Commissariato l’Ordine degli infermieri di Viterbo: “Comportamenti illeciti” durante le elezioni


L’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Viterbo è stato commissariato per presunti “comportamenti illeciti” durante le elezioni svoltesi a novembre 2020 per il rinnovo degli organi direttivi. Lo ha deciso la commissione centrale per gli esercenti delle professioni sanitarie, organo di giurisdizione speciale del Ministero della Salute, a seguito del ricorso presentato dall’infermiere M. A (VEDI Il Messaggero).


Di fatto, a far partire il procedimento è stata la richiesta di accedere agli atti da parte del ricorrente (e negata per ben quattro volte!), per visionare la «documentazione comprovante l’attività svolta dall’Ordine in sede di ammissione delle candidature, anche per valutare i profili formativi relativi alla elezione dei membri della Commissione d’Albo (nemmeno menzionata nella nota di convocazione) e dalla commissione elettorale in fase di svolgimento delle operazioni di voto», come spiegato nella decisione dell’organo.


Nel provvedimento viene descritto chiaramente «il clima di insicurezza nel quale si sono svolte le votazioni, dovuto all’obsolescenza e inadeguatezza del sistema informatico impiegato, non certificato e non in grado di fornire quella affidabilità e imparzialità tipica delle piattaforme elettorali informatiche di ultima generazione».


Tutto ciò ha fatto sì che «molti voti espressi per i candidati venivano annullati a causa della complessità del sistema di voto, di natura semiautomatica, in cui era prevista la compilazione e la stampa di una scheda cartacea da parte dell’elettore, che dopo averla controllata provvedeva a deporla in un’urna fisica e non elettronica».


Il risultato sarebbe «la lesione del diritto di voto», perché «in diverse situazioni avveniva che un mero errore di espressione informativa del voto generava un esito di scheda nulla, in carenza della volontà del votante che, pur denunciando di voler ripetere la procedura, era impossibilitato a farlo perché il sistema non lo permetteva».


Secondo quanto dichiarato dall’organo ministeriale, che ha richiamato una sentenza del Consiglio di Stato, «le singole irregolarità denunciate, valutate complessivamente, hanno fatto emergere un contesto nel quale non si rinviene altra plausibile spiegazione alle anomalie riscontrate che nella tenuta di comportamenti illeciti nel corso delle operazioni elettorali».


Traduzione: il prossimo 19 marzo, il presidente Mario Curzi e gli organi direttivi eletti tramite quelle votazioni “ballerine” saranno sostituiti dai commissari che traghetteranno l’Ordine degli infermieri fino alla prossima tornata elettorale. 

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Alessio Biondino

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