Ago da sutura lasciato in addome, anche gli infermieri devono risarcire l’azienda


Un ago “dimenticato” all’interno del paziente da parte del chirurgo? Paga tutta l’equipe, infermieri inclusi. Ne è un emblematico esempio ciò che è accaduto il 13 luglio 2012, presso l’ospedale San Leopoldo Mantic di Merate (Lecco): una donna è stata sottoposta a un intervento di isterectomia e durante l’operazione, l’équipe chirurgica ha lasciato un ago di sutura all’interno dell’addome della paziente.


In seguito, la donna ha intentato una causa contro l’azienda sociosanitaria territoriale, ottenendo un risarcimento. Ora, però, a dover rispondere economicamente del danno sono il primo e la seconda chirurga, l’infermiera strumentista, due infermiere e un medico volontario, chiamati a risarcire l’Asst di Lecco.


Secondo quanto riportato dal quotidiano Il Giorno, la Procura regionale della Corte dei Conti della Lombardia ha citato in giudizio tutti e sei i professionisti, chiedendo loro di rifondere complessivamente 70.395,50 euro. Nello specifico, al primo chirurgo, che nel frattempo ha lasciato l’ospedale, è stato richiesto un pagamento di 21.384,30 euro; alla seconda chirurga, anche lei non più in servizio presso il San Leopoldo, 21.004,80 euro. L’infermiera strumentista avrebbe dovuto versare 10.502,40 euro, mentre le due infermiere avrebbero dovuto corrispondere 7.001,60 euro ciascuna. Infine, al medico volontario era stato imputato un importo di 3.500,80 euro.


Tutti e sei gli imputati hanno richiesto di accedere al rito abbreviato, optando poi per la chiusura della causa con il pagamento del 35% della somma contestata a ciascuno. Il 30 gennaio, il collegio giudicante, presieduto da Antonio Marco Canu, ha dichiarato estinto il giudizio, a seguito del versamento complessivo di 25.863,70 euro all’Asst.

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Alessio Biondino

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