Calcio a piedi uniti alla schiena dell’infermiera: “Non volevo il catetere”

Dario Tobruk 23/05/25

Cade dalla bicicletta sotto l’effetto di alcol e stupefacenti, viene trasportato in ambulanza al Pronto Soccorso Giovanni Paolo II di Olbia, dove aggredisce gravemente l’infermiera che lo stava assistendo e minaccia il personale, rendendo indispensabile l’intervento di tre guardie giurate e dei carabinieri.

Il 32enne tunisino è stato arrestato e subito scarcerato: sottoposto all’obbligo di firma, non andrà in carcere.

Aggredisce infermiera perché non voleva il catetere

Secondo quanto riportato dalle fonti locali, alla base dell’aggressione ci sarebbe il rifiuto del posizionamento del catetere vescicale.

Non volevo andare in ospedale, non avevo nulla. E volevano mettermi il catetere”, queste le parole di difesa dell’uomo, di nazionalità tunisina, di fronte al giudice per la convalida dell’arresto.

Anche l’avvocato difensore sostiene la tesi secondo cui la violenta reazione sarebbe avvenuta perché si è agito contro la sua volontà e l’uomo avrebbe perso il controllo in quanto contrariato dalle manovre necessarie per il posizionamento del catetere vescicale.

Più difficile da giustificare è stata, però, la violenta modalità del rifiuto stesso: una volta che l’infermiera si è voltata, il paziente l’ha colpita con un calcio a piedi uniti alla schiena, scaraventandola contro il carrello dei farmaci.

Dopo aver aggredito la collega, che ha riportato dieci giorni di prognosi, l’uomo (in evidente stato di alterazione psico-fisica) si è alzato di scatto, inveendo contro tutto il personale del Pronto Soccorso, fino a quando non è stato bloccato da tre guardie giurate e arrestato dai carabinieri.

Il movente sembra comunque aver parzialmente convinto il giudice che, nonostante l’imputazione per direttissima, non ha disposto la custodia cautelare per il cittadino tunisino, ma soltanto l’obbligo di firma fino al processo.

Solidarietà dalla direzione dell’azienda

Gli operatori sanitari svolgono un lavoro ammirevole, con dedizione e professionalità. Episodi come questo – sottolinea la direzione aziendale – non sono tollerabili e rappresentano un atto di grave inciviltà. Chi si adopera per curare e assistere i cittadini deve poter lavorare in serenità, senza rischiare di diventare vittima di gesti violenti che non hanno alcun senso. ” conclude la nota.

L’azienda, inoltre, ha fatto sapere che l’infermiera sarà convocata in direzione una volta guarita, per poterle “esprimere direttamente un segno di solidarietà da parte dell’Azienda“.

Solidarietà, pacche sulle spalle e ringraziamenti: basterà ancora agli infermieri?

Se l’Azienda pensa che possa bastare un segno di solidarietà, è perché forse non ha letto gli ultimi dati (leggi l’articolo nel box): molti infermieri abbandonano l’incarico, o stanno pensando di lasciare o cambiare lavoro, di fronte a un carico di lavoro insostenibile, al rischio continuo di aggressioni e a stipendi al limite del ridicolo.

Ma a quanto pare, che gli infermieri vengano quotidianamente aggrediti sembra importare poco, giusto quel tanto che basta per “convocare” la collega per poterle porgere solidarietà.

Se ci fosse maggiore consapevolezza dello stato in cui versano i propri collaboratori, forse non ci si sarebbe limitati a esprimere vicinanza formale.

Forse è arrivato il momento che le aziende abbiano la forza e il coraggio di costituirsi parte civile, in difesa dei colleghi, dei medici e di tutti gli operatori sanitari, come parte offesa contro l’ennesimo aggressore di una professionista che, nell’atto del suo agire etico, stava semplicemente compiendo il proprio dovere.

Autore: Dario Tobruk  (seguimi anche su Linkedin – Facebook InstagramThreads)

Iscriviti al canale Youtube di DimensioneInfermiere.it

Se sei un sanitario o sei semplicemente interessato alle tematiche della medicina, della salute e della sanità, segui il canale Youtube di  @dimensioneinfermiere !

🔔 Non perderti nessun video! Iscriviti al canale e attiva la campanella per ricevere una notifica ogni volta che pubblichiamo nuovi contenuti e tutorial settimanali 🌿✨

Se il video ti è piaciuto, inoltre, lascia un like e condividilo: è il modo migliore per supportare il nostro progetto dedicato al benessere degli infermieri e degli altri operatori sanitari!

💚 Seguici anche su Facebook, Instagram e Linkedin.

Dario Tobruk

Dario Tobruk è un infermiere Wound Care Specialist, autore e medical writer italiano. Ha inoltre conseguito una specializzazione nella divulgazione scientifica attraverso un master in Giornalismo e Comunicazione della Scienza, focalizzandosi sul campo medico-assistenziale e sull…Continua a leggere

Scrivi un commento

Accedi per poter inserire un commento