Un infermiere inglese è stato radiato dall’albo dopo essere stato fermato con l’accusa di aver filmato, attraverso un buco nel cubicolo, 50 uomini mentre urinavano in un supermercato.
Sembra che non si sia fermato nemmeno davanti alle immagini di diversi bambini. È quindi stato accusato di voyeurismo e creazione di immagini indecenti e pedopornografiche.
L’infermiere inglese Delos Reyes: spiava uomini e bambini mentre urinavano
Il giovane infermiere inglese, di nome Pheddie Delos Reyes, ha iniziato la sua carriera nel 2019, ma già nel 2023 è stato sospeso dall’ospedale in cui lavorava, dopo che un cliente del supermercato si era accorto di essere stato filmato mentre urinava. In quello stesso episodio la polizia è intervenuta e lo ha arrestato.
Il movente di un tale comportamento non è stato reso noto, ma si ipotizza che il giovane Pheddie possa essere un urofilo, ovvero una persona che prova un’attrazione feticistica per l’urina, una pratica sessuale non convenzionale spesso ricondotta all’ambito delle parafilie.
Le telecamere di sorveglianza del grosso supermercato Asda hanno mostrato che Delos Reyes, appena arrivato, si è recato nei bagni, dove gli orinatoi risultavano fuori uso. Tra i due cubicoli disponibili, ne ha occupato uno, lasciando l’altro libero: da lì, attraverso un foro praticato nella parete, ha filmato uomini e bambini mentre urinavano.
Gli agenti hanno sequestrato i dispositivi elettronici in suo possesso, riscontrando la presenza di numerosi video che confermavano il reato, tra cui anche uno in cui compariva un bambino.
Spesso gli infermieri vengono accusati ingiustamente
Visti i crescenti episodi di gestione disattenta o poco consapevole delle risorse umane all’interno delle aziende sanitarie, per gli infermieri e professionisti della salute diventa fondamentale conoscere le regole del gioco.
Il manuale di Mauro Di Fresco, infermiere, docente e avvocato, “Le procedure disciplinari delle professioni sanitarie” (Maggioli Editore), è una guida chiara e operativa per difendere i propri diritti professionali, prevenire fraintendimenti e affrontare con consapevolezza eventuali contestazioni disciplinari.
Certo non siamo qui a difendere l’indifendibile (se spiate le persone può aiutarvi solo Dio!), ma se ci si può tutelare con competenza: capire come funziona il sistema è il primo passo per proteggere la propria reputazione.
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Le procedure disciplinari delle professioni sanitarie
La giurisprudenza ha voluto spiegare la relazione umana e contrattuale che lega l’operatore al paziente e viceversa, coniando un nuovo termine: contatto sociale. Le professioni sanitarie consistono in attività delicate, che purtroppo, ora più frequentemente, incidono nella sfera personale del paziente e soprattutto nei suoi interessi primari, come è appunto la salute. L’attrito che ne può derivare, al di là delle capacità di gestione del professionista, finisce spesso nel contenzioso, che dapprima viene affrontato dalla stessa Azienda sanitaria, alla quale interessa primariamente la soddisfazione dell’utente. Per questo motivo, il professionista si trova ad affrontare delle accuse di negligenza, di imperizia o di imprudenza che si sviluppano in molti modi ma che potrebbero incidere anche definitivamente sul suo futuro professionale. Lo stress, il senso di abbandono e di disarmo che investono l’operatore innocente durante le fasi disciplinari sono perlopiù prodotti dal timore di veder macchiata la propria reputazione con effetti deleteri sull’autostima e sull’eterostima. Inoltre, l’ignoranza del diritto disciplinare è un catalizzante della paura che impedisce al lavoratore di difendersi pienamente dalle accuse perché paralizza ogni possibilità di reazione. Quest’opera è stata realizzata per offrire alle professioni sanitarie un utile strumento di conoscenza e, quindi, di difesa. per comprendere pienamente le regole del sistema così da poterlo gestire in maniera produttiva e, comunque, nel senso della verità e della giustizia. La conoscenza del diritto impedirà una strumentalizzazione della procedura disciplinare affinché non diventi un momento di ritorsione e di punizione per fatti estranei alle accuse. Mauro Di Fresco Insegna Diritto Sanitario ai master infermieristici di I e II livello della Prima Facoltà di Medicina e Chirurgia di Roma. Alla Seconda Facoltà (Ospedale Sant’Andrea) insegna Diritto del Lavoro Sanitario al Corso di Laurea Magistrale in Infermieristica. È relatore di diversi corsi ECM di carattere nazionale, responsabile del link Diritto Sanitario nella rivistaLa Previdenzae scrive anche su Studio Cataldi, Diritto e Diritti, Infoius.it. È consulente legale nazionale di diversi sindacati che operano nel comparto Sanità e nella Dirigenza Medica oltre che in 52 Associazioni di pazienti.
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L’imputazione e la sospensione dall’albo
L’infermiere inglese, dopo le accuse, si è dichiarato colpevole dei due capi d’imputazione in due diverse comparizioni in tribunale, venendo condannato, ma con pena detentiva sospesa.
La Commissione del Nursing and Midwifery Council, il corrispettivo inglese del nostro Ordine degli Infermieri, non ha esitato a ritenere compromessa la sua idoneità alla professione, disponendo una sospensione cautelare di 18 mesi.
Secondo le fonti locali, la Commissione ha concluso che “data la gravità delle condanne“, l’opinione pubblica sarebbe rimasta “scioccata” senza un intervento, aggiungendo che “sebbene siano avvenute al di fuori della pratica clinica, [le azioni] dimostrano una significativa preoccupazione attitudinale che lo rendeva responsabile, in futuro, di agire in modo da esporre i pazienti a rischi ingiustificati di danni”.
La Commissione ha comunque rilevato “un certo rimorso” da parte di Delos Reyes, ma anche che questi non sembra aver compreso appieno l’impatto del suo reato.
Una condotta, confermata dagli atti giudiziari, che si discosta notevolmente dagli standard attesi per un infermiere qualificato. E non aver avuto riguardo nemmeno per un minore non ha aiutato a sostenere la posizione opposta.
Attualmente, “il collegio ha stabilito che la grave violazione dei principi fondamentali della professione, evidenziata dalle azioni del signor Delos Reyes, è fondamentalmente incompatibile con la permanenza del signor Delos Reyes nell’albo”, imponendo un ordine di sospensione provvisorio di 18 mesi, valido per coprire l’eventuale periodo di appello o in attesa di una possibile radiazione definitiva.
Qui il link al provvedimento del NMC
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Autore: Dario Tobruk (seguimi anche su Linkedin – Facebook – Instagram – Threads)
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