Sembra che in Argentina sia in corso un’assurda polemica tra la destra e la sinistra nazionale. Nell’era del digitale e dei social, dove le migliori armi politiche sono infatti i complotti e le fake news, vengono tirate in mezzo figure e professioni nel tentativo di screditare l’una o l’altra parte, alle volte entrambe.
In quest’ultimo caso, “Che Guevara Infermiere“, non è chiaro, ma sembra che il tentativo sia quello di screditare il rivoluzionario rosso “declassandolo storicamente” da medico a infermiere, accusando di millantato titolo la mitica e controversa figura rivoluzionaria.
Ma alla fine, Ernesto Guevara de la Serna era un infermiere o un medico? Scopriamolo!
Tra complottismi politici, la professione infermieristica presa in ostaggio tra fazioni
Da qualche giorno circola sui social del Sud America una notizia complottista, diffusa da alcuni sostenitori della destra politica, secondo cui il governo argentino di Javier Milei — l’attuale presidente dell’Argentina, noto per le sue posizioni ultra-liberiste e l’iconica “motosega” — avrebbe rivelato attraverso canali ufficiosi che Ernesto “Che” Guevara non fosse un medico, bensì un infermiere *.
La “bufala” dell’infermiere Che Guevara, rilanciata soprattutto sui social e da canali politicizzati, ha attivato da subito la controparte dei debunker, politicamente orientati a sinistra, per rafforzare la tesi della fake news.
Secondo la fazione, nessuna fonte istituzionale argentina ha mai diffuso ufficialmente documenti a riguardo, confermando anzi che la foto del tesserino circolata online è un falso già noto dal 2020, probabilmente creato a partire da un documento incompleto o manipolato.

“ECG Facile: dalle basi all’essenziale” di Dario Tobruk, infermiere con esperienza pluriennale in cardiologia e divulgazione medico-scientifica, è un testo che continua a ricevere un numero crescente di recensioni positive su Amazon, per la sua semplicità e chiarezza.
È disponibile anche su MaggioliEditore.it. Questo manuale ti aiuterà a comprendere meglio i meccanismi del cuore e le sue funzioni. In generale, se sei interessato alla medicina e alla cardiologia, sarà un’ottima risorsa per apprendere le basi essenziali della lettura dell’ECG.
ECG facile: dalle basi all’essenziale
ECG facile
Quando un infermiere entra in un nuovo contesto lavorativo, viene investito da un’onda di gigantesche proporzioni di protocolli, nozioni, dinamiche, relazioni e migliaia di cose da sapere. Fortunatamente, però, la saggezza professionale insegna che le cose hanno, alla fine, sempre la stessa dinamica: prima è tutto difficile, poi diventa normale, e prima o poi le cose si faranno semplici. È un ciclo che si ripete. Quale che sia il reparto o il servizio, prima si affronterà la montagna e prima si potrà godere della vista incantevole dei picchi a fianco delle nuvole, e scendere a valle soddisfatti del cammino, pronti per la prossima sfida. L’interpretazione dell’elettrocardiogramma è una di queste sfide. Lo scopo di questo breve manuale è guidare il sanitario, per quanto sia possibile, verso il pendio più semplice da scalare, aiutandolo passo dopo passo ad acquisire gli strumenti per non cedere mai di fronte alle avversità. A differenza dei numerosi manuali di autoapprendimento all’interpretazione dell’ECG disponibili nelle librerie e sul mercato, questo testo non è stato pensato per medici, ma è scritto e pensato per il personale sanitario come l’infermiere o, se volete, il tecnico sanitario perfusionista o di radiologia, che ogni giorno si confrontano con questo meraviglioso strumento di indagine. Il manuale tra le vostre mani ha il solo scopo di farvi sviluppare un unico superpotere: saper discriminare un tracciato normale da uno patologico, sapere quando dovrete segnalarlo al medico, e possibilmente salvare la vita del paziente. Scusate se è poco! Dario Tobruk Infermiere di area critica, ha lavorato in Cardiologia e UTIC e si è specializzato in ambito cardiologico. Da sempre persegue l’obiettivo di occuparsi di informazione, divulgazione e comunicazione medico-scientifica. In collaborazione con la casa editrice Maggioli, ha fondato dimensioneinfermiere. it, che tuttora dirige.
Dario Tobruk | Maggioli Editore 2021
16.63 €
La vicenda rientra in un’operazione di disinformazione politica, priva di basi storiche e documentali, e nel tentativo di screditare la mitica figura rivoluzionaria del medico Che Guevara, declassandola ad un immaginario di un Che Guevara infermiere e millantante medico.
Quindi qual è la verità? La ricostruzione storica è solida: il rivoluzionario Guevara si è laureato in medicina nel 1953 all’Università di Buenos Aires, e numerose fonti storiche ne documentano il percorso accademico e la pratica medica. Ma, e c’è un ma…
Che Guevara infermiere per 6 mesi
Che Guevara era uno spirito indomabile e, anche se si iscrisse nel ’48 per studiare medicina, la sua fame di esplorare il mondo lo portò a intervallare gli studi con diversi viaggi attraverso l’America Latina. In uno di questi, lavorò come infermiere a bordo di navi mercantili e petroliere, raggiungendo il Brasile e il Venezuela.*
Se vi chiedeste come fosse possibile lavorare come infermiere senza una qualifica formale: bisogna sapere che in Argentina, a differenza dell’Italia, la professione infermieristica fu regolamentata solo dopo gli anni ’50. *
L’accesso era perlopiù di natura esperienziale: il mestiere si imparava sul campo, direttamente in ospedale.
Pertanto, un giovane studente di medicina, volenteroso e affascinante come il giovane Che, non ebbe difficoltà a farsi assumere come infermiere in contesti disagiati come le navi mercantili e le petroliere, affamati di personale con un minimo di esperienza. E questo chiude la faccenda sulla questione… ma ne apre un’altra.
E se anche fosse stato un infermiere Che Guevara?
A parte l’assurdità di accusare l’Ernesto di “millantare” la qualifica di medico, ma anche se fosse stato “solo” un infermiere, in che modo questo screditerebbe Che Guevara o la professione stessa?
È una domanda che non merita risposta, se non per una ragione: prevenire che anche in Italia si arrivi a usare lo stesso espediente, nella solita guerra social tra fazioni, per screditare figure storiche attraverso il “declassamento” a infermiere.
Siate liberi di scannarvi a colpi di meme, fake news e immagini generate dall’IA. Ma lasciate fuori la nostra professione: che siate di destra o di sinistra, gli infermieri italiani sono stanchi e non lo perdoneranno facilmente.
Complottisti avvisati, mezzi salvati.
Autore: Dario Tobruk (seguimi anche su Linkedin – Facebook – Instagram – Threads)
Fonti dell’articolo:
Scrivi un commento
Accedi per poter inserire un commento