“Dimettetela subito”! E poi calci e pugni in faccia all’infermiere


Un infermiere del Pronto Soccorso del Policlinico di Messina è stato aggredito durante il turno di notte intercorso tra il 5 e il 6 agosto da un gruppo di familiari di una paziente che era stata valutata e stabilizzata dai medici.

Già nella zona triage, i parenti avevano rivolto attacchi verbali all’operatore sanitario, insistendo affinché la congiunta fosse dimessa, nonostante fossero in corso interventi per un codice rosso e altri casi urgenti. I sanitari, considerate le condizioni di fragilità della paziente, avevano richiesto documentazione specifica per procedere con le dimissioni, dato che il ricovero era stato rifiutato. Quando l’infermiere si accingeva a restituire i documenti, è stato aggredito con calci e pugni al volto, riportando una prognosi di 25 giorni. Anche un addetto alla vigilanza è rimasto ferito alla mano.


I segretari provinciali Fabrizio Denaro (UGL Salute Messina) e Tonino Sciotto (UTL-UGL) sono così intervenuti sull’increscioso episodio: «Apprendiamo dell’ennesima aggressione ad un operatore sanitario nello svolgimento delle sue attività lavorative. Questa volta è toccato ad un infermiere del pronto soccorso del Policlinico di Messina che è stato violentemente aggredito dai familiari di un paziente.

Come accaduto più volte in questi mesi UGL Salute Messina condanna qualsiasi atto di violenza nei confronti degli operatori sanitari, chiedendo tolleranza zero verso questi gravissimi atti ed evidenzia la necessità di interventi rapidi di prevenzione e contrasto alla violenza. In particolare si ribadisce l’importanza del posto fisso di polizia, l’utilizzo di tecnologie innovative, l’uso di sistemi anti aggressione collegati con le forze dell’ordine, l’utilizzo di applicativi che consentano una migliore comunicazione tra operatori sanitari, familiari e caregivers che possono contribuire a ridurre i momenti di tensione o l’uso di bodycam, oltre a campagne di sensibilizzazione e formazione degli operatori sanitari. 


Inoltre va ricordato che il decreto legislativo 31/2024, recentemente approvato e convertito in legge prevede che scatti la procedura d’ufficio per i gesti di violenza compiuti contro i professionisti sanitari sia che si tratti di lesioni lievi sia gravi o gravissime, indipendentemente quindi dalla volontà della vittima di sporgere querela. Ciò che conforta è l’impegno e l’attenzione da parte dei vertici delle Aziende Ospedaliere messinesi nell’affrontare questo gravissimo problema.

La Direzione dell’IRCCS Bonino Pulejo aveva annunciato nei giorni scorsi interventi concreti, quella dell’AOU Martino a seguito dell’aggressione dell’infermiere ha annunciato che già erano presenti telecamere al pronto soccorso a fini preventivi  e che presto verranno installati i pulsanti antiaggressione. Inoltre ha annunciato di avere presentato un esposto-denuncia all’autorità giudiziaria.


Ovviamente per un problema di questa complessità non esistono soluzioni semplici, ma queste sono le iniziative che UGL Salute si aspetta e dimostra che la sensibilizzazione su problema chiesta da questa organizzazione sindacale negli ultimi mesi ha suscitato l’attenzione delle Aziende.

Ribadiamo, quanto già detto in passato, che bisogna garantire la massima serenità a chi quotidianamente svolge il proprio lavoro con impegno e dedizione  e far tornare gli ospedali luoghi sicuri per pazienti, familiari e lavoratori.

All’operatore della vigilanza ferito facciamo gli auguri di una pronta guarigione sperando possa riprende rapidamente il suo lavoro» (VEDI 98zero).

Aggressioni ad infermieri
Aggressioni ad infermieri

Alessio Biondino

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