Come si fa una iniezione di eparina? Una guida completa

Dario Tobruk 20/08/25

Spesso chiamate “punture di eparina”, si tratta in realtà della somministrazione sottocutanea di un farmaco anticoagulante. Ma come si fa una puntura di eparina sull’addome o sul braccio? In questa guida semplice e completa, pensata per caregiver e pazienti, scoprirai tutto quello che devi sapere sull’eparina sottocutanea: come si inietta, dove si fa, cosa evitare e come prevenire gli errori più comuni.

Indice

A cosa serve l’eparina?

Le eparine a basso peso molecolare (EBPM), come l’enoxaparina, sono farmaci anticoagulanti che aiutano a mantenere il sangue fluido e prevenire la formazione di coaguli. Vengono prescritte in molte situazioni cliniche: dopo un intervento chirurgico, in seguito a una frattura, in caso di immobilità prolungata, o in presenza di patologie cardiovascolari o cerebrovascolari.

Vantaggi delle eparine a basso peso molecolare:

    • Somministrazione sottocutanea, spesso con una sola iniezione al giorno.
    • Minore necessità di monitoraggio dei parametri della coagulazione rispetto all’eparina non frazionata.
    • Rischio ridotto di trombocitopenia indotta da eparina (HIT).

    Se ti è stata prescritta l’eparina sottocutanea o è stata prescritta ad un tuo parente, è fondamentale seguire attentamente le indicazioni del medico. In caso di dubbi o difficoltà nella somministrazione, rivolgiti sempre al tuo medico o al tuo infermiere di fiducia.

    Perché si fanno le iniezioni sottocutanee?

    La somministrazione sottocutanea è una tecnica utilizzata per iniettare piccole quantità di farmaci che non possono essere assunti per via orale o assorbiti a livello gastrointestinale. Oltre alle eparine a basso peso molecolare, anche altri farmaci come l’insulina (un farmaco usato per i pazienti diabetici) e alcuni anestetici locali vengono comunemente somministrati con questa modalità.

    Il sottocute, o tessuto sottocutaneo, è lo strato dell’apparato tegumentario situato tra la cute e il muscolo, costituito principalmente da tessuto adiposo.

    In questa zona gli adipociti, cellule specializzate nell’accumulo di grassi, permettono al farmaco di essere assorbito lentamente nel circolo sanguigno.

    Inoltre, la buona vascolarizzazione del tessuto favorisce un assorbimento graduale, ideale in quei casi in cui è richiesto un rilascio prolungato rispetto alle vie intramuscolare o endovenosa.

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    a cura di Franco Pesaresi | Maggioli Editore 2021

    Dove fare le punture di eparina?

    L’eparina a basso peso molecolare può essere autoiniettata anche a domicilio, sarebbe preferibile essere quantomeno addestrati da un infermiere che li somministri al posto tuo un paio di volte per mostrarti come fare per evitare punture di eparina fatte male, ma è comunque possibile imparare a farle con una certa sicurezza.

    Ricordiamo però che il nostro consiglio è quello di farsi addestrare da un esperto sanitario o chiedere al proprio medico e, come sempre, importante leggere il foglietto illustrativo del farmaco!

    In ogni caso la domanda che più spesso riceviamo è “Dove posso fare la puntura di eparina per non sentire dolore?“.

    Sicuramente l’eparina va somministrata nel sottocute, quella parte di adipe tra l’epidermide e il muscolo. Il sottocute infatti rilascia molto lentamente il farmaco distribuendolo con la stessa lentezza al torrente circolatorio sanguigno, mentre il muscolo essendo più irrorato di sangue è il luogo sbagliato dove somministrare il farmaco. Ora vi diremo in quali zone si fanno le iniezioni sottocutanee e soprattutto per chi lo preferisse in quale parte del braccio si fa l’eparina. Ma prima fateci dare un paio di consigli di sicurezza:

    • Una volta che si è sicuri sulla prescrizione (dosaggio giusto all’ora giusta), che lo stesso farmaco non sia scaduto e che l’integrità del farmaco non sia compromessa (che la scatola che contiene la siringa non sia accidentalmente aperta o sporca),
    • È necessario organizzare un ciclo rotazionale di sedi, che andranno alternate di giorno in giorno, per non irritare troppo lo stesso tessuto.
    • Devono essere evitate le sedi vicino a ferite o dispositivi venosi e prima di scegliere la sede verificare con due dita se presente abbastanza adipe per accogliere l’ago.

    La puntura di eparina sottocutanea può essere eseguita in diverse aree del corpo, purché ci sia sufficiente tessuto adiposo per accogliere l’ago in sicurezza. I siti raccomandati per le iniezioni sottocutanee sono:

    • Braccio : parte alta del braccio, 3-4 dita sotto l’acromion (sporgenza ossea che forma l’angolo della spalla) oppure nella parte latero-posteriore (zona tricipite) dove il grasso sottocutaneo è più evidente anche nei soggetti magri.
    • Addome: ai lati dell’ombelico, mantenendo almeno 4 cm di distanza dall’ombelico stesso. È una delle sedi più utilizzate per l’autosomministrazione e permette una migliore rotazione delle sedi
    • Coscia: nella parte superiore esterna, ideale per chi si inietta l’eparina in autonomia.
    • Zona glutea alta: meno comune, ma possibile in presenza di tessuto adiposo sufficiente.

    Prima di scegliere la sede, verifica che non ci siano ferite, ematomi o dispositivi medici nelle vicinanze.

    Schema delle sedi per l’iniezione sottocutanea di eparina e illustrazione della corretta angolazione di somministrazione
    Sedi di iniezione dell’eparina e somministrazione sottocutanea -Copyright immagine: Servier Medical Art – smart.servier.com – (CC BY 3.0) / Canva.com versione Pro

    A cosa serve l’aria nelle siringhe preriempite di eparina?

    Prima di continuare, un’ultima domanda a cui dobbiamo rispondere: “Cosa succede se tolgo l’aria dalla siringa di eparina?

    La risposta è no: la bolla d’aria nelle siringhe pre-riempite (come ad esempio quelle di Clexane©) non va mai rimossa.

    Infatti la piccola bolla d’aria ha lo scopo di spingere tutto il farmaco nel sottocute. Quella piccola quantità d’aria è presente intenzionalmente e serve a:

    • Spingere tutto il farmaco fino in fondo nel tessuto sottocutaneo, evitando che una parte resti inutilizzata nell’ago;
    • Evitare la formazione di ematomi, favorendo una distribuzione più profonda del farmaco oltre lo strato superficiale dell’epidermide;
    • Creare un tappo d’aria che impedisce al farmaco di risalire dal punto di iniezione.

    Non preoccuparti del rischio di embolia: il volume d’aria è molto ridotto e la via di somministrazione è sottocutanea, non endovenosa. Per questo, è sicuro e corretto iniettare anche l’aria, come indicato dalla procedura clinica.

    Come si fanno le punture di eparina?

    Le iniezioni di eparina sono nella quasi totalità dei casi effettuate tramite siringhe pre-riempite, questo vuol dire che la siringa e l’ago sono correttamente pensati per la somministrazione sottocutanea e che pertanto l’ago, di adeguata misura (tra i 4 e i 6 mm) deve essere inserito perpendicolarmente (90°) alla plica cutanea.

    Pertanto se si utilizzano questi dispositivi già preconfezionati non ci sarà motivo di chiedersi su che cosa succede se l’eparina va nel muscolo o cosa succede se si sbaglia a fare la puntura di eparina.

    Se seguite attentamente le istruzioni nel foglietto illustrativo, in questo articolo e vi fate addestrare per le prime volte dal vostro medico o infermiere di fiducia, è una procedura sufficientemente sicura.

    Solo se aveste forti dubbi o o se il paziente fosse particolarmente magro, ripetiamo che sia meglio chiedere al vostro medico di base le modalità per fare le “punture di eparina“, perché in quel caso potrebbe essere necessario dover angolare fino a 45° l’angolo di iniezione per agganciare il sottocute.

    Nel resto dei casi, invece, raccogliamo il materiale che ci serve:

    • Farmaco prescritto (siringhe pre-riempite), con giusto dosaggio alla giusta ora;
    • Tampone disinfettante
    • Se somministrato a paziente a rischio infettivo, utilizzare guanti monouso

    Vediamo insieme la procedura per fare le punture sottocutanee di eparina in maniera semplice e sicura:

    • Lavati accuratamente le mani con acqua e sapone. Se necessario indossa i guanti monouso.
    • Valuta il il sito di iniezione scelto, verifica che non ci siano segni di infezione o infiammazione, che non sia dolente e che non ci siano ematomi.
    • Disinfetta con un tampone con un movimento circolare centrifugo che inizi dal centro e lentamente si allarga verso la periferia, quindi lascia asciugare fino a 60 secondi, senza soffiare!
    • Prepara la siringa pre-riempita (es. Clexane©):
      • Dai un colpetto per far salire la bolla verso lo stantuffo, così sarà l’ultima cosa a essere iniettata.
    • Forma una plica cutanea con due dita (sollevando il tessuto sottocutaneo) e inserisci l’ago con un movimento deciso a 90° rispetto alla pelle.
    • Inietta lentamente l’eparina, mantenendo la presa della plica.
    • Una volta finito di somministrare tutto il farmaco, rimani fino a 10 secondi in attesa prima di estrarre l’ago.
    • Estrai l’ago velocemente e in maniera parallela al verso con cui l’hai inserito.
    • Tampona delicatamente con garza sterile (senza strofinare).
    • Smaltisci la siringa in un contenitore per rifiuti speciali (mai nei rifiuti comuni).
    • Lavati di nuovo le mani.
    • Osserva l’area nelle ore successive per verificare la comparsa di ematomi, gonfiore o arrossamenti:
      • in caso di complicazioni contatta il tuo medico di base, il tuo farmacista o l’infermiere di fiducia per ricevere dei consigli utili a gestire la situazione.

    Cosa non bisogna fare con le iniezioni di eparina?

    Quando si somministra l’eparina sottocutanea, è fondamentale seguire attentamente la procedura ed evitare alcuni errori comuni che possono compromettere l’efficacia del farmaco o causare effetti collaterali fastidiosi.

    Ecco gli errori più frequenti da non commettere:

    • Eliminare la bolla d’aria nella siringa pre-riempita: è un errore grave. Leggi sopra.
    • Eseguire la manovra di Stiller (tirare indietro lo stantuffo per vedere se esce sangue): questa tecnica non è necessaria nella via sottocutanea e può essere dannosa.
    • Essere troppo veloci nell’iniezione: il farmaco va somministrato lentamente, in circa 45 secondi, per ridurre il rischio di dolore o ematomi.
    • Usare sempre la stessa sede: alternare i punti d’iniezione è fondamentale per evitare l’irritazione del tessuto.
    • Massaggiare o frizionare la zona dopo l’iniezione: può causare la rottura di capillari e la formazione di lividi.

    Seguendo queste accortezze, la puntura di eparina sarà più sicura, meno dolorosa e più efficace.

    Cosa fare se si salta una puntura di eparina?

    In genere il farmaco può essere prescritto una o due volte al giorno. Nel primo caso è bene rispettare le 24 ore, somministrandolo sempre alla stessa ora; nel secondo caso è necessario distanziare le somministrazioni di 12 ore una dall’altra.

    Se si salta una dose per dimenticanza o impossibilità, questa andrebbe somministrata il prima possibile, a meno che non sia ormai prossimo l’orario della dose successiva.

    Non bisogna mai iniettare due dosi di eparina per compensare l’errore, poiché si rischiano emorragie gravi. In caso di dubbi, è sempre consigliabile contattare il medico o l’infermiere.

    Per evitare di dimenticare di somministrare l’eparina, potrebbe essere utile organizzare più sveglie (es. una sul cellulare e una sulla radio sul comodino) per avere un alert che vi ricordi dell’orario giusto di somministrazione

    Quanto dura l’effetto dell’eparina?

    L’emivita dell’eparina a basso peso molecolare (e il suo effetto) è compreso tra le 4 ore nelle persone giovani e le 6 delle persone più anziane che presentano un metabolismo lento.

    Quando si può sospendere l’eparina?

    Mai in autonomia! L’eparina deve essere sospesa dal medico. Nell’eventualità in cui si riscontrano degli effetti avversi, come la presenza di sangue nelle urine, o in qualsiasi altro sito, il vostro medico valuterà l’opzione di sospenderla o sostituirla in base alla vostra situazione specifica.

    Cosa succede se si somministra troppa eparina?

    In caso di sovradosaggio di eparina, accertato o anche solo sospetto, è necessario contattare immediatamente il proprio medico di base o il servizio di continuità assistenziale, che valuteranno la situazione in modo specifico.

    Se non è possibile mettersi in contatto con queste figure, è fondamentale recarsi subito al pronto soccorso: un dosaggio eccessivo di eparina può causare emorragie anche gravi, che richiedono trattamenti mirati in ambiente ospedaliero, come antidoti o farmaci coagulanti.

    Quali sono gli effetti collaterali dell’eparina?

    Come tutti i farmaci, anche l’eparina può presentare effetti collaterali, che variano da persona a persona e che, nella maggior parte dei casi, possono non manifestarsi affatto. Però questo non implica che, nel caso, bisogna monitorare attentamente il paziente.

    I più comuni effetti indesiderati dell’eparina includono:

    • emorragie;
    • anemia;
    • disturbi del sangue come trombocitopenia e trombocitosi;
    • disturbi della funzionalità epatica;
    • manifestazioni cutanee locali come eritemi, ecchimosi ed ematomi, prurito, ecc…
    • manifestazioni cutanee gravi come vasculite periferica e cutanea, necrosi della zona, emorragia dal sito d’iniezione, ecc…

    Altre considerazioni importanti prima di lasciarci: questo articolo ha uno scopo puramente informativo e non può in alcun modo sostituire il parere del medico. Le indicazioni riportate devono essere sempre confermate da un professionista sanitario, in quanto ogni situazione clinica è diversa e richiede una valutazione specifica. Sconsigliamo di prendere iniziative personali sulla base delle informazioni qui riportate, senza prima aver consultato il proprio medico di fiducia. Leggi il nostro disclaimer per maggiori dettagli.

    Fonti dell’articolo:

    • L’infermiere – Manuale teorico-pratico di infermieristica – Maggioli – XI ed.
    • Federica Davolio, Nunzio Panzera, Luca Corradini, Daniela Scacchetti, Paola Ferri. La somministrazione sottocutanea di eparina: semplice procedura operativa, numerose variabilità Evidence 2012;4(1): e1000002 doi: 10.4470/E1000002

    Autore: Dario Tobruk  (seguimi anche su Linkedin – Facebook InstagramThreads)

    Dario Tobruk

    Dario Tobruk è un infermiere Wound Care Specialist, autore e medical writer italiano. Ha inoltre conseguito una specializzazione nella divulgazione scientifica attraverso un master in Giornalismo e Comunicazione della Scienza, focalizzandosi sul campo medico-assistenziale e sull…Continua a leggere

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