi ma solitamente vengono preannunciati dal peggioramento dei parametri vitali fin dalle 6-8 ore precedenti.Il monitoraggio è quindi l’attività “salvavita” che permette di fare la differenza nel riconoscere precocemente l’evento avverso e migliorare i risultati finali in termini di morbilità e mortalità.Riconosciuto come fondamentale, in questo contesto, il ruolo dell’infermiere, per precisione, accuratezza, abilità nell’uso della strumentazione, conoscenza e interpretazione dei parametri rilevati, questo volume è rivolto al professionista esperto, che mette alla prova nelle sue conoscenze e aggiorna nel suo lavoro quotidiano, fornendo interessanti spunti di riflessione, ma anche al “novizio”, a cui permette di comprendere e di utilizzare al meglio le modalità di monitoraggio. A cura di:Gian Domenico Giusti, Infermiere presso Azienda Ospedaliero Universitaria di Perugia in UTI (Unità di Terapia Intensiva). Dottore Magistrale in Scienze Infermieristiche ed Ostetriche. Master I livello in Infermieristica in anestesia e terapia intensiva. Professore a contratto Università degli Studi di Perugia. Autore di numerose pubblicazioni su riviste italiane ed internazionali. Membro del Comitato Direttivo Aniarti.Maria Benetton, Infermiera presso Azienda ULSS 9 di Treviso. Tutor Corso di laurea in Infermieristica e Professore a contratto Università degli Studi di Padova. Direttore della rivista “SCENARIO. Il nursing nella sopravvivenza”. Autore di numerose pubblicazioni su riviste italiane. Membro del Comitato Direttivo Aniarti.
a cura di Gian Domenico Giusti e Maria Benetton | 2015 Maggioli Editore
15.00 € 14.25 €
Infine, il 13 ottobre IRC organizzerà un incontro di approfondimento sul soccorso durante l’attività sportiva con medici ed esperti che si soffermeranno su questi ambiti: maratona, ciclismo su strada e mountain bike, competizioni di motociclismo in circuito https://www.ircouncil.it/irc-thematic-e-series/
La nuova legge italiana ha stabilito l’obbligo per i centri sportivi, le palestre, le piscine gestiti da società e associazioni sportive professionistiche e dilettantistiche, di installare i DAE (defibrillatori automatici esterni), durante gli allenamenti e le competizioni. In Italia le società e le associazioni sportive sono oltre 100.000 (fonte CONI).
L’arresto cardiaco è un evento con caratteristiche precise (il cuore non pompa più sangue con conseguenti esiti fatali in assenza di soccorsi) da non confondere con l’infarto che è il danno al cuore causato dall’occlusione di una delle arterie coronarie. Gli infarti possono provocare l’arresto cardiaco, ma non tutti evolvono verso tale condizione e pertanto richiedono interventi distinti.
IRC (Italian Resuscitation Council) – Gruppo italiano per la Rianimazione Cardiopolmonare, nasce nell’ottobre del 1994 con lo scopo primario di diffondere la cultura e l’organizzazione della rianimazione cardiopolmonare in Italia. www.ircouncil.it
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