FNOPI: “Il 2024 sarà un anno cardine per l’evoluzione della formazione infermieristica”

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Il 10 novembre, presso il Centro Congressi Cavour a Roma, si è svolta la Consulta dei formatori dei corsi di laurea in infermieristica, infermieristica pediatrica e Laurea Magistrale in Scienze Infermieristiche e Ostetriche.

L’evento, di rilevanza interna alla Federazione, ha rappresentato un’opportunità per condividere le ultime novità e riflessioni riguardo agli scenari attuali e futuri della formazione infermieristica accademica, nonché per discutere di temi cruciali come la governance, il corpo docente e il tutorato. Il focus principale della giornata è stato dedicato alla condivisione dei progressi compiuti nella definizione dei percorsi di Laurea Magistrale a indirizzo clinico.


La Presidente Mangiacavalli, nei saluti iniziali, ha sottolineato l’importanza del lavoro svolto dalla Consulta, un impegno supportato dalla Federazione con risorse significative. Ha evidenziato la necessità di promuovere istanze istituzionali in sintonia con le sfide contemporanee, al fine di garantire all’infermieristica un percorso accademico attraente. La Presidente ha proiettato lo sguardo al 2024 come un anno chiave per l’evoluzione della formazione triennale e magistrale.

All’evento hanno partecipato oltre 110 persone, sia fisicamente che online, tra professori, ricercatori e direttori dei corsi di laurea. Beatrice Mazzoleni, Segretaria Nazionale, ha aperto i lavori fornendo uno stato dell’arte sui trend dei fabbisogni e dell’offerta formativa delle lauree triennali e magistrali.


Durante la giornata, sono stati affrontati diversi temi, tra cui la revisione del piano di studio del corso di laurea in infermieristica, la proposta di Laurea magistrale in cure primarie e infermieristica di famiglia, e il Corso di Laurea Magistrale in Scienze Infermieristiche nelle cure pediatriche e neonatali.

Nel pomeriggio, il focus è stato sulla governance, i docenti e il tutorato nella formazione professionizzante e disciplinare. Sono stati discussi punti di forza e debolezza dei corsi di laurea, con particolare attenzione alle sfide strutturali e organizzative.


In chiusura, la prorettrice Rosaria Alvaro ha fornito una panoramica dello sviluppo accademico della disciplina e dei docenti universitari in Italia.

Speriamo che, vista la brutta aria che tira per il futuro dell’infermieristica italiana (VEDI articolo CdL in Infermieristica, a Pavia 135 posti liberi su 291 disponibili), rimarrà qualche aspirante infermiere voglioso di intraprendere i suddetti percorsi.

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Alessio Biondino

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