Conduttori di Radio Globo denigrano la professione infermieristica

Redazione 26/02/20
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Radio Globo è una delle principali radio private di Roma ma trasmette anche nelle province di Frosinone, Latina, Rieti, Viterbo.

Nella giornata di ieri (25 Febbraio 2019) due conduttori della radio, durante lo show mattutino, hanno sminuito e denigrato gli infermieri, indicati come “quelli che fanno le pulizie” con “una laurea triennalina in scienze infermieristiche”.

Abbiamo raggiunto D.M. un’infermiera ascoltatrice della radio che ci chiede di rimanere anonima e che è stata testimone incredula in diretta della trasmissione.

Cos’è successo?

Mentre stavo tornando a casa in macchina dal lavoro ascoltavo la radio, per la precisione il “Morning Show” di Radio Globo. Durante la trasmisisone è stato affrontato l’argomento coronavirus, triage e pronto soccorso. Gli infermieri sono stati derisi dai conduttori e apostrofati come “quelli che fanno le pulizie” con una “laurea triennalina in scienze infermieristiche”.

Di seguito un estratto della trasmissione in questione.

In che modo è stata danneggiata la professione da questa trasmissione?

L’infermiere è un professionista laureato, il responsabile dell’assistenza infermieristica. Questa è la nostra qualifica e come tutti i lavori va rispettata.

Qual è la rappresentazione mediatica dell’infermiere oggi, soprattutto durante l’emergenza coronavirus? E’ congrua con la realtà dei fatti?

Purtroppo gli infermieri non sono ben rappresentati nei media, ma spero che la nostra preparazione e professionalità faccia ricredere chi ancora pensa che siamo – per citare Radio Globo, appunto – quelli che fanno le pulizie o che misurano le temperature, cosa che possono fare tutti. Durante questa emergenza sanitaria mi sembra che la popolazione si stia rendendo conto del lavoro che facciamo e dei rischi che corriamo. Bisogna far presente che sono rischi a cui andiamo incontro quotidianamente, eseguiamo procedure anche invasive sui pazienti con le più svariate patologie.

La trasmissione ha suscitato una grande reazione degli infermieri, non solo del territorio romano. La Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche (Fnopi) ha inviato una diffida a Radio Globo. Sulla pagina Facebook dell’emittente sono decine i commenti negativi di tanti infermieri, toccati dalla mancanza di rispetto della trasmissione. Molte autorevoli società scientifiche, tra cui Aniarti (Associazione Nazionale Infemieri di Area Critica), hanno emesso duri comunicati stampa in proposito.

Professione infermiere: alle soglie del XXI secolo

La maggior parte dei libri di storia infermieristica si ferma alla prima metà del ventesimo secolo, trascurando di fatto situazioni, avvenimenti ed episodi accaduti in tempi a noi più vicini; si tratta di una lacuna da colmare perché proprio nel passaggio al nuovo millennio la professione infermieristica italiana ha vissuto una fase cruciale della sua evoluzione, documentata da un’intensa produzione normativa.  Infatti, l’evoluzione storica dell’infermieristica in Italia ha subìto un’improvvisa e importante accelerazione a partire dagli anni 90: il passaggio dell’istruzione all’università, l’approvazione del profilo professionale e l’abolizione del mansionario sono soltanto alcuni dei processi e degli avvenimenti che hanno rapidamente cambiato il volto della professione. Ma come si è arrivati a tali risultati? Gli autori sono convinti che per capire la storia non basta interpretare leggi e ordinamenti e per questa ragione hanno voluto esplorare le esperienze di coloro che hanno avuto un ruolo significativo per lo sviluppo della professione infermieristica nel periodo esaminato: rappresentanti di organismi istituzionali e di associazioni, formatori, studiosi di storia della professione, infermieri manager. Il filo conduttore del libro è lo sviluppo del processo di professionalizzazione dell’infermiere. Alcune domande importanti sono gli stessi autori a sollevarle nelle conclusioni. Tra queste, spicca il problema dell’autonomia professionale: essa è sancita sul terreno giuridico dalle norme emanate nel periodo considerato, ma in che misura e in quali forme si realizza nei luoghi di lavoro, nella pratica dei professionisti? E, inoltre, come si riflettono i cambiamenti, di cui gli infermieri sono stati protagonisti, sul sistema sanitario del Paese? Il libro testimonia che la professione è cambiata ed è cresciuta, ma che c’è ancora molto lavoro da fare. Coltivare questa crescita è una responsabilità delle nuove generazioni. Le voci del libro: Odilia D’Avella, Emma Carli, Annalisa Silvestro, Gennaro Roc- co, Stefania Gastaldi, Maria Grazia De Marinis, Paola Binetti, Rosaria Alvaro, Luisa Saiani, Paolo Chiari, Edoardo Manzoni, Paolo Carlo Motta, Duilio Fiorenzo Manara, Barbara Man- giacavalli, Cleopatra Ferri, Daniele Rodriguez, Giannantonio Barbieri, Patrizia Taddia, Teresa Petrangolini, Maria Santina Bonardi, Elio Drigo, Maria Gabriella De Togni, Carla Collicelli, Mario Schiavon, Roberta Mazzoni, Grazia Monti, Maristella Mencucci, Maria Piro, Antonella Santullo. Gli Autori Caterina Galletti, infermiere e pedagogista, corso di laurea magistrale in Scienze infermieristiche e ostetriche dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, Roma.Loredana Gamberoni, infermiere, coordinatore del corso di laurea specialistica/ magistrale dal 2004 al 2012 presso l’Università di Ferrara, sociologo dirigente della formazione aziendale dell’Aou di Ferrara fino al 2010. Attualmente professore a contratto di Sociologia delle reti di comunità all’Università di Ferrara.Giuseppe Marmo, infermiere, coordinatore didattico del corso di laurea specialistica/ magistrale in Scienze infermieristiche e ostetriche dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, sede formativa Ospedale Cottolengo di Torino fino al 2016.Emma Martellotti, giornalista, capo Ufficio stampa e comunicazione della Federazione nazionale dei Collegi Ipasvi dal 1992 al 2014.

Caterina Galletti, Loredana Gamberoni, Giuseppe Marmo, Emma Martellotti | 2017 Maggioli Editore

32.00 €  30.40 €

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