Una breve relazione si trasforma in un incubo per una collega abruzzese. L’infermiera stalkerata da collega e perseguitata per mesi, l’ha portata ad uno grave stato di stress psico-fisico. L’uomo è ora accusato di atti persecutori e comparirà a processo il prossimo gennaio.
Una breve relazione trasformata in incubo
Solo un breve rapporto sentimentale, mai proseguito oltre, si è trasformato in un incubo per un’infermiera abruzzese, perseguitata da un collega che non aveva accettato la fine della relazione.
Il presunto stalker, un infermiere 44enne, dovrà comparire in tribunale il prossimo gennaio con l’accusa di atti persecutori.
Secondo le indagini e le testimonianze raccolte, l’infermiere non avrebbe accettato la decisione della collega e avrebbe iniziato a molestarla in modo insistente e ripetuto, al punto da compromettere la salute psicofisica della donna.
Insulti continui via WhatsApp, appostamenti sul posto di lavoro e sotto casa, fino ad arrivare a episodi più gravi: secondo il Messaggero, l’imputato avrebbe addirittura strattonato la donna nel tentativo di costringerla a salire in auto con lui, alla presenza di un amico della vittima che ha confermato l’accaduto.
Tra le accuse mosse all’uomo anche la minaccia di diffondere immagini intime ottenute durante la breve relazione.
Altri strumenti per tutelarti dalle aggressioni
Un’altra arma di cui disponiamo ogni giorno contro le aggressioni è la conoscenza: dei nostri diritti, delle modalità di tutela e delle misure di sicurezza a disposizione degli infermieri e degli altri professionisti sanitari.
Per questa ragione vi invitiamo a consultare il testo La tutela contro le aggressioni agli operatori sanitari dell’Avvocato penalista Fabio Piccioni, che ci introduce, con estrema chiarezza e competenza, nel mondo delle disposizioni normative a tutela della nostra salute e integrità, sia fisica che mentale.
Disponibile sia su MaggioliEditore.it che su Amazon.it, è uno strumento da prendere seriamente in considerazione da chi ogni giorno si scontra con il fenomeno delle aggressioni e vuole dire basta a questo continuo supplizio.
Scopri come tutelarti dalle aggressioni
La tutela contro le aggressioni agli operatori sanitari
Oggi i giornali, le tv, il web e tutti i media li chiamano “i nuovi eroi”.Eppure, da tempo è nota a livello mondiale una nuova emergenza sociale: la violenza contro di loro, la violenza nei confronti degli operatori sanitari.Ogni giorno, sono dati forniti dall’Inail, in Italia si verificano infatti ben 3 episodi di violenza contro gli operatori sanitari, comprensivi di intimidazioni e molestie.I principali fattori di rischio si rinvengono negli atteggiamenti negativi dei pazienti nei confronti degli operatori, nelle aspettative dei familiari, e nei lunghi tempi di attesa nelle zone di emergenza.Varata in piena pandemia da Covid-19, la legge 14 agosto 2020, n. 113, “Disposizioni in materia di sicurezza per gli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie nell’esercizio delle loro funzioni”, tenta di rispondere all’esigenza di sicurezza avvertita dal personale medico-sanitario, e contiene varie misure sia a livello sanzionatorio sia a livello educativo e preventivo.Viene inoltre introdotta un’ipotesi speciale del delitto di lesioni personali, una nuova circostanza aggravante comune, in presenza della quale i reati di lesioni e percosse diventano procedibili d’ufficio, e una sanzione amministrativa.Per rispondere, nell’immediatezza, alle esigenze innanzitutto di praticità degli operatori, il volume presenta un primo commentario e una dettagliata e accurata analisi della legge n. 113/2020, e tenta altresì di prefigurare le ricadute derivanti dall’impatto delle nuove disposizioni nel tessuto normativo del sistema.Fabio PiccioniAvvocato del Foro di Firenze, Patrocinante in Cassazione. LLB presso University College of London, è Docente di Diritto penale alla Scuola di Specializzazione per le Professioni Legali della Facoltà di Giurisprudenza, Coordinatore e Docente di master universitari e corsi di formazione. Giornalista pubblicista, è autore di pubblicazioni e monografie in materia di Diritto penale e amministrativo sanzionatorio.
Fabio Piccioni | Maggioli Editore 2021
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Infermiera stalkerata da collega a perso 7 chili, cambiato casa e macchina
La continua persecuzione ha portato la vittima a non sentirsi più al sicuro nemmeno per uscire di casa da sola, fino a spingerla a cambiare macchina e temporaneamente domicilio per il timore di trovarsi lo stalker appostato nei pressi della sua abitazione.
L’infermierа, sottoposta a uno stress costante, avrebbe perso ben 7 chili.
“Hai paura di me? Fai bene. Da adesso in poi fai bene ad avere paura di me”: è uno dei contenuti agghiaccianti di un file audio inviato dall’uomo, che verrà utilizzato come prova insieme a decine di altri messaggi e testimonianze.
Sarà la corte a giudicare la fondatezza delle accuse.
La speranza, per chi ha seguito da vicino la vicenda, è che questo processo possa finalmente portare l’uomo a fare un passo indietro, lasciando la collega libera di tornare a vivere la propria vita in serenità.
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