Un uomo, operatore socio-sanitario in una comunità di cura del Comasco, è stato arrestato con l’accusa di aver abusato sessualmente di tre pazienti fragili durante un unico turno notturno.
Operatore socio sanitario approfitta della fragilità di tre donne fragili per compiere abusi sessuali
Un operatore socio-sanitario, dipendente di una comunità di cura a Cantù, in provincia di Como, ha costretto tre donne con fragilità mentale, di età compresa tra i 20 e i 48 anni, a subire abusi sessuali nella stessa notte.
L’uomo, 38 anni, di origine romena e residente nella cittadina, è stato identificato e sottoposto a custodia cautelare in esecuzione di un’ordinanza richiesta dalla Procura. Le accuse sono pesanti: violenza sessuale pluriaggravata, per il ruolo di potere che ricopriva, per l’abuso di tale potere e per aver agito nei confronti di pazienti fragili.
I fatti risalgono a una notte di fine agosto. L’operatore, di turno notturno, ha raggiunto una per una le tre donne approfittando delle loro condizioni psichiche (schizofrenia, ritardo mentale, ecc…), durante banali interventi di assistenza.
Ha mostrato loro video pornografici dal proprio cellulare, utilizzando un linguaggio esplicito, obbligandole ad assistere alla scena fino a compiere vere e proprie aggressioni sessuali.
Non perderti il meglio di Dimensione Infermiere!
Vuoi rimanere sempre aggiornato sulle ultime novità del mondo infermieristico e sanitario? Iscriviti alla nostra newsletter.
Riceverai direttamente nella tua casella di posta news, attualità sul mondo infermieristico e sanitario, articoli scientifici, approfondimenti professionali, interviste esclusive, podcast e contenuti inediti pensati per te. Formazione, concorsi, esercizio professionale, eventi, ECM e molto altro: tutto in un’unica newsletter per supportarti nella tua crescita professionale.
🔗 Iscriviti ora e unisciti alla nostra community di professionisti dell’assistenza!
Iscriviti alla newsletter
Autorizzo l’invio di comunicazioni a scopo commerciale e di marketing nei limiti indicati nell’informativa.
Presto il consenso all’uso dei miei dati per ricevere proposte in linea con i miei interessi.
Cliccando su “Iscriviti” dichiari di aver letto e accettato la privacy policy.
Grazie per esserti iscritto alla newsletter.
La denuncia delle tre donne e l’arresto dell’OSS
Le ricostruzioni delle giovani partono tutte da un punto: le minacce subite mentre erano immobilizzate. Intimidite e svilite, sono state zittite con frasi come: “Tanto sei disabile, io negherò tutto e non ti crederanno”.
Per fortuna, l’accaduto è emerso la mattina stessa. Le vittime hanno riferito tutto ai medici e agli operatori del turno successivo. La direzione sanitaria si è immediatamente rivolta ai Carabinieri per sporgere denuncia e avviare le indagini, incrociando le testimonianze delle tre pazienti.
Una responsabile del centro, una volta raccolte le versioni, ha accompagnato le ragazze alla stazione dei Carabinieri per formalizzare la denuncia.
Alle loro parole si sono aggiunti riscontri clinici e testimonianze su precedenti comportamenti sospetti dell’indagato, che non sarebbe nuovo a simili condotte.
L’uomo è stato infine condotto nella casa circondariale di Como. “L’attività si inserisce nell’impegno costante dei Carabinieri del Comando Provinciale di Como nella tutela delle persone più vulnerabili e nella lotta contro ogni forma di abuso e violenza. La vicenda è stata gestita con il massimo rispetto e attenzione nei confronti delle vittime”, fanno sapere gli inquirenti.
In attesa che le accuse vengano definitivamente confermate, o che l’operatore sia scagionato, si rimane in attesa di nuovi aggiornamenti.
Scrivi un commento
Accedi per poter inserire un commento