Da barcone alla laurea in infermieristica con 110 e lode, ma vuole fare il medico

Scarica PDF Stampa


Non parla l’italiano e anche il suo inglese pare un tantino stentato (VEDI video). Ma a questo punto, con migliaia di infermieri indiani, sudamericani e africani alle porte che non spiccicano una parola d’italiano, poco importa: Ibrahim, che nel 2016 ha compiuto un vero e proprio viaggio della speranza su uno dei pochi barconi che rimangono a galla nel Mediterraneo, due giorni fa si è laureato in Infermieristica con il massimo dei voti.


È accaduto a Palermo dove il 24enne, originario del Gambia, ha finalmente coronato il suo sogno europeo e superato ogni ostacolo grazie a tenacia, forza di volontà e voglia di integrarsi. È così che ha raggiunto il suo primo obiettivo, aiutato da un progetto della Caritas e dalla famiglia di Giuseppe Verde (ordinario di Diritto Costituzionale nella facoltà di Giurisprudenza di Palermo), che l’ha accolto in casa e aiutato a laurearsi: diventare un professionista della sanità italiana e aiutare i cittadini del paese che lo ha accolto. Ma non solo loro.


Queste le sue parole, affidate a Il Giornale di Sicilia: «Mio padre era malato e mi accorgevo che per quanto arrivassero aiuti, di medici non ce n’erano mai abbastanza». E ancora: «Voglio trovare lavoro e cominciare a studiare per il test di medicina una volta presa la seconda laurea aiuterò il mio Paese».


Ed ecco che il romanticismo pro Infermieristica, generato dalla notizia, crolla miseramente: per Ibrahim diventare professionista dell’assistenza alla persona è solo un momentaneo ripiego in attesa di passare il test per entrare a medicina. E una volta medico… Lì sì che potrà aiutare il suo Paese!

Una motivazione, quella sì, da 110 e lode in Infermieristica?

AddText 11 19 09.48.09

Alessio Biondino

Scrivi un commento

Accedi per poter inserire un commento