La notte di Capodanno: le storie degli infermieri al teatro

Redazione 22/10/21
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Va in scena in prima nazionale al Teatro India di Roma, dal 27 al 31 ottobre, lo spettacolo La notte di Capodanno per la regia di Roberto Gandini. Una produzione Teatro di Roma-Teatro Nazionale, Laboratorio teatrale integrato Piero Gabrielli, in collaborazione con FNOPI.

La notte di Capodanno: le storie degli infermieri al teatro

Una pièce teatrale sulla figura dell’infermiere nata dal percorso progettuale L’arte di curare e di raccontare avviato nel 2019, che ha visto diversi momenti di studio e di riflessione sul tema.

Regia

  • Uno spettacolo di Roberto Gandini
  • collaborazione alla drammaturgia Roberto Scarpetti
  • regia Roberto Gandini
  • con Roberto Baldassari, Maria Teresa Campus, Cosimo Frascella, Simonetta Graziano Martina Massaro, Simone Salucci, Giulia Tetta

Quando e dove?

  • Teatro India – Sala A – dal 27 al 31 ottobre 2021
  • Orari spettacolo mercoledì 27 ore 19.00 – giovedì 28 ore 21.00 – venerdì 29 e sabato 30 ore 19.00 – domenica 31 ore 18.00.
  • Biglietti intero € 10 – ridotto € 5 (iscritti OPI e studenti)
  • Info e prenotazioni gruppi: laboratoriogabrielli@teatrodiroma.net – 06 58 333 672 da lunedì a venerdì ore 10.00 – 18.00
  • Vendita online https://teatrodiroma.vivaticket.it/it/event/la-notte-di-capodanno/165770

Lo spettacolo teatrale

Barbara Mangiacavalli – Presidente FNOPI

Tutti noi siamo sono fatti di storie.

Le storie di noi infermieri sono particolari, perché svolgiamo una delle professioni che più intreccia, ogni giorno, il vissuto personale con quello altrui. Le nostre vite si incrociano con le vite di chi assistiamo e sono destinate a cambiare per sempre sia il curante che il curato. A volte impercettibilmente, a volte evidentemente.
Proprio per questo, è stato sempre motivo di rammarico per gli operatori sanitari vedersi rappresentati – al cinema, come in tv e al teatro – in ruoli marcatamente tipizzati, quasi caricaturali, come delle moderne maschere della commedia dell’Arte.
Da queste premesse, è nata la collaborazione tra un Ordine come la FNOPI (che rappresenta oltre 456mila infermieri in Italia) e un’istituzione culturale come il Teatro di Roma.

Un altro modo di raccontare gli infermieri, la Sanità, le gioie e le frustrazioni fuori e dentro le corsie… era possibile! Per il nuovo Codice Deontologico delle Professioni Infermieristiche “il tempo di relazione è tempo di cura”. Come la catarsi che avviene a teatro: tempo di cura per la nostra società, dall’inizio della Storia.


Professione infermiere: alle soglie del XXI secolo

Il filo conduttore del libro è lo sviluppo del processo di professionalizzazione dell’infermiere. Alcune domande importanti sono gli stessi autori a sollevarle nelle conclusioni. Tra queste, spicca il problema dell’autonomia professionale: essa è sancita sul terreno giuridico dalle norme emanate nel periodo considerato, ma in che misura e in quali forme si realizza nei luoghi di lavoro, nella pratica dei professionisti? E, inoltre, come si riflettono i cambiamenti, di cui gli infermieri sono stati protagonisti, sul sistema sanitario del Paese?

Il libro testimonia che la professione è cambiata ed è cresciuta, ma che c’è ancora molto lavoro da fare. Coltivare questa crescita è una responsabilità delle nuove generazioni.

Professione infermiere: alle soglie del XXI secolo

La maggior parte dei libri di storia infermieristica si ferma alla prima metà del ventesimo secolo, trascurando di fatto situazioni, avvenimenti ed episodi accaduti in tempi a noi più vicini; si tratta di una lacuna da colmare perché proprio nel passaggio al nuovo millennio la professione infermieristica italiana ha vissuto una fase cruciale della sua evoluzione, documentata da un’intensa produzione normativa.  Infatti, l’evoluzione storica dell’infermieristica in Italia ha subìto un’improvvisa e importante accelerazione a partire dagli anni 90: il passaggio dell’istruzione all’università, l’approvazione del profilo professionale e l’abolizione del mansionario sono soltanto alcuni dei processi e degli avvenimenti che hanno rapidamente cambiato il volto della professione. Ma come si è arrivati a tali risultati? Gli autori sono convinti che per capire la storia non basta interpretare leggi e ordinamenti e per questa ragione hanno voluto esplorare le esperienze di coloro che hanno avuto un ruolo significativo per lo sviluppo della professione infermieristica nel periodo esaminato: rappresentanti di organismi istituzionali e di associazioni, formatori, studiosi di storia della professione, infermieri manager. Il filo conduttore del libro è lo sviluppo del processo di professionalizzazione dell’infermiere. Alcune domande importanti sono gli stessi autori a sollevarle nelle conclusioni. Tra queste, spicca il problema dell’autonomia professionale: essa è sancita sul terreno giuridico dalle norme emanate nel periodo considerato, ma in che misura e in quali forme si realizza nei luoghi di lavoro, nella pratica dei professionisti? E, inoltre, come si riflettono i cambiamenti, di cui gli infermieri sono stati protagonisti, sul sistema sanitario del Paese? Il libro testimonia che la professione è cambiata ed è cresciuta, ma che c’è ancora molto lavoro da fare. Coltivare questa crescita è una responsabilità delle nuove generazioni. Le voci del libro: Odilia D’Avella, Emma Carli, Annalisa Silvestro, Gennaro Roc- co, Stefania Gastaldi, Maria Grazia De Marinis, Paola Binetti, Rosaria Alvaro, Luisa Saiani, Paolo Chiari, Edoardo Manzoni, Paolo Carlo Motta, Duilio Fiorenzo Manara, Barbara Man- giacavalli, Cleopatra Ferri, Daniele Rodriguez, Giannantonio Barbieri, Patrizia Taddia, Teresa Petrangolini, Maria Santina Bonardi, Elio Drigo, Maria Gabriella De Togni, Carla Collicelli, Mario Schiavon, Roberta Mazzoni, Grazia Monti, Maristella Mencucci, Maria Piro, Antonella Santullo. Gli Autori Caterina Galletti, infermiere e pedagogista, corso di laurea magistrale in Scienze infermieristiche e ostetriche dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, Roma.Loredana Gamberoni, infermiere, coordinatore del corso di laurea specialistica/ magistrale dal 2004 al 2012 presso l’Università di Ferrara, sociologo dirigente della formazione aziendale dell’Aou di Ferrara fino al 2010. Attualmente professore a contratto di Sociologia delle reti di comunità all’Università di Ferrara.Giuseppe Marmo, infermiere, coordinatore didattico del corso di laurea specialistica/ magistrale in Scienze infermieristiche e ostetriche dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, sede formativa Ospedale Cottolengo di Torino fino al 2016.Emma Martellotti, giornalista, capo Ufficio stampa e comunicazione della Federazione nazionale dei Collegi Ipasvi dal 1992 al 2014.

Caterina Galletti, Loredana Gamberoni, Giuseppe Marmo, Emma Martellotti | 2017 Maggioli Editore

32.00 €  30.40 €

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