Controllare le aritmie grazie al primo “monitor cardiaco iniettabile”

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Un device piccolissimo, “iniettato” sotto cute e connesso tramite una app al proprio smartphone, che permette di monitorare le aritmie e l’attività cardiaca in generale dei pazienti a rischio: ecco come è fatto e come funziona il Confirm Rx, l’Implantable Cardiac Monitor (Icm) di SJ Medical-Abbott

Il dispositivo

Si presenta come un’asticella di titanio piccolissima, di 49 mm di lunghezza, poco più di 9, 4 mm di larghezza, di 3, 1 mm di spessore , soli 3 g di peso ed è il primo monitor cardiaco “iniettabile” al mondo. Viene inserito sottocute con un semplice intervento in day hospital e, come asserisce il dott. Alessandro Calcagnile, che in questi giorni ne ha impiantato (VEDI) uno presso l’unità operativa di Cardiologia dell’ospedale S. Giuseppe da Copertino (Lecce), “rappresenta la nuova frontiera del monitoraggio cardiaco, in grado di registrare automaticamente informazioni specifiche sulle aritmie, anche le più complesse, compresa la fibrillazione atriale, una delle aritmie più frequenti e spesso responsabile di ictus ischemici”.

Il suo nome è Confirm Rx DM3500 (di SJ Medical-Abbott), un Implantable Cardiac Monitor (Icm) piccolissimo ed è una recente e importante novità tecnologica in questo campo (soprattutto per sensing e dimensioni). Impiantato per la prima volta in Italia nel 2017 (VEDI), trattasi praticamente di un registratore loop impiantabile, dotato di trasmettitore integrato, che serve a monitorare le aritmie nascoste e che riporta tutto sullo smartphone grazie a un sistema wireless/bluetooth e tramite un’applicazione dedicata chiamata myMerlin™.

Già, niente più trasmettitori domiciliari pesanti e ingombranti, tipici dei precedenti modelli di Icm e che causavano una scarsa compliance dei pazienti: come spiegato in una recente intervista (VEDI) dal Dott. Gaspare Rubino, direttore dell’Unità (altro polo dove il Confirm Rx è disponibile) di Cardiologia dell’Ospedale Paolo Borsellino di Marsala, “con questa tecnologia, lo smartphone si trasforma pure in presidio diagnostico, permettendo la registrazione di eventuali sintomi e di segnalare, ad esempio, svenimenti o altre situazioni anomale”. E il tutto senza la necessità di voluminosi “aggeggi” che gli utenti trovano scomodi e di difficile trasporto!

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Indicazioni:

Come chiaramente spiegato sulla brochure del dispositivo disponibile in web (VEDI) e diffusa dalla SJ Medical, il Confirm Rx è “indicato per il monitoraggio e la valutazione diagnostica dei pazienti con sintomi inspiegabili quali capogiri, palpitazioni, dolore toracico, sincope e dispnea, e dei pazienti a rischio di altre aritmie cardiache. Il dispositivo è inoltre indicato per i pazienti con precedente diagnosi di fibrillazione atriale oppure predisposti allo sviluppo di tale disturbo”. E il tutto tramite un piccolissimo dispositivo “iniettabile”… Niente male, non c’è che dire.

Posizionamento:

Nella maggior parte dei casi, l’intervento per impiantare il Confirm Rx viene eseguito in sala di elettrofisiologia; ma l’intervento può essere eseguito anche in ambienti diversi come il lettino dell’ambulatorio o addirittura l’unità di degenza, tenendo però in considerazione il fatto che in tali circostanze può verificarsi un significativo (seppur modesto) incremento del rischio di infezioni.

La tecnica per l’inserimento del dispositivo, mininvasiva, consiste nel praticare in anestesia locale una piccola incisione (di circa 2 cm) nella regione pettorale sinistra, in corrispondenza del 4° spazio intercostale, lungo la linea parasternale e iniettare nel sottocute il dispositivo tramite un apposito introduttore seguendo un angolo di 45° o parallelamente allo sterno. Tali posizioni sono da preferire in quanto predittive di valori adeguati di sensing dell’onda R al controllo post-impianto (accettabili valori ≥ 0.3 mV) e la possibilità, tra l’altro, di distinguere meglio le diverse fasi dell’attivazione cardiaca (onda P, QRS, onda T) durante l’interpretazione degli episodi memorizzati.

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L’applicazione MyMerlin:

Progettata per smartphone anche grazie ai feedback e ai suggerimenti degli stessi pazienti, l’app myMerlin™ (disponibile in più di 35 lingue e scaricabile su Ios e Android) permette di annotare i sintomi con parole chiave, quali “svenimento” o “palpitazioni,” per arrivare a diagnosi accurate grazie a informazioni più circostanziate. Altresì, trasmette il monitoraggio periodico del paziente secondo le impostazioni configurate dal medico, insieme ai suoi sintomi, all’ambulatorio (attraverso la rete Merlin.net™ Patient Care Network).

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Controindicazioni e eventi avversi:

Non esistono controindicazioni note al posizionamento del dispositivo. Però, le condizioni cliniche specifiche del paziente possono determinare la tollerabilità o meno dell’impianto di un dispositivo sottocutaneo a lungo termine come il Confirm Rx. Non c’è bisogno della somministrazione di antibiotici per via locale o sistemica pre e post procedura, visto che il rischio di infezioni è basso (< 2%) e completamente risolvibile con l’espianto del device.

Tra gli altri possibili eventi avversi, in ordine casuale: migrazione del dispositivo, neuropatia cronica, eccessiva formazione di tessuto fibrotico, erosione, estrusione, formazione di ematoma, reazione allergica, sanguinamento, formazione di cheloidi o cisti.

Alessio Biondino

Fonti: Confirm Rx, Abbott, Gazzetta del Mezzogiorno, Ottopagine.it, Trapani Oggi, Brochure Confirm Rx

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