Infermiera presa a pugni: aggressore in carcere e polizia nel pronto soccorso

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L’aggressore di Anna, l’infermiera con il volto tumefatto, il naso rotto e i denti spezzati in seguito a una terribile aggressione subita nel pronto soccorso di Castellammare (VEDI articolo Il racconto dell’infermiera presa a pugni: “Io, pestata perché donna. Sono demoralizzata”), è stato individuato.


E nel pomeriggio di ieri, in esecuzione di un’ordinanza cautelare applicativa della misura coercitiva della custodia cautelare in carcere, emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Torre Annunziata su conforme richiesta della Procura oplontina, è stato preso e portato nelle patrie galere.


Come spiegato in una nota del procuratore Nunzio Fragliasso, le indagini hanno permesso di ricostruire il gravissimo episodio e di accertare che I’indagato, in concorso con una donna allo stato non identificata, avrebbe aggredito la professionista colpendola con un violentissimo pugno al volto e cagionandole lesioni gravi con la frattura di cinque denti, l’infrazione delle ossa nasali e tumefazioni al volto.


Altresì, dall’attività investigativa è emerso che il soggetto avrebbe preteso che le infermiere si dedicassero esclusivamente alla cura del proprio parente, ricoverato presso il pronto soccorso. Al rifiuto delle professioniste, ovviamente impegnate anche a fornire adeguata assistenza ai numerosi altri degenti, questo le avrebbe aggredite al culmine di un’improvvisa e gratuita esplosione di ira.


Intanto, al termine del Comitato provinciale per l’Ordine e la sicurezza che si è tenuto ieri negli uffici della Prefettura di Napoli, si è deciso di istituire altri drappelli di polizia negli ospedali San Paolo di Napoli e San Leonardo di Castellammare.


Ma i teatri delle violenze, in Campania, sono molti. E il presidente della Regione De Luca, commentando la decisione di cui sopra, ha commentato: «Apprendiamo, dopo le nostre sollecitazioni al Governo, che alcuni presidi di Pronto soccorso saranno dotati di vigilanza di polizia.


Verificheremo che tale annuncio venga seguito da iniziative concrete, innanzitutto con un presidio h24, che al momento non esiste all’Ospedale del Mare, al Pellegrini e a Giugliano, perché in orario notturno non può essere privo di tutela il personale sanitario.


Chiediamo inoltre di istituire presidi anche a Nola e Torre del Greco senza attendere che avvengano anche lì episodi di aggressioni. Riteniamo infine indispensabile l’istituzione di una pattuglia motorizzata, 24 ore su 24, al servizio delle ambulanze del 118 in caso di necessità».

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