Una svolta nel mondo sanitario: dal 3 dicembre 2025, l’Italia cede alle minacce di infrazione dell’Europa e dice addio alla verifica dei titoli per le infermiere formate in Romania tramite corsi di formazione post-secondaria.
Il Decreto Legislativo n. 129 recepisce la Direttiva Europea, stabilendo il riconoscimento automatico per i titoli accompagnati dalla certificazione di “rivalorizzazione”, aprendo le porte del Sistema Sanitario Nazionale a migliaia di professionisti dell’Est-Europa.
Rimangono ancora alcuni legittimi dubbi sul livello e sul controllo della formazione non universitaria richiesta da questa direttiva, ma in quanto direttiva europea, nemmeno il Governo e l’Ordine potranno più obiettarne le implicazioni. Positive o negative che siano.
Indice
- Infermiere formate in Romania: arriva il riconoscimento automatico
- Riconoscimento dietro a programma formativo “speciale”
- Wound Care Facile: il manuale per formarsi nel trattamento delle lesioni cutanee
- Cos’é il programma di rivalorizzazione delle infermiere formate in Romania?
- Chi controlla il livello della formazione infermieristica rumeno?
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Infermiere formate in Romania: arriva il riconoscimento automatico
Il decreto legislativo 6 novembre 2025, n. 129, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale e sarà ufficialmente in vigore dal 3 dicembre 2025, per riconoscere definitivamente le qualifiche ottenute dalle infermiere formate in Romania.
Il decreto recepisce anche nell’ordinamento italiano la Direttiva Europea relativa al riconoscimento delle qualifiche professionali nel territorio europeo.
Ma questo, solo dopo che l’Europa ha minacciato l’Italia,, insieme alle altre 14 nazioni che non volevano riconoscere alle infermiere rumene i titoli per operare in Italia, tra cui Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo , Repubblica Ceca e Spagna.
Alla fine il Governo Italiano ha receduto e ha assorbito e recepito la Direttiva europea sul riconoscimento delle qualifiche professionali,
L’obiettivo del decreto è quello di sanare la posizione dei titoli di studio delle colleghe provenienti dalla Romania e formate prima dell’adesione del Paese all’Unione Europea, titoli che, quantomeno finora, non venivano ritenuti sufficienti per soddisfare i requisiti minimi di formazione previsti dagli standard comunitari.
In questo modo, viene modificato il D.Lgs. 206/2007, introducendo un nuovo articolo con cui viene stabilito un riconoscimento automatico dei titoli rumeni (di solito diplomi di istruzione post-secondaria), che precedentemente richiedevano compensazioni formative come tirocini e verifiche formali, in seguito al riconoscimento di possedere un’ulteriore certificazione di “rivalorizzazione“.
Un percorso per colmare il gap formativo dalla preparazione secondaria, a quella universitaria delle infermiere formate in Romania.
Riconoscimento dietro a programma formativo “speciale”
In questo modo, gli infermieri rumeni che possiedono il titolo di “rivalorizzazione” potranno bypassare le procedure di verifica dei titoli da parte degli Ordini delle Professioni Infermieristiche e ricevere da subito l’iscrizione all’Ordine di competenza territoriale, potendo quindi accedere al sistema sanitario nazionale (tramite concorsi pubblici) o alla sanità privata (tramite assunzione).
Pertanto, il possesso di questo speciale “programma di rivalorizzazione” permetterà agli infermieri e alle infermiere formate in Romania di poter operare in Italia senza dover più dimostrare nulla in merito alla qualità e al livello di formazione e professionalità richiesti dall’ordinamento italiano ed europeo per operare in Italia e in Europa come infermiere.
Wound Care Facile: il manuale per formarsi nel trattamento delle lesioni cutanee
Prima di continuare con l’articolo vogliamo rubarti un minuto per chiederti: quante volte ti sei trovato davanti a una lesione complessa, magari su un paziente anziano o fragile, e hai pensato: “E adesso da dove inizio?”
Sul mercato esistono infinite medicazioni, ma nel nostro armadio (o nel carrello, o nello zaino!) ne abbiamo appena qualcuna a disposizione. Spesso siamo soli, senza nessuno che possa darci risposte certe in quel momento.
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Cos’é il programma di rivalorizzazione delle infermiere formate in Romania?
Ma cos’è, in quale modalità e dove viene svolto questo “speciale” programma di rivalorizzazione per le infermiere formate in Romania?
Il programma di rivalorizzazione è stato istituito dal governo rumeno per colmare il divario tra la formazione locale svolta dalle infermiere rumene in scuole post-secondarie e gli standard europei.
Esattamente come avviene oggi in Italia per gli OSS (Operatori Socio Sanitari), dove la formazione è affidata in gran parte a enti di formazione privati accreditati dalle Regioni, anche in Romania proliferavano le cosiddette Școala Postliceală Sanitară (Scuole Sanitarie Post-liceali).
Molte di queste (non tutte) erano (e sono tuttora) private, gestite quindi come business formativo. Per tale ragione, non è possibile garantire lo stesso livello formativo istituzionale che le Università italiane ed europee garantiscono agli infermieri con formazione universitaria.
Chi controlla il livello della formazione infermieristica rumeno?
Il blocco del riconoscimento finora attuato era, appunto, attivo in quanto il riconoscimento per le infermiere formate in Romania non era automatico, a causa dell’impossibilità di garantire gli standard formativi minimi per diventare “responsabile dell’assistenza infermieristica” al pari dei colleghi europei.
Ciò creava, in questo modo, un cortocircuito normativo quando questi professionisti si spostavano in paesi (come l’Italia) dove la professione è intellettuale e universitaria.
Il programma di “rivalorizzazione” serve proprio a prendere quella formazione di “corso di livello post-secondario e regionale” e integrarla per elevarla allo standard universitario/europeo richiesto oggi.
Partendo da una direttiva europea, l’Italia si limita ad accoglierla nel proprio ordinamento. Il controllo sull’effettiva formazione infermieristica che riconoscerà ai colleghi rumeni di colmare il gap formativo sarà gestito dagli enti europei e dal 3 dicembre il nostro Ordine smetterà di essere coinvolto in questo controllo.
Rimane l’amaro di una perdita di controllo sovranazionale delle professionalità (contro tutta l’ideologia politica che caratterizza il Governo attuale) che possono concorrere con i professionisti italiani, ma in quanto responsabilità europea, sarà quindi questa comunità istituzionale ad assumersene l’onere.
Attualmente, Governo italiano e Federazione non hanno lasciato dichiarazioni.
Fonti e approfondimenti dell’articolo:
- Attuazione della direttiva (UE) 2024/505 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 7 febbraio 2024, recante modifica della direttiva 2005/36/CE, relativa al riconoscimento delle qualifiche professionali degli infermieri responsabili dell’assistenza generale che hanno completato la formazione in Romania. (25G00178) (GU Serie Generale n.268 del 18-11-2025) [link]
- Infermieri romeni non riconosciuti, dall’Ue infrazione per 14 Paesi (tra cui l’Italia)
- Directive (EU) 2024/505
Autore: Dario Tobruk (seguimi anche su Linkedin – Facebook – Instagram – Threads)
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