Le parole di un’infermiera in Grecia rivelano la realtà di un sistema sanitario pubblico piegato dall’austerità e dall’indifferenza dell’Europa come unità politica.
Una testimonianza che parla di turni infiniti, esaurimento e la dolorosa rinuncia a ciò che rende umano il lavoro di chi si prende cura. Un grido che non è solo di Atene, ma risuona anche nei nostri ospedali.
È ora di unirsi come popoli e dire basta a una qualità del lavoro degradata e depauperata del senso e del significato delle azioni di cura e che rende persone i pazienti, e umani gli infermieri.
La crisi del debito greco del 2012 ha lasciato il segno nella sanità pubblica
Dopo le pesanti ristrutturazioni del debito condotte dalla Troika, la sanità greca resta tuttora in ginocchio. Le misure di austerità hanno lasciato ospedali a corto di fondi, personale ridotto e attese infinite per un letto o una visita. Le interviste e le testimonianze dei colleghi sono ancora più toccanti dei freddi numeri che stiamo esponendo.
L’ondata di privatizzazioni e i tagli alla spesa pubblica, infatti, hanno minato la qualità dell’assistenza, trasformando il diritto alla salute in un lusso spesso fuori portata per il cittadino medio.
La Grecia ha ristrutturato più volte il suo debito pubblico per scongiurare il default, con il taglio più pesante nel 2012: un colpo secco del 53,5% al valore nominale dei titoli, riducendo lo stock di oltre 100 miliardi di euro.
Gli aiuti di FMI, BCE e UE hanno evitato il tracollo certo, ma il peso del debito resta una zavorra che continua a soffocare il sistema sanitario, già piegato da anni di sacrifici.
I segnali di ripresa ci sono, ma la Grecia resta vulnerabile, tra la minaccia di nuovi tagli e un’economia che fatica ancora a trovare stabilità nonostante il piano di rientro abbia ormai superato la decade.
“Non ho più niente da dare”, il racconto di un infermiera in Grecia
“Non ho più niente da dare”, una voce rotta dalla stanchezza alla penna del sito Tovima. Una giovane infermiera del sistema sanitario nazionale greco racconta la sua storia, che suona più come un racconto dell’orrore e dell’assurdo.
La collega greca A., 32 anni, lavora in un ospedale pubblico di Atene, dove i turni massacranti e la cronica carenza di personale sono la regola: “A volte finisco alle 15 e torno alle 11 del giorno dopo. E questo è considerato normale”.
Per lei, il servizio di reperibilità è come stare in trincea, una zona di guerra dove non c’è spazio per la vita privata.
E se l’umanità del lavoro infermieristico dovrebbe essere il cuore del mestiere, qui è stata sacrificata per la sopravvivenza personale: “Non è che non mi importi dei pazienti”, spiega. “È che non ho più il tempo di provare emozioni. Il distacco diventa un’arma di difesa, ma la fatica resta”.
Sembra che l’esaurimento professionale e il burnout non abbiano diritto di cittadinanza, come se ammettere la stanchezza fosse un atto di debolezza, una colpa.
“Non voglio essere chiamato eroe”, conclude. “Voglio solo poter lavorare senza la paura di fare un errore, perché sono troppo esausta”.
Testimonianze che risuonano fin troppo familiari per gli infermieri italiani, più della metà dei quali vorrebbero cambiare mestiere, secondo le ultime statistiche.
Mal comune, mezzo gaudio? Qui no, perché in questa deriva della sanità pubblica europea non c’è spazio per farsi soddisfare da chi sta persino peggio di noi. In alcune realtà nazionali il lavoro dell’infermiere è un inferno, in altre un paradiso.
Suvvia, se l’Europa è davvero un’entità politica oltre che economica, è il momento di fare la sua parte.
Le evidenze scientifiche sul burnout sono chiare e diffuse in metà del territorio europeo. Senza infermieri, la salute pubblica è solo un miraggio. E noi, come sempre, non smetteremo di ricordarlo.
Sperando che qualcuno, da qualche parte, abbia voglia di ascoltare. Fate presto!
Autore: Dario Tobruk (seguimi anche su Linkedin – Facebook – Instagram – Threads)
Non perderti il meglio di Dimensione Infermiere!
Vuoi rimanere sempre aggiornato sulle ultime novità del mondo infermieristico e sanitario? Iscriviti alla nostra newsletter.
Riceverai direttamente nella tua casella di posta news, attualità sul mondo infermieristico e sanitario, articoli scientifici, approfondimenti professionali, interviste esclusive, podcast e contenuti inediti pensati per te. Formazione, concorsi, esercizio professionale, eventi, ECM e molto altro: tutto in un’unica newsletter per supportarti nella tua crescita professionale.
🔗 Iscriviti ora e unisciti alla nostra community di professionisti dell’assistenza!
Iscriviti alla newsletter
Autorizzo l’invio di comunicazioni a scopo commerciale e di marketing nei limiti indicati nell’informativa.
Presto il consenso all’uso dei miei dati per ricevere proposte in linea con i miei interessi.
Cliccando su “Iscriviti” dichiari di aver letto e accettato la privacy policy.
Grazie per esserti iscritto alla newsletter.
Scrivi un commento
Accedi per poter inserire un commento