Un uomo di 35 anni è sotto processo per percosse aggravate, dopo aver aggredito due operatrici sanitarie presso il pronto soccorso dell’Ospedale Civile di Brescia nell’agosto del 2022. L’aggressione sarebbe avvenuta senza apparente motivo, ma secondo quanto emerso dalle indagini, il padre dell’uomo era deceduto quella stessa mattina, e lui avrebbe reagito sfogandosi contro il personale ospedaliero.
Una delle vittime, un’infermiera 45 anni di origine ucraina, ha denunciato l’episodio alle autorità, sebbene non abbia richiesto il referto medico per non aggravare la già critica situazione del pronto soccorso, in difficoltà per la carenza di personale estiva. Dopo l’aggressione, ha scelto di prendersi un periodo di malattia.
La Procura, inizialmente, aveva richiesto l’archiviazione del caso per la presunta lievità del fatto, ma la vittima, assistita dall’avvocata Laura Gamba, si è opposta, sottolineando la gravità dell’aggressione, compiuta contro operatori sanitari durante l’esercizio delle loro funzioni. Il giudice ha quindi disposto il rinvio a giudizio obbligatorio per l’uomo.
Durante l’udienza, il 35enne ha presentato una lettera di scuse e offerto un risarcimento di 250 euro, ritenuto però insufficiente dalla parte lesa (VEDI Fanpage). Il giudice ha quindi proposto un risarcimento di 700 euro, accettato dalla vittima. La prossima udienza è fissata per febbraio 2025.
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