A Varese gli infermieri fanno anche i portantini

Scarica PDF Stampa


Mancano infermieri ovunque, ma chi ce li ha li utilizza come portantini. Almeno secondo la denuncia del sindacato Fials, affidata a una nota del segretario generale territoriale varesino Santo Salvatore: «In una quadro di carenza di professionisti sanitari (in particolare di personale infermieristico) non si coglie la ratio di “utilizzare” questi professionisti per i trasporti dei degenti da e per le sale operatorie del presidio di Tradate.

Tale modalità operativa non solo depaupera il numero di professionisti che erogano assistenza nelle UU.OO. chirurgiche (con conseguente contrazione della qualità assistenziale) ma determina, a parere della scrivente, un utilizzo improprio delle risorse e il demansionamento dei professionisti.


Né può essere addotta a motivazione plausibile e accettabile la garanzia dei “trasporti in sicurezza”. Se così fosse dovremmo dubitare della liceità e sicurezza del modello organizzativo adottatoal “Circolo” dove i trasporti sono assicurati principalmente da una squadra di operatori non qualificati dipendenti da una ditta in appalto.

Dato per certo che gli esiti delle analisi del rischio condotte per i trasporti del “Circolo” hanno portato alla definizione di un modello organizzativo che preservi la presenza dei professioni nelle unità di cura, non si capisce perché, in un presidio dove il case mix dei interventi chirurgici è evidentemente a rischio inferiore, non si possa adottare il medesimo modello organizzativo, riducendo il disagio sia per l’UO chirurgica che per il personale del blocco operatorio.


Si chiede pertanto di procedere (come più volte richiesto dalla scrivente O.S.) all’estensione dell’appalto dei trasporti anche ai presidi periferici.

Altra problematica emersa è il ricorso “allegro” alla copertura del turno in caso di assenze improvvise non con il richiamo in servizio di operatori di riposo ma ricorrendo al turno di 12 ore».

Sempre meglio, quindi. D’altronde, per essere infermieri occorre “sacrificio” (VEDI articolo Il direttore didattico: “La professione infermieristica richiede sacrificio”).

AddText 10 30 10.40.46

Alessio Biondino

Scrivi un commento

Accedi per poter inserire un commento