Le Riforme del Sistema Sanitario Nazionale Riassunte

Per facilitare lo studio dell’evoluzione della sanità pubblica in Italia, abbiamo raccolto in un unico spazio tutti i contenuti dedicati alle principali riforme del Sistema Sanitario Nazionale riassunte in un unico articolo.

Dalla Legge 833/1978 fino al Decreto 229/1999, passando per l’aziendalizzazione sancita dalla Legge 502/1992, questo post è pensato per offrire una visione chiara e accessibile delle trasformazioni che hanno segnato il nostro modello sanitario.

Indice

Dove studiare le riforme del Sistema Sanitario Nazionale?

Se sei un infermiere alle prese con un concorso o stai cercando un riferimento solido per riorganizzare il tuo bagaglio professionale, il manuale “L’infermiere – Manuale teorico-pratico per i concorsi e la formazione professionale” di Marilena Montalti e Cristina Fabbri (Maggioli Editore) rappresenta una risorsa utile e ben strutturata.

Pensato per accompagnare chi si affaccia per la prima volta alla professione o per chi si prepara a cambiare contesto clinico, il volume offre un impianto aggiornato, adatto tanto allo studio teorico quanto alla pratica quotidiana.

Lo trovi su MaggioliEditore.it e su Amazon. Se ti stai preparando a una selezione o vuoi semplicemente consolidare le tue competenze, può valere la pena sfogliarne l’indice.

Infermiere – Manuale per i concorsi e la formazione

FORMATO CARTACEO

Manuale per l’Infermiere collaboratore professionale

Questo manuale è destinato sia a professionisti esperti, sia a coloro che devono studiare per superare le prove di un concorso per il profilo da infermiere. Gli argomenti vengono trattati in modo chiaro e approfondito, seguendo le indicazioni dei programmi d’esame dei concorsi delle Aziende Ospedaliere e delle ASL. Nella prima parte del libro vengono descritti l’evoluzione e gli aspetti normativi del Sistema Sanitario Italiano, partendo dall’istituzione e dalle principali riforme del Servizio Sanitario Nazionale arrivando fino al PNRR. L’analisi prosegue con un focus storico e legislativo dell’Infermiere (il profilo professionale, il Codice Deontologico, il percorso di formazione continua ECM, il Codice di Comportamento e le principali teorie infermieristiche) e dell’OSS, descrivendo il percorso che va dall’infermiere generico fino alla figura dell’Operatore Socio Sanitario. Il manuale tratta il processo di assistenza (i modelli per la valutazione delle attività assistenziali) e la ricerca infermieristica con la descrizione delle evidenze nella pratica professionale, con un focus specifico sull’Evidence-Based Medicine (EBM) e sull’Evidence-Based Nursing (EBN). Una parte si focalizza sulle strategie da implementare per garantire la sicurezza sia dei pazienti che degli operatori sanitari, includendo aspetti come il risk management, l’health technology assessment e le infezioni correlate all’assistenza-ICA. Viene inoltre trattata la normativa relativa alla sicurezza sul lavoro, in particolare il decreto legislativo n. 81 del 9 aprile 2008. L’ultima parte offre un approfondimento sull’assistenza infermieristica, descrivendo gli strumenti operativi disponibili, come linee guida, protocolli, procedure, PDTA, scale di valutazione e cartella infermieristica. Vengono anche discusse le principali procedure adottate, tra cui Case Management, Primary Nursing e telemedicina, insieme alle diverse tipologie di assistenza, che comprendono quella di base, internistica, area critica sia in ambito intraospedaliero che extraospedaliero, e assistenza perioperatoria. Nella sezione online collegata al libro sono disponibili alcuni approfondimenti normativi. Ivano CervellaLaurea in Infermieristica, Master di I° Livello in Management e Funzioni di Coordinamento delle Professioni Sanitarie, Laurea Magistrale in Scienze Infermieristiche ed Ostetriche, Master di II° Livello in Organizzazione, Management, Innovazione nelle Pubbliche Amministrazioni. Progettista percorsi formativi ECM (Educazione Continua in Medicina), Membro di “Selezioni – Equipe didattica – Esami OSS”, Docente SSN. di Laurea magistrale in Scienze Infermieristiche ed Ostetriche (Università Piemonte Orientale) e del corso OSS, vanta numerose esperienze professionali e didattiche in campo sanitario, vanta numerose esperienze professionali e didattiche in campo sanitario.Carlo CatanesiLaurea in Infermieristica, Laurea Magistrale in Scienze Infermieristiche ed Ostetriche, Master di I° livello in Management e Coordinamento delle professioni sanitarie, Master di II° livello in Management e Direzione di strutture complesse. Infermiere presso la S.S. Grandi Ustioni dell’ AOU CSS di Torino, Docente SSN, vanta numerose pubblicazioni scientifiche ed esperienze professionali e didattiche in ambito sanitario.

 

Ivano Cervella, Carlo Catanesi | Maggioli Editore 2025

Nasce il Sistema Sanitario Nazionale con la 833/78

Nasce il Sistema Sanitario Nazionale, il 23 dicembre 1978 con la legge n.833. Fino al 1978, l’assistenza sanitaria in Italia era frammentata e gestita da casse mutue categoriali, con forti disuguaglianze nell’accesso alle cure.

La Legge 833/1978 ha rappresentato una svolta epocale nell’evoluzione della sanità pubblica, istituendo il Sistema Sanitario Nazionale (SSN) come sistema pubblico, universale e solidaristico, fondato sui principi di equità, prevenzione, riabilitazione e responsabilità collettiva.

Il finanziamento è stato affidato alla fiscalità generale, e le competenze sono state distribuite tra Stato, Regioni e Comuni, attraverso l’istituzione delle Unità Sanitarie Locali (USL).

Prima Riforma del SSN, la legge n.502 del 1992

La Legge 502/1992 ha avviato la seconda grande riforma del Sistema Sanitario Nazionale, introducendo l’aziendalizzazione della sanità e una marcata regionalizzazione dei servizi sanitari.

Le Unità Sanitarie Locali (USL) sono state trasformate in Aziende Sanitarie Locali (ASL), dotate di personalità giuridica e autonomia gestionale, con la nomina di un direttore generale responsabile del bilancio e degli obiettivi sanitari.

Questa trasformazione ha promosso una gestione ispirata ai criteri dell’economia aziendale: contenimento della spesa, efficienza nell’erogazione delle prestazioni e introduzione di meccanismi come i DRG (Diagnosis Related Groups) per il rimborso delle prestazioni.

Contestualmente, si è aperta la sanità al mercato: i medici possono esercitare attività libero-professionale in intramoenia, e vengono istituite forme di compartecipazione alla spesa (ticket).

Dal punto di vista organizzativo e politico, la riforma ha rafforzato il ruolo delle Regioni, ora direttamente responsabili della sostenibilità economica e della pianificazione sanitaria locale.

A esse spettano la definizione dei piani sanitari regionali, il finanziamento delle aziende sanitarie e il controllo della loro gestione, senza più possibilità di scaricare i disavanzi sullo Stato. In questo contesto, la legge ha previsto la creazione di dipartimenti ospedalieri per migliorare il coordinamento tra reparti affini e razionalizzare le risorse.

Sebbene il modello aziendale introdotto nel SSN abbia risposto a una necessità di efficienza, ha anche sollevato questioni etiche e sociali, come la progressiva mercificazione del bisogno di salute e il rischio di disparità nell’accesso alle cure.

Il Decreto Bindi (229/1999)

Il Decreto Legislativo 229/1999, noto come Decreto Bindi, rappresenta la seconda riforma del Sistema Sanitario Nazionale (SSN) italiano.

Questo provvedimento ha consolidato il processo di aziendalizzazione avviato con la legge 502/92, ridefinendo i principi della sanità pubblica in termini di sostenibilità, appropriatezza ed efficienza, introducendo in modo strutturale il concetto di evidence-based medicine (EBM) per guidare l’erogazione delle prestazioni.

Il decreto ha rafforzato il ruolo programmatorio dello Stato attraverso il Piano Sanitario Nazionale triennale e ha attribuito alle Regioni una maggiore responsabilità nella gestione dei servizi sanitari locali, imponendo vincoli di bilancio alle aziende sanitarie.

Le USL diventano vere e proprie aziende con autonomia gestionale, i Collegi dei Revisori sono sostituiti dai Collegi Sindacali, non più nominati dal direttore generale ma da enti esterni, e viene introdotto un sistema di verifica periodica per garantire la trasparenza e il controllo della spesa sanitaria pubblica.

Redazione Dimensione Infermiere

Redazione di Dimensione Infermiere
Portale dedicato all’aggiornamento del personale infermieristico: clinica, assistenza, tecniche e formazione.

Tag

Scrivi un commento

Accedi per poter inserire un commento