Infermiera no-vax: “A mio figlio lo inietto io” ma poi getta a terra la dose

Redazione 14/10/21
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Vorrei iniettargli io il vaccino. Mio figlio ha molta paura e non accetterebbe di farsi toccare da nessun altro”, al Sant’Eugenio di Roma infermiera no-vax convince la collega a somministrare personalmente il vaccino al figlio. In realtà, getta la dose sul pavimento pur di non inoculare il vaccino al figlio. Il gesto potrebbe costargli il posto di lavoro.

Infermiera No-vax: “Mio figlio ha paura, il vaccino glielo faccio io” ma poi lo getta a terra

La collega sembra aver sfruttato la fiducia della collega dell’hub vaccinale per tentare di ottenere una finta vaccinazione del figlio. “Il vaccino a mio figlio lo inietto io“, però al momento di inoculare il vaccino getta la dose a terra.

Un gesto che potrebbe costare molto caro all’infermiera no-vax, persino il licenziamento, e che attualmente è stata sospesa dal lavoro con l’accusa di falso materiale commesso da privato.

 

Dalle ricostruzioni sembra che l’atto sia stato premeditato e non una reazione dell’ultimo momento. Dalle ricostruzioni pare che qualche giorno prima della somministrazione del vaccino al figlio, l’infermiera no-vax abbia telefonato la collega in turno informandola: “Verrò con mio figlio in ospedale per fargli la prima dose“.


Gli aspetti giuridici dei vaccini

La necessità di dare una risposta a una infezione sconosciuta ha portato a una contrazione dei tempi di sperimentazione precedenti alla messa in commercio che ha suscitato qualche interrogativo, per non parlare della logica impossibilità di conoscere possibili effetti negativi a lungo termine.

Questo volume intende fare chiarezza, per quanto possibile, sulle questioni più discusse in merito alla somministrazione dei vaccini, analizzando aspetti sanitari, medico – legali e professionali, anche in termini di responsabilità.

Gli aspetti giuridici dei vaccini

La necessità di dare una risposta a una infezione sconosciuta ha portato a una contrazione dei tempi di sperimentazione precedenti alla messa in commercio che ha suscitato qualche interrogativo, per non parlare della logica impossibilità di conoscere possibili effetti negativi a lungo termine. Il presente lavoro intende fare chiarezza, per quanto possibile, sulle questioni più discusse in merito alla somministrazione dei vaccini, analizzando aspetti sanitari, medico – legali e professionali, anche in termini di responsabilità.   Fabio M. DonelliSpecialista in Ortopedia e Traumatologia, Medicina Legale e delle Assicurazioni e in Medicina dello Sport. Profes­sore a contratto presso l’Università degli Studi di Milano nel Dipartimento di Scienze Biomediche e docente presso l’Università degli Studi della Repubblica di San Marino. Già docente nella scuola di Medicina dello Sport dell’Uni­versità di Brescia, già professore a contratto in Traumatologia Forense presso l’Università degli Studi di Bologna e tutor in Ortopedia e Traumatologia nel corso di laurea in Medicina Legale presso l’Università degli Studi di Siena. Responsabile della formazione per l’Associazione Italiana Traumatologia e Ortopedia Geriatrica. Promotore e coordinatore scientifico di corsi in ambito ortogeriatrico, ortopedico-traumatologico e medico-legale.Mario GabbrielliSpecialista in Medicina Legale. Già Professore Associato in Medicina Legale presso la Università di Roma La Sapienza. Professore ordinario di Medicina Legale presso la Università di Siena. Già direttore della UOC Me­dicina Legale nella Azienda Ospedaliera Universitaria Senese. Direttore della Scuola di Specializzazione in Me­dicina Legale dell’Università di Siena, membro del Comitato Etico della Area Vasta Toscana Sud, Membro del Comitato Regionale Valutazione Sinistri della Regione Toscana, autore di 190 pubblicazioni.Con i contributi di: Maria Grazia Cusi, Matteo Benvenuti, Tommaso Candelori, Giulia Nucci, Anna Coluccia, Giacomo Gualtieri, Daniele Capano, Isabella Mercurio, Gianni Gori Savellini, Claudia Gandolfo.

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Alla seduta vaccinale si è presentata con il ragazzo e la divisa addosso, nonostante non fosse di turno, riferendo all’infermiera dell’hub: “Vorrei iniettargli io il vaccino. Mio figlio ha molta paura e non accetterebbe di farsi toccare da nessun altro“.

Sulla fiducia instaurata tra colleghi, l’infermiera no-vax non ha trovato obiezioni e a quel punto ha preso la siringa e in un momento in cui pensava di essere al sicuro da sguardi indiscreti ha fatto finta di somministrare la dose nel braccio del figlio mentre in realtà l’ha gettata a terra.

La collega addetta alle vaccinazioni però, solo per un momento le era di spalle, accorgendosi di tutto ha chiesto spiegazioni immediate, ricevendo solo giustificazioni goffe.

Denunciata dall’ospedale, indaga la polizia: infermiera no-vax rischia grosso

La donna, alla fine, non ha potuto che ammettere tutto, e dopo una segnalazione alla direzione, è stata denunciata alla polizia. Sul caso lavorano gli agenti del commissariato Flaminio Nuovo. I poliziotti dovranno provare che la donna abbia agito in base a premeditazione e non sul momento ma, come in effetti pare, la dinamica non pone molti dubbi, la telefonata preventiva potrebbe incastrare l’infermiera no-vax alle sue responsabilità.

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