10 consigli per affrontare il turno di notte e riprendersi bene dopo.

Dario Tobruk 19/08/25

Il turno di notte rappresenta una delle sfide più impegnative per gli infermieri: richiede concentrazione costante, adattamento del ritmo sonno-veglia e strategie efficaci per proteggere salute e performance assistenziale.

In questo articolo parleremo di come affrontare al meglio il turno notturno, analizzandone i rischi per la salute e fornendo consigli pratici per mantenere concentrazione, energia e benessere psicofisico durante e dopo le ore notturne di lavoro.

Indice

Lavorare durante il turno di notte

L’infermiere, si sa, è un animale notturno. La maggior parte di noi lavora su turni delle 24 ore, praticamente un inferno. Sopravvivere al turno notturno diventa una questione fondamentale per la salute dell’infermiere.

Anche per chi ha una naturale predisposizione a soffrire meno la riduzione dei periodi di sonno, durante il turno di notte è davvero difficile mantenere alta la concentrazione e la vigilanza.

A fine turno, inoltre, è evidente il rischio di un abbassamento della qualità assistenziale e di un aumento degli errori a danno del paziente. Saper affrontare il turno di notte è quindi essenziale per il proprio benessere e quello dei nostri pazienti.

Lavorare su turni che comprendono la notte non significa soltanto gestire pazienti in un orario “innaturale”, ma mettere alla prova l’intero organismo.

A risentirne è sicuramente il ritmo circadiano, l’orologio biologico che regola sonno, vigilanza, ormoni e metabolismo. Le conseguenze si riflettono non soltanto sulla sicurezza clinica, ma anche sulla vita personale e affettiva di chi lavora in sanità.

Non sai come far passare il tempo durante la notte?

Perché non provare a tenere la mente sveglia studiando qualcosa di utile? “ECG Facile: dalle basi all’essenziale” di Dario Tobruk, infermiere con esperienza pluriennale in cardiologia e divulgazione medico-scientifica, è un testo che continua a ricevere un numero crescente di recensioni positive su Amazon, per la sua semplicità e chiarezza.

È disponibile anche su MaggioliEditore.it. Questo manuale ti aiuterà a comprendere meglio i meccanismi del cuore e le sue funzioni. In generale, se sei interessato alla medicina e alla cardiologia, sarà un’ottima risorsa per apprendere le basi essenziali della lettura dell’ECG. E magari a farti compagnia durante le lunghe notti in reparto!

ECG facile: dalle basi all’essenziale

FORMATO CARTACEO

ECG facile

Quando un infermiere entra in un nuovo contesto lavorativo, viene investito da un’onda di gigantesche proporzioni di protocolli, nozioni, dinamiche, relazioni e migliaia di cose da sapere. Fortunatamente, però, la saggezza professionale insegna che le cose hanno, alla fine, sempre la stessa dinamica: prima è tutto difficile, poi diventa normale, e prima o poi le cose si faranno semplici. È un ciclo che si ripete. Quale che sia il reparto o il servizio, prima si affronterà la montagna e prima si potrà godere della vista incantevole dei picchi a fianco delle nuvole, e scendere a valle soddisfatti del cammino, pronti per la prossima sfida. L’interpretazione dell’elettrocardiogramma è una di queste sfide. Lo scopo di questo breve manuale è guidare il sanitario, per quanto sia possibile, verso il pendio più semplice da scalare, aiutandolo passo dopo passo ad acquisire gli strumenti per non cedere mai di fronte alle avversità. A differenza dei numerosi manuali di autoapprendimento all’interpretazione dell’ECG disponibili nelle librerie e sul mercato, questo testo non è stato pensato per medici, ma è scritto e pensato per il personale sanitario come l’infermiere o, se volete, il tecnico sanitario perfusionista o di radiologia, che ogni giorno si confrontano con questo meraviglioso strumento di indagine. Il manuale tra le vostre mani ha il solo scopo di farvi sviluppare un unico superpotere: saper discriminare un tracciato normale da uno patologico, sapere quando dovrete segnalarlo al medico, e possibilmente salvare la vita del paziente. Scusate se è poco! Dario Tobruk Infermiere di area critica, ha lavorato in Cardiologia e UTIC e si è specializzato in ambito cardiologico. Da sempre persegue l’obiettivo di occuparsi di informazione, divulgazione e comunicazione medico-scientifica. In collaborazione con la casa editrice Maggioli, ha fondato dimensioneinfermiere. it, che tuttora dirige.

 

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I rischi del turno notturno

Le evidenze scientifiche parlano chiaro. Uno studio pubblicato sull’American Journal of Preventive Medicine, condotto su 75mila infermieri per 20 anni, mostra che dopo 5 anni di notti il rischio di malattie cardiovascolari e tumori aumenta sensibilmente.

  • Fino al 19% in più di rischio di morte per chi ha lavorato notti per 14 anni.
  • Oltre il 23% per chi ha superato i 15 anni di turni.

La causa è la riduzione della melatonina, ormone oncoprotettivo che regola anche il sonno. A lungo termine si osservano inoltre ipertensione, diabete, alterazioni ormonali, calo delle difese immunitarie e aumento del peso.

Sul piano cognitivo, il lavoro notturno compromette memoria, attenzione e tempi di reazione, con un declino che però può essere reversibile se si interrompe la turnazione per almeno 5 anni.

Praticamente, è come vivere in un hangover continuo che dura anni.

Il momento più critico e a maggiore rischio durante il turno di notte è tra le 3 e le 5 del mattino, fascia in cui si riducono al minimo le prestazioni fisiche e psichiche. È proprio in quelle ore che aumentano gli errori, la sonnolenza involontaria e il rischio di incidenti.

Dieci consigli e strategie pratiche su come affrontare il turno di notte

Su come affrontare il turno di notte gli esperti suggeriscono un mix di igiene del sonno, corretta alimentazione e piccoli accorgimenti quotidiani:

  • Dormi con regolarità: mantieni orari fissi di sonno e veglia anche nei giorni liberi, usa tende oscuranti, mascherine e tappi.
  • Proteggi il sonno dopo il turno: indossa occhiali da sole tornando a casa, spegni tv e smartphone, riduci i rumori ambientali.
  • Caffeina sì, ma con criterio: assumila solo all’inizio del turno; evitala nelle 6 ore che precedono il sonno.
  • Fai pasti leggeri e bilanciati: prediligi proteine, carboidrati complessi e tanta idratazione. Evita pasti pesanti prima di dormire.
  • Esporsi alla luce al momento giusto: luci intense durante la notte aiutano a rimanere vigili; buio assoluto per dormire di giorno.
  • Mantieniti attivo: cammina o fai stretching nelle pause, soprattutto intorno alle 4 del mattino.
  • Sfrutta la forza del gruppo: una buona comunicazione con i colleghi aiuta a sostenersi reciprocamente e riduce il rischio di distrazioni.
  • Non trascurare vita sociale e famiglia: spiega ai tuoi cari le esigenze del turno notturno e pianifica momenti di qualità.
  • Investi in un buon materasso: dormire bene è il miglior investimento per salute e performance.

Dopo il turno notturno rientra a casa in sicurezza

Inoltre, è importante riprendersi dopo il turno di notte. L’essenziale è mantenere la sicurezza anche dopo la fine del turno notturno, quando si rientra a casa propria e non si desidera altro che cacciarsi sotto le coperte.

Secondo l’Istituto di Medicina statunitense, infatti, fino al 20% degli incidenti gravi è legato alla guida in stato di sonnolenza. Pertanto non è sufficiente seguire soltanto i consigli per un migliore turno di notte, è decisivo evitare rischi anche per la propria persona.

Se tornando dal turno notturno la stanchezza è eccessiva, la scelta più sicura resta sempre quella di fermarsi e riposare con un bel power nap (o anche chiamato sonnellino) riuscire a fornire al corpo un minimo di sonno è una strategia migliore di affidarsi a stratagemmi inefficaci come abbassare i finestrini o alzare la radio.

La sicurezza viene prima di tutto.

Autore: Dario Tobruk  (seguimi anche su Linkedin – Facebook InstagramThreads)

Dario Tobruk

Dario Tobruk è un infermiere Wound Care Specialist, autore e medical writer italiano. Ha inoltre conseguito una specializzazione nella divulgazione scientifica attraverso un master in Giornalismo e Comunicazione della Scienza, focalizzandosi sul campo medico-assistenziale e sull…Continua a leggere

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