Sintesi del Codice Deontologico degli Infermieri 2019

Olga Macellari 06/04/21
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Nel mese di Giugno 2020, la FNOPI pubblica un ebook gratuito, il “Commentario al Nuovo Codice Deontologico delle Professioni Infermieristiche.”. Questo libro, alla cui stesura hanno partecipato ben 28 esperti, è sia un manuale d’uso del Codice Deontologico degli Infermieri 2019 per il professionista, che uno strumento utile per il cittadino, che può consultarlo per comprendere quali siano gli impegni presi dagli Infermieri nei suoi confronti. Noi, in questo articolo, abbiamo raccolto gli spunti del commentario e abbiamo ulteriormente sintetizzato, per studiarlo e comprenderlo meglio.

Indice dell’articolo:

Codice Deontologico degli Infermieri: cos’è e a che serve

Il Codice Deontologico degli Infermieri è il Vademecum della Professione, è il nostro “saper essere” Infermieri.

Il Codice, come viene anche espresso nel Commentario:

  • Rappresenta un sostegno, una guida;
  • Integra, con le norme che tratteggiano l’esercizio corretto della professione, l’ispirazione profonda che deve animare il professionista della cura in quanto “soggetto morale” rendendosi responsabile della propria condotta;
  • È necessario per indirizzare l’agire professionale;
  • Rappresenta il patto che ciascun infermiere compie quando, iscrivendosi all’Ordine Professionale, dichiara la sua scelta di servizio all’uomo; è la promessa quotidiana che ciascuno di noi rinnova nell’avviarsi all’incontro con l’Altro, nella fedeltà al Bene, al di sopra di ogni cosa.

L’infermiere

Il manuale, giunto alla X edizione, costituisce un completo e indispensabile strumento di preparazione sia ai concorsi pubblici sia all’esercizio della professione di infermiere. Con un taglio teorico-pratico affronta in modo ampio ed esaustivo tutte le problematiche presenti. La prima parte concettuale ricostruisce l’organizzazione del mercato sanitario e affronta gli elementi tipici del processo di professionalizzazione dell’infermiere, a seguito delle novità della Legge Lorenzin n. 3/2018. La stessa parte evidenzia gli aspetti innovativi della professione avendo cura di offrire al lettore un’ampia panoramica sulle teorie del Nursing e l’utilizzo dei nuovi strumenti operativi. Al termine di ogni capitolo, test di verifica e risposte commentate permettono di verificare il grado di preparazione raggiunto e di allenarsi in vista delle prove concorsuali. La seconda parte applicativa prevede l’adozione di casi clinici quale strumento di attuazione della teoria alle procedure tipiche dell’assistenza infermieristica di base, specialistica e pre e post procedure diagnostiche, presentandosi come un validissimo supporto tecnico e metodologico all’esercizio della professione. Il manuale risulta essere uno strumento prezioso sia per lo studente sia per chi già opera nelle strutture sanitarie, in quanto offre al lettore la possibilità di valutare passo a passo le conoscenze acquisite attraverso la risoluzione dei test di verifica presenti alla fine di ogni capitolo e l’analisi motivata delle risposte. Nella sezione online su www.maggiolieditore.it, accessibile seguendo le istruzioni riportate in fondo al volume, saranno disponibili eventuali aggiornamenti normativi.   Cristina FabbriLaurea magistrale in Scienze infermieristiche e ostetriche. Laureata in Sociologia, Professore a contratto di Infermieristica, Università degli Studi di Bologna, corso di Laurea in Infermieristica-Cesena. Dirigente Professioni sanitarie Direzione Infermieristica e Tecnica Azienda USL Romagna, ambito Ravenna.Marilena MontaltiInfermiere, Dottoressa in Scienze infermieristiche e ostetriche. Master II livello in Ricerca clinica ed epidemiologia, prof. a.c. C. di Laurea in infermieristica, Università di Bologna. Responsabile Infermieristico Dipartimento Internistico, Azienda della Romagna Ambito di Rimini.

Marilena Montalti, Cristina Fabbri | 2020 Maggioli Editore

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Va da sé, il Codice Deontologico degli Infermieri 2019 non è solo un insieme di nozioni in cui identificarsi, ma serve a:

  • connettere in maniera critica e consapevole le informazioni;
  • riconoscere l’infermiere come professionista e come persona;
  • riconoscere il cittadino come curato e come persona;
  • riconoscere la società nella quale viviamo e quella in cui vorremo vivere;
  • riconoscere la normativa attuale e prefigurarne la sua evoluzione.

Perché un Commentario del Codice?

Il Commentario, appunto, commenta e analizza i singoli articoli del Codice, mettendoli in relazione fra loro, e spiega “come e perché tutto questo accade, deve e può eticamente accadere.”

Breve riassunto del Codice Deontologico degli Infermieri 2019

Nel Commentario, successivamente alla presentazione, vengono analizzati alcuni dei 53 articoli del Codice, suddivisi secondo le rispettive sezioni di appartenenza. In sintesi:

  • CAPO I – PRINCIPI E VALORI PROFESSIONALI: articoli 1-6

Sono gli articoli che specificano i valori ed i principi etici che guidano l’agire professionale. Viene definita la posizione dell’infermiere rispetto al rispetto e alla non discriminazione, alle questioni etiche, alla libertà di coscienza. All’art.4, si parla della relazione di cura.

ART. 4 – RELAZIONE DI CURA Nell’agire professionale l’Infermiere stabilisce una relazione di cura, utilizzando anche l’ascolto e il dialogo. Si fa garante che la persona assistita non sia mai lasciata in abbandono coinvolgendo, con il consenso dell’interessato, le sue figure di riferimento, nonché le altre figure professionali e istituzionali. Il tempo di relazione è tempo di cura.

  • CAPO II – RESPONSABILITÀ ASSISTENZIALE: articoli 7-11

Sono gli articoli che stabiliscono la posizione dell’infermiere rispetto le attività di formazione, conoscenza e aggiornamento, l’educazione all’essere professionista, la ricerca e la sperimentazione, l’informazione, la promozione e l’educazione alla salute, al fine di garantire la sicurezza delle cure.

  • CAPO III – RAPPORTI PROFESSIONALI: articoli 12-16

Sono gli articoli che definiscono i rapporti professionali fra gli infermieri stessi e le altre figure sanitarie. Pertanto, collaborazione e cooperazione, interazione ed integrazione, condivisione delle conoscenze, advocacy ed onestà, sono i concetti chiave. L’obiettivo ultimo è sempre la sicurezza delle cure e la tutela della persona assistita.

  • CAPO IV – RAPPORTI CON LE PERSONE ASSISTITE: articoli 17-27

Rispetto e fiducia sono alla base del rapporto con l’assistito. La persona deve essere ascoltata e valorizzata durante tutto il percorso di cura. Si affrontano diverse tematiche della relazione con l’assistito:

  • Dolore
  • Diritto alla riservatezza
  • Diritto di autodeterminazione
  • Strategie comunicative che favoriscono l’empatia e l’empowerment
  • Violenze e maltrattamenti
  • Tutela della volontà del minore
  • Cure nel fine vita
  • Tutela della volontà dell’assistito di porre limite agli interventi – proporzionalità delle cure
  • Donazione di sangue, tessuti e organi
  • Rispetto del segreto professionale.

ART. 17 – RAPPORTO CON LA PERSONA ASSISTITA Nel percorso di cura l’Infermiere valorizza e accoglie il contributo della persona, il suo punto di vista e le sue emozioni e facilita l’espressione della sofferenza. L’Infermiere informa, coinvolge, educa e supporta l’interessato e con il suo libero consenso, le persone di riferimento, per favorire l’adesione al percorso di cura e per valutare e attivare le risorse disponibili.

  • CAPO V – COMUNICAZIONE: articoli 28-29

L’informazione e la comunicazione sono le componenti essenziali della relazione professionista- cittadino.

Gli articoli 28 e 29 vogliono far riflettere sulla forma e sulle modalità corrette per comunicare, ponendo l’attenzione anche sull’utilizzo dei mezzi informatici e dei social media.

ART. 28 – COMPORTAMENTO NELLA COMUNICAZIONE L’Infermiere nella comunicazione, anche attraverso mezzi informatici e social media, si comporta con decoro, correttezza, rispetto, trasparenza e veridicità; tutela la riservatezza delle persone e degli assistiti ponendo particolare attenzione nel pubblicare dati e immagini che possano ledere i singoli, le istituzioni, il decoro e l’immagine della professione.

ART. 29 – VALORI NELLA COMUNICAZIONE L’Infermiere, anche attraverso l’utilizzo dei mezzi informatici e dei social media, comunica in modo scientifico ed etico, ricercando il dialogo e il confronto al fine di contribuire a un dibattito costruttivo.

  • CAPO VI – ORGANIZZAZIONE: articoli 30-38

Viene qui definita la responsabilità infermieristica nel contesto organizzativo. L’infermiere

  • valuta l’organizzazione e partecipa al governo clinico;
  • è responsabile della documentazione clinica infermieristica;
  • si adopera al fine di tutelare principi, valori e norme infermieristiche all’interno dell’organizzazione delle attività;
  • si attiene alle linee guida e alle buone pratiche assistenziali;
  • si attiva per segnalare all’Ordine le attività inappropriate;
  • viene illustrato il rapporto con gli operatori di supporto;
  • all’art.35, viene definita la posizione dell’infermiere rispetto alla pratica di contenzione.

ART 35 – CONTENZIONE L’Infermiere riconosce che la contenzione non è atto terapeutico. Essa ha esclusivamente carattere cautelare di natura eccezionale e temporanea; può essere attuata dall’equipe o, in caso di urgenza indifferibile, anche dal solo Infermiere se ricorrono i presupposti dello stato di necessità, per tutelare la sicurezza della persona assistita, delle altre persone e degli operatori. La contenzione deve comunque essere motivata e annotata nella documentazione clinico assistenziale, deve essere temporanea e monitorata nel corso del tempo per verificare se permangono le condizioni che ne hanno giustificato l’attuazione e se ha inciso negativamente sulle condizioni di salute della persona assistita.

  • CAPO VII – LIBERA PROFESSIONE: articoli 39-41

Lealtà professionale, contratto di cura con la persona assistita e sicurezza e continuità delle cure, sono le parole chiave che guidano l’esercizio della libera professione.

  • CAPO VIII – DISPOSIZIONI FINALI: articoli 42-53

Viene tutelata la libertà professionale che prevede pertanto la segnalazione di qualsiasi conflitto di interesse e esercizio abusivo della professione.

L’infermiere ha cura della propria persona e del decoro professionale. Il decoro professionale rappresenta ciò che rende manifesta, nel singolo professionista, la dignità della professione nel suo complesso.

Correttezza, trasparenza, rispetto, veridicità sono i principi che devono guidare l’agire professionale.

Cosa cambia nel Codice Deontologico Infermieri 2019?

  • Il Codice è stato prodotto tramite un iter che si segue per la prima volta nella stesura dei codici deontologici
  • L’infermiere partecipa al governo clinico
  • L’infermiere agisce sulla base del proprio livello di competenza. Se necessario, ricorre all’intervento e/o alla consulenza di infermieri esperti o specialisti, presta consulenza ponendo le sue conoscenze e abilità a disposizione della propria, delle altre comunità professionali e delle istituzioni
  • L’infermiere si attiva per l’educazione sanitaria per i cittadini e la promozione per loro di stili di vita sani, la ricerca e la sperimentazione, nonché per i propri obblighi di formazione e di educazione continua
  • Sono 11 gli articoli che regolamentano il rapporto con la persona assistita
  • Viene definito il comportamento del professionista rispetto alle modalità comunicative, anche tramite mezzi informatici e social media
  • Vengono stabilite le regole deontologiche della libera professione
  • Vengono illustrate, nella sezione finale, le regole per il decoro della professione

Il Codice Deontologico degli infermieri in una parola

In conclusione, la parola chiave del Codice Deontologico è RELAZIONE.

Il valore fondamentale della nostra professione è la relazione con l’altro: pazienti, colleghi, altri professionisti, enti governativi.

L’articolo 4 lo dice chiaramente: “Il tempo di relazione è tempo di cura”.

E tu, che sei un professionista della salute, un paziente, un dirigente: pensi che il tempo di relazione nel nostro sistema sanitario venga adeguatamente valorizzato?

Autrice: Olga Macellari (Facebook)

Fonti e approfondimenti:

Olga Macellari

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