In occasione del prossimo 44° Congresso Aniarti 2025, intitolato “I mille volti dell’area critica”, abbiamo avuto il piacere di intervistare il Prof. Gaetano Romigi, Vicepresidente Aniarti, docente universitario e formatore infermieristico di lungo corso.
Voce autorevole della professione, impegnata da anni nella formazione, nella ricerca e nella rappresentanza scientifica dell’area critica ci ha consegnato un volto nuovo sul futuro dell’infermieristica a cui guardare con speranza.
Come si trasforma la professione: tra assistenti infermiere, licei infermieristici e lauree magistrali
L’intervista nasce proprio in vista dell’appuntamento di novembre a Bologna, dove l’Aniarti — storica società scientifica che da decenni contribuisce a delineare l’identità dell’infermiere di area critica — porterà in primo piano i temi della specializzazione clinica, della formazione avanzata e delle nuove sfide tecnologiche, come l’intelligenza artificiale applicata al nursing, analizzando con lucidità i cambiamenti che stanno attraversando la professione: dall’introduzione della figura dell’assistente infermiere fino alle future lauree magistrali cliniche.
Un passaggio epocale che richiede il coinvolgimento di tutti gli attori istituzionali: FNOPI, Ministero, università e società scientifiche, per garantire un’evoluzione coerente con i bisogni assistenziali del Paese: “C’è una crisi dell’assistenza alla persona — spiega Romigi— e serve armonizzare le novità per non perdere il senso della cura.”.
Futuro dell’infermieristica e non solo fuga e crisi.
Romigi affronta anche la questione della motivazione professionale, oggi fortemente messa alla prova. Burnout, dimissioni volontarie e fuga dei professionisti all’estero rappresentano, secondo lui, il segnale di una crisi di significato e di riconoscimento, “Un tempo c’era più passione e aspettativa – ricorda — oggi serve recuperare motivazione e dignità, valorizzando formazione, benessere organizzativo e retribuzioni adeguate.“.
Guarda l’intervista completa al Dott. Gaetano Romigi nel box qui sotto o direttamente sul nostro canale YouTube. E ovviamente non dimenticare di iscriverti, per non perdere nessuno dei nostri contenuti!
44° Congresso Nazionale Aniarti – “I mille volti dell’area critica”
Ricordiamo per tutti i colleghi interessati all’area critica che il Congresso ANIARTI si terrà dal 10 al 12 novembre 2025 a Bologna, presso il Centro Congressi Savoia Hotel Regency. Maggiori informazioni nell’articolo dedicato.
Gli infermieri e la capacità di monitorare il paziente
In un contesto sanitario sempre più complesso e tecnologicamente avanzato, è fondamentale restare aggiornati sulle pratiche di monitoraggio in area critica. Il manuale “Guida al monitoraggio in area critica”, edito da Maggioli Editore, offre una panoramica completa e pratica per acquisire competenze fondamentali nel monitoraggio dei parametri vitali e nell’interpretazione dei dati clinici, garantendo così un’assistenza infermieristica di alto livello.
Disponibile su Amazon e MaggioliEditore.it, il manuale è uno strumento indispensabile per tutti i professionisti sanitari che operano in contesti critici, dove il monitoraggio continuo e accurato può fare la differenza tra la vita e la morte!
Guida al monitoraggio in Area Critica
Il monitoraggio è probabilmente l’attività che impegna maggiormente l’infermiere qualunque sia l’area intensiva in cui opera.Non può esistere area critica senza monitoraggio intensivo, che non serve tanto per curare quanto per fornire indicazioni necessarie ad agevolare la decisione assistenziale, clinica e diagnostico-terapeutica, perché rilevando continuamente i dati si possono ridurre rischi o complicanze cliniche.Il monitoraggio intensivo, spesso condotto con strumenti sofisticati, è una guida formidabile per infermieri e medici nella cura dei loro malati. La letteratura conferma infatti che gli eventi avversi, persino il peggiore e infausto, l’arresto cardiocircolatorio, non sono improvvisi ma solitamente vengono preannunciati dal peggioramento dei parametri vitali fin dalle 6-8 ore precedenti.Il monitoraggio è quindi l’attività “salvavita” che permette di fare la differenza nel riconoscere precocemente l’evento avverso e migliorare i risultati finali in termini di morbilità e mortalità.Riconosciuto come fondamentale, in questo contesto, il ruolo dell’infermiere, per precisione, accuratezza, abilità nell’uso della strumentazione, conoscenza e interpretazione dei parametri rilevati, questo volume è rivolto al professionista esperto, che mette alla prova nelle sue conoscenze e aggiorna nel suo lavoro quotidiano, fornendo interessanti spunti di riflessione, ma anche al “novizio”, a cui permette di comprendere e di utilizzare al meglio le modalità di monitoraggio. A cura di:Gian Domenico Giusti, Infermiere presso Azienda Ospedaliero Universitaria di Perugia in UTI (Unità di Terapia Intensiva). Dottore Magistrale in Scienze Infermieristiche ed Ostetriche. Master I livello in Infermieristica in anestesia e terapia intensiva. Professore a contratto Università degli Studi di Perugia. Autore di numerose pubblicazioni su riviste italiane ed internazionali. Membro del Comitato Direttivo Aniarti.Maria Benetton, Infermiera presso Azienda ULSS 9 di Treviso. Tutor Corso di laurea in Infermieristica e Professore a contratto Università degli Studi di Padova. Direttore della rivista “SCENARIO. Il nursing nella sopravvivenza”. Autore di numerose pubblicazioni su riviste italiane. Membro del Comitato Direttivo Aniarti.
a cura di Gian Domenico Giusti e Maria Benetton | Maggioli Editore 2015
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