Quanti infermieri ex “angeli” non hanno ancora ricevuto i compensi extra del periodo Covid?


Quanti infermieri, ex “angeli” della pandemia, non hanno ancora ricevuto i compensi per il lavoro extra profuso del periodo Covid in Italia? La domanda sorge spontanea visto che, a distanza di anni, capita ancora che escano fuori notizie in tal senso.


È il caso della Puglia dove quei medici e quegli infermieri che, per sei mesi, da luglio a dicembre 2021, hanno somministrato migliaia di vaccini anti-Covid negli hub sparsi per il Salento, sono ancora in attesa dei compensi extra promessi.


Già: sono stati celebrati come eroi e “angeli”, maad oggi gli infermieri non hanno ricevuto alcuna retribuzione per il lavoro straordinario svolto in piena emergenza sanitaria. Hanno garantito la continuità della campagna vaccinale, rinunciando a ferie e riposo, anche nei mesi più caldi dell’anno, ma… Senza essere pagati per quelle “prestazioni aggiuntive e straordinarie” e per l’impegno profuso.


Nonostante le ripetute sollecitazioni, le liquidazioni tardano ad arrivare. Eppure, i fondi ci sono e non si tratta di cifre irrisorie. Dopo quasi tre anni, i numeri sono finalmente emersi: con una nota protocollata l’11 novembre 2024, l’Area Gestione del Personale della Asl ha confermato che nel Bilancio 2023 sono stati accantonati 3 milioni di euro destinati a coprire i compensi non ancora erogati. Nello stesso documento, veniva stabilito che le Direzioni Amministrative e i Direttori dei Distretti Socio-Sanitari avrebbero dovuto trasmettere i riepiloghi necessari all’Area Gestione del Personale entro 30 giorni, per permettere la verifica della compatibilità economica e avviare i pagamenti.


Tuttavia, da quell’11 novembre sono trascorsi quasi 120 giorni senza che nulla sia stato ancora versato. Di fronte a questa situazione, Fsi-Usae Lecce ha inviato una nota ai vertici dell’azienda sanitaria locale, chiedendo con urgenza provvedimenti severi nei confronti delle Direzioni Amministrative ospedaliere e dei Direttori dei Distretti Socio-Sanitari inadempienti, affinché si proceda finalmente alla liquidazione delle spettanze.


Secondo alcune fonti interne all’Asl, contattate da Repubblica, il pagamento dovrebbe essere completato a breve. Ma dopo tanta attesa, il personale sanitario vuole certezze, non solo promesse.

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Alessio Biondino

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