Aggressioni agli infermieri? L’azienda: «CERCASI Manager anti-crimine»

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Continuano le botte da orbi nei pronto soccorso italiani, soprattutto ai danni degli infermieri. L’ultimo episodio, in ordine di tempo, si è verificato di nuovo in Campania (al “Vecchio Pellegrini” di Napoli) dove un 27enne, disperato per la morte del padre a seguito di un infarto, ha ben pensato di malmenare i due infermieri in turno (VEDI Ansa).

Come risolvere il triste problema? Servono davvero dei posti di Polizia a presidiare gli ospedali? Urgono pene più severe per i violenti, ma soprattutto una minima speranza che poi scontino la pena? Bisogna addestrare al combattimento corpo a corpo il personale?


In Friuli vogliono provare a uscire dall’incubo grazie a un esperto di crimine. AsFo (Azienda Sanitaria del Friuli Occidentale), infatti, è alla ricerca di «esperto per l’individuazione di misure di sicurezza anticrimine per prevenire aggressioni agli operatori nei Pronto soccorsi, al Dipartimento di salute mentale e al servizio di continuità assistenziale (guardia medica)».


Da quanto si apprende (VEDI Il Gazzettino), i compiti di questo Manager saranno piuttosto variegati: dovrà scegliere come posizionare le telecamere di videosorveglianza nelle strutture, approntare corsi di formazione anti-violenza, elaborare un manuale delle procedure di sicurezza anticrimine, opuscoli formativi per il personale, ecc. In pratica avrà carta bianca per combattere l’imbarazzante fenomeno, che sta raggiungendo delle proporzioni a dir poco allarmanti.


Il suo incarico durerà 4 mesi e in questo lasso di tempo egli dovrà studiare e indicare la retta via per migliorare la situazione, facendo sì che il personale sanitario possa lavorare finalmente in sicurezza. Quanto costerà? Il Manager, per i suoi 120 giorni di “lotta al crimine”, peserà sulle casse di AsFo per circa 10.000 euro.

FORMATO CARTACEO

Guida al monitoraggio in Area Critica

Il monitoraggio è probabilmente l’attività che impegna maggiormente l’infermiere qualunque sia l’area intensiva in cui opera.Non può esistere area critica senza monitoraggio intensivo, che non serve tanto per curare quanto per fornire indicazioni necessarie ad agevolare la decisione assistenziale, clinica e diagnostico-terapeutica, perché rilevando continuamente i dati si possono ridurre rischi o complicanze cliniche.Il monitoraggio intensivo, spesso condotto con strumenti sofisticati, è una guida formidabile per infermieri e medici nella cura dei loro malati. La letteratura conferma infatti che gli eventi avversi, persino il peggiore e infausto, l’arresto cardiocircolatorio, non sono improvvisi ma solitamente vengono preannunciati dal peggioramento dei parametri vitali fin dalle 6-8 ore precedenti.Il monitoraggio è quindi l’attività “salvavita” che permette di fare la differenza nel riconoscere precocemente l’evento avverso e migliorare i risultati finali in termini di morbilità e mortalità.Riconosciuto come fondamentale, in questo contesto, il ruolo dell’infermiere, per precisione, accuratezza, abilità nell’uso della strumentazione, conoscenza e interpretazione dei parametri rilevati, questo volume è rivolto al professionista esperto, che mette alla prova nelle sue conoscenze e aggiorna nel suo lavoro quotidiano, fornendo interessanti spunti di riflessione, ma anche al “novizio”, a cui permette di comprendere e di utilizzare al meglio le modalità di monitoraggio.   A cura di:Gian Domenico Giusti, Infermiere presso Azienda Ospedaliero Universitaria di Perugia in UTI (Unità di Terapia Intensiva). Dottore Magistrale in Scienze Infermieristiche ed Ostetriche. Master I livello in Infermieristica in anestesia e terapia intensiva. Professore a contratto Università degli Studi di Perugia. Autore di numerose pubblicazioni su riviste italiane ed internazionali. Membro del Comitato Direttivo Aniarti.Maria Benetton, Infermiera presso Azienda ULSS 9 di Treviso. Tutor Corso di laurea in Infermieristica e Professore a contratto Università degli Studi di Padova. Direttore della rivista “SCENARIO. Il nursing nella sopravvivenza”. Autore di numerose pubblicazioni su riviste italiane. Membro del Comitato Direttivo Aniarti.

a cura di Gian Domenico Giusti e Maria Benetton | Maggioli Editore 2015

Alessio Biondino