Aggressioni continue, «l’infermiere deve essere riconosciuto come pubblico ufficiale»

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Un’ondata di aggressioni senza precedenti sta investendo il personale sanitario italiano. Sarà che le carenze sono ormai insostenibili, sarà che culturalmente il nostro paese è a pezzi, sarà che il periodo degli “eroi” è oramai solo uno sbiadito ricordo.

Fatto sta che, complice la pressoché totale impunità di cui i cittadini violenti sono certi, le aggressioni verbali e fisiche (addirittura con l’ausilio di armi, VEDI) ai danni degli operatori e soprattutto di infermieri non si contano più.


Uno degli ultimi episodi si è verificato lo scorso 2 febbraio a Roma, a Ostia, presso l’ospedale Grassi: un papà imbufalito, col suo figlioletto in braccio, non voleva aspettare il turno di visita e rispettare il codice di gravità assegnato al piccolo ed ha così malmenato prima un infermiere e poi una guardia giurata.


E su questa ennesima triste parentesi, invocando un deciso cambio di rotta per risolvere il problema, si sono espressi il presidente dell’Opi di Roma Maurizio Zega e il presidente dell’Ordine provinciale di Roma dei medici chirurghi e odontoiatri Antonio Magi: «Dopo l’ennesima aggressione ai danni di un infermiere all’Ospedale di Ostia, al quale esprimiamo la nostra solidarietà e la vicinanza, occorre riconoscere che la situazione grave dei pronto soccorso impone di riconsiderare la figura dei medici e degli infermieri in loco, riconoscendo ad essi la qualifica analoga a quella di pubblico ufficiale con la conseguenza che ogni aggressione è un oltraggio a pubblico ufficiale.


Il triste succedersi degli episodi di violenza certifica peraltro oltre che una necessità imposta dalla realtà epidemiologica sta diventando urgente anche sotto il profilo dell’ordine pubblico». E l’appello a chi di dovere è inevitabile: «Le istituzioni diano un segnale in questa direzione».

Ce lo auguriamo tutti. Anche perché attendere a braccia conserte che ci scappi il morto, non ci sembra affatto una strategia chissà quanto lungimirante.

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Infermiere – Manuale per i concorsi e la formazione

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L’infermiere

Il manuale, giunto alla X edizione, costituisce un completo e indispensabile strumento di preparazione sia ai concorsi pubblici sia all’esercizio della professione di infermiere. Con un taglio teorico-pratico affronta in modo ampio ed esaustivo tutte le problematiche presenti. La prima parte concettuale ricostruisce l’organizzazione del mercato sanitario e affronta gli elementi tipici del processo di professionalizzazione dell’infermiere, a seguito delle novità della Legge Lorenzin n. 3/2018. La stessa parte evidenzia gli aspetti innovativi della professione avendo cura di offrire al lettore un’ampia panoramica sulle teorie del Nursing e l’utilizzo dei nuovi strumenti operativi. Al termine di ogni capitolo, test di verifica e risposte commentate permettono di verificare il grado di preparazione raggiunto e di allenarsi in vista delle prove concorsuali. La seconda parte applicativa prevede l’adozione di casi clinici quale strumento di attuazione della teoria alle procedure tipiche dell’assistenza infermieristica di base, specialistica e pre e post procedure diagnostiche, presentandosi come un validissimo supporto tecnico e metodologico all’esercizio della professione. Il manuale risulta essere uno strumento prezioso sia per lo studente sia per chi già opera nelle strutture sanitarie, in quanto offre al lettore la possibilità di valutare passo a passo le conoscenze acquisite attraverso la risoluzione dei test di verifica presenti alla fine di ogni capitolo e l’analisi motivata delle risposte. Nella sezione online su www.maggiolieditore.it, accessibile seguendo le istruzioni riportate in fondo al volume, saranno disponibili eventuali aggiornamenti normativi.   Cristina FabbriLaurea magistrale in Scienze infermieristiche e ostetriche. Laureata in Sociologia, Professore a contratto di Infermieristica, Università degli Studi di Bologna, corso di Laurea in Infermieristica-Cesena. Dirigente Professioni sanitarie Direzione Infermieristica e Tecnica Azienda USL Romagna, ambito Ravenna.Marilena MontaltiInfermiere, Dottoressa in Scienze infermieristiche e ostetriche. Master II livello in Ricerca clinica ed epidemiologia, prof. a.c. C. di Laurea in infermieristica, Università di Bologna. Responsabile Infermieristico Dipartimento Internistico, Azienda della Romagna Ambito di Rimini.

Marilena Montalti, Cristina Fabbri | Maggioli Editore 2020

Alessio Biondino