L’aumento di stipendio proposto dall’Aran? “Gli infermieri non pagano le bollette con statistiche e percentuali”


In risposta al recente comunicato dell’Aran volto a tranquillizzare professionisti e lavoratori vari del Comparto (VEDI articolo Naddeo, Aran: “L’aumento dello stipendio degli infermieri? 172,70 euro per 13 mensilità”), è arrivata una nuova nota del sindacato Nursing Up, a firma del presidente nazionale De Palma. La riportiamo qui per intero.


«Il recente comunicato dell’ARAN, in merito agli incrementi retributivi proposti nell’ambito delle trattative per il CCNL Sanità 2022-2024, offre dati e statistiche sugli aumenti salariali per il personale infermieristico e sanitario, presentandoli come un “importante investimento”, un reale punto di svolta rispetto al passato» riporta De Palma.


Che però sottolinea come percentuali e statistiche non bastino a pagare le bollette: «Quando si parla di un aumento del 7,2% o del 17%, e ci si riferisce all’indennità di specificità infermieristica, siamo certamente di fronte a numeri ‘che appaiono pomposi’ all’ignaro lettore, eppure si dovrebbe guardare al risultato reale, più che mai concreto, delle somme che effettivamente arriveranno nelle tasche degli interessati a dispetto delle percentuali.


Tradotto in euro: si tratta di incrementi che vanno dai 5,22 ai 12,28 ‘euro lordi mensili’, a cui gli infermieri dovranno aggiungere pazienza, tanta pazienza, perché i primi arriveranno in questo 2024 (quindi senza nemmeno gli arretrati per gli anni 2022/2023), e gli altri solo dall’anno 2025 (anche qui senza gli arretrati del 2022/2023/2024). E sempre che prima non abbia da opinare il Ministero dell’Economia, che dovrà esprimersi al riguardo».


«Questo contratto dell’Aran– continua il presidente Nursing Up – le cui risorse, certo, non permettono una reale e concreta valorizzazione economica, potrebbe e dovrebbe almeno portare, come previsto nell’atto di indirizzo adottato dal Comitato di Settore e dalle Regioni, concreti miglioramenti organizzativi, cosa che non abbiamo ancora visto in termini che riteniamo almeno sufficienti. Nelle prossime giornate di trattative, occorrerebbe dare un senso a tutto questo. Un Atto di Indirizzo come quello adottato per il CCNL 2022/2024 è un’occasione unica, per ridisegnare le condizioni di lavoro e i riconoscimenti professionali, ma serve concretezza per trasformare le premesse in risultati tangibili».


Il sindacato Nursing Up «continuerà a lottare – conclude il presidente De Palma – perché la vera svolta non è scritta nelle percentuali statistiche, ma nel rispetto che si dimostra con i fatti concreti. La strada è aperta, ma il cammino per arrivare al traguardo è ancora in salita».

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Alessio Biondino

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