‘Sequestrate altre 50 milioni di mascherine’
“Apprendiamo, con un sentimento di preoccupazione ma anche di profonda indignazione, di un nuovo maxi sequestro di mascherine non a norma nel mondo della sanità italiana. Oltre 50 milioni di dispositivi di protezione facenti parte dell’ormai celebre lotto Arcuri ‘made in Cina’. La Guardia di Finanza di Gorizia non ha dubbi: non proteggono dal virus e sono state fornite alle Regioni dalla nostra prima struttura commissariale, quella appunto facente capo al numero uno di Invitalia.
‘Per settimane sono state indossate da medici e infermieri’
Pare che per settimane le abbiano adoperate infermieri e medici di tante realtà ospedaliere italiane e sembrerebbe che su questo non vi siano dubbi. Secondo i risultati di laboratorio, il loro potere filtrante è dieci volte inferiore a quanto dichiarato e il coefficiente di penetrazione è di gran lunga superiore alla norma. Ciò può comportare un pericolo per le persone che le indossano, pensando di essere al sicuro, e in particolare per il personale sanitario che per mesi le ha avute in dotazione.”
‘Quanti contagi potevano essere evitati?’
E ancora: “Ci chiediamo, e ne abbiamo ogni sacrosanta ragione, se questo dramma poteva essere evitato, e se e in quali termini i numeri dei contagi degli ultimi mesi del nostro personale sanitario non siano direttamente collegati a questi ‘pseudo dispositivi’ di protezione, che in realtà non proteggevano un bel niente, e che quindi esponevano concretamente al rischio virus tutti i nostri professionisti della sanità.
È inconcepibile che in Italia sia stata la struttura commissariale del Governo stesso a fornire le mascherine non a norma ai nostri infermieri.”
‘Il Governo dovrà assumersi le sue responsabilità’
E infine: “Come sindacato non volteremo certo il viso dall’altra parte. Chiediamo pubblicamente l’apertura di una indagine parlamentare, affinché si dia conto di quali aziende ed enti sanitari siano stati riforniti con i lotti di mascherine malfunzionanti, con il relativo quantitativo e periodo, per capire se ci sono e quali sono le eventuali correlazioni tra il loro utilizzo e l’impennata del numero delle infezioni da Covid 19 verificatesi, tempo per tempo, tra gli infermieri italiani.
Ci affidiamo con fiducia alla magistratura ed attendiamo che faccia il suo lavoro. Certo è che se tutte le ipotesi fossero confermate , allora il Governo dovrà assumersi la responsabilità per quanto dovesse essere imputato alla struttura commissariale che ha operato sotto le sue egida, ivi comprese eventuali forme di risarcimento in favore degli interessati”.
Il problema sarà quello di dimostrare che il contagio sia avvenuto a causa dell’utilizzo dei dispositivi di cui sopra, cosa che forse non sarà molto semplice, ma… Questa, anche se speriamo di no, sarà un’altra storia.
Le mascherine incriminate
Cogliamo l’occasione per ricordare a tutti quali sono i modelli di mascherina incriminati e che non devono essere usati:
1) Facciale SCYFKZ KN95 GB2626-2006 filtrante FFP2 S/valvola Dpi monouso
2) Facciale (UNECH KN95) filtrante FFP2 S/valvola Dpi monouso
3) Facciale (ANHUI ZHONGNAN) filtrante FFP2 GB2626-2006 EN 149S/ valvola Dpi monouso
4) Facciale (JY-JUNYUE) filtrante KN95 GB/2626- 2006 EN149 FFP2S/valvola Dpi monouso
5) Facciale (WENZHOU XILIAN) filtrante FFP2 KN95 GB2626-2006 EN 149 S/valvola Dpi monouso
6) Facciale (ZHONGKANG) filtrante KN95 GB2626-2006 EN 149S/valvola Dpi monouso
7) Facciale WENZHOU HUASAI filtrante KN95 GB/ 2626 -2006 EN 149 FFP2 S/valvola Dpi monouso
8) Mascherine filtranti WENXIN FFP2-KN 95
9) Facciale – Mascherine filtranti BI WEI KANGO CE 1282-9600 filter respirator
10) Facciale (SIMFO KN95 ZHYI – SURGIKA) filtrante FFP2 DPI S/valvola Dpi EN 149 monouso distribuite da Surgika (Levante Bucine, Ar)
11) Facciale (WENZHOU LEIKANG) filtrante FFP3 S valvola EN 149
12) Facciale (XINNUOZI) filtrante FFP3 S/valvola EN 149.
Autore: Alessio Biondino
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