Infermiere vittima di usura con tasso del 560%, in 5 a processo

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Il basso stipendio degli infermieri italiani, professionisti laureati con una paga da diplomati (e anche meno), continua a far discutere. E intanto che i signori medici se ne escono in TV con disinformanti vagiti del tipo “La situazione dei medici è anche peggio rispetto a quella degli infermieri” (VEDI articolo), che nuovi assessori si concentrano per “capire” (spesso senza riuscirci) i motivi della ingravescente carenza di personale infermieristico e che il Governo vuole addirittura dare una bella sforbiciata alle pensioni degli ex “eroi”, ecco che un infermiere in difficoltà economiche si ritrova a essere strozzato con un tasso del 560%


È accaduto nelle Marche (VEDI Ancona Today): tre individui di etnia rom, residenti tra Ancona e Falconara e una coppia di albanesi che risiede nel Maceratese, sono finiti a processo (prossima udienza 9 maggio 2024) con le accuse di spaccio di droga, estorsione e usura. Il trio rom avrebbe minacciato e ricattato un infermiere a cui avevano prestato 1.500 euro, richiedendo in seguito (dopo soli 30 giorni) la restituzione di 2.200 euro.


Le forze dell’ordine hanno scoperto il coinvolgimento degli imputati a seguito di alcune indagini riguardanti un presunto giro di spaccio: durante i pedinamenti e a seguito di intercettazioni e riprese video, è emerso anche il credito vantato dalla banda nei confronti dell’infermiere, che aveva subito varie minacce e il sequestro dell’automobile di suo fratello (una Fiat 500 L) per ottenere il rimborso. Altresì, il professionista ha dichiarato di aver subito minacce dagli imputati anche dopo aver denunciato l’usura in questura.

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Alessio Biondino

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