È accaduto ad Assemini (Cagliari): l’infermiere scolastico, ovvero quel professionista sanitario che staziona tra le mura delle scuole e che, in caso di necessità, è pronto ad agire per assistere i bimbi affetti da patologie, è stato bocciato.
Già: nonostante il boom di consensi sin dalla prima proposta di qualche anno fa, ad opera della consigliera di Capoterra (comune capofila del progetto premiato anche dal Presidente Mattarella) Silvia Cabras, la maggioranza ha bocciato la mozione presentata dai consiglieri M5S e PD. Il motivo? I bambini che necessitano di assistenza da parte dei professionisti sono “solo” quattordici (VEDI Casteddu On Line).
«Uno schiaffo ai genitori che ogni giorno fanno i salti mortali per sopperire alle esigenze sanitarie dei figli o sono costretti a pagare di tasca propria» ha spiegato Diego Corrias (M5S).
Che ha concluso: «Il tema dell’infermiere scolastico non può essere da scontro politico. Di fronte a certi temi non ci sono bandierine da mettere, ma lavorare insieme per migliorare la vita dei cittadini, tanto più quando parliamo di bambini con patologie croniche, che di disagi ne vivono già abbastanza.
Oggi chi usufruisce dell’assistenza infermieristica deve ringraziare il suo impegno personale e non certo quello dell’amministrazione che in aula ha minimizzato l’esigenza limitandosi ad esporre un conteggio sommario che non analizza le reali necessità dei singoli casi.
Ma ce ne fosse anche soltanto uno (e non è così purtroppo), l’amministrazione comunale ha il dovere di rendergli la vita più facile. Un infermiere scolastico è una figura necessaria nel territorio anche per far fronte a emergenze e imprevisti come la necessità di una rianimazione o disostruzione.
E non è una questione economica.
Un anno di infermiere scolastico per tutte le scuole di Assemini costerebbe circa 20.000 euro. Questa Amministrazione ne ha spesi circa 80.000 per mezz’ora di concerto di Rosa Chemical».
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