L’Ast in ginocchio: “Non si trovano più nemmeno gli infermieri interinali”

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Anche all’Ast di Ascoli trovare infermieri disposti ad accettare certe condizioni è sempre più difficile: non si trovano più neanche gli infermieri interinali per far fronte a quella che per i dirigenti è «una situazione straordinaria e non prevedibile», si legge nella determina dell’azienda (VEDI Cronache Picene del 9 luglio).


Infatti, «nonostante una puntuale programmazione delle assunzioni temporanee portata avanti nel corso dell’anno – spiegano dall’Ast – sono sopraggiunti impedimenti eccezionali, quali malattie, infortuni e permessi ex lege».


Fatto sta che per continuare a garantire il servizio all’Ast picena servono qualcosa come 5100 ore. Ma l’azienda interinale precedentemente affidataria dell’appalto, la Manpower, da quanto si apprende ne può garantire solo poco più di 1000 visto che nessun infermiere accetta le offerte di lavoro (chissà quanto succulente) dell’agenzia.


I sindacati (Cgil, Cisl, Nursing Up, Fials e Ugl Salute), sulla “puntuale programmazione” tanto decantata dall’Ast, qualche giorno fa (VEDI Cronache Picene del 1 luglio) hanno avuto qualcosa da ridire: «Era indispensabile assumere almeno 50 unità infermieristiche, a tempo determinato, per garantire la regolare fruizione delle ferie estive ai dipendenti nonché assicurare la presenza dei sanitari nei due nuovi servizi aperti i primi di giugno. Non ci voleva certo un’elaborazione scientifica per definire quali erano le reali necessità di personale per garantire la funzionalità dei servizi.


L’Ast invece ha sempre sostenuto che il personale era più che sufficiente anche per affrontare il periodo feriale, ma ora, davanti alla scontata realtà dei fatti, l’azienda si rivolge ad aziende di somministrazione del lavoro».

Con tutti gli imbarazzanti e ingiustificabili rischi del caso.

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Alessio Biondino

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