Primario schiaffeggia e minaccia infermiere: condannato a risarcimento

Redazione 22/06/22
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Primario del pronto soccorso di Chieti è stato condannato a pagare una multa per aver aggredito e minacciato un infermiere in seguito ad una disputa sulla gestione di un sospetto caso Covid.

Schiaffeggia e minaccia infermiere: primario condannato a risarcimento danni e pagamento multa.

I fatti accaduti a giugno 2020 all’ospedale SS. Annunziata, come riporta ChietiToday.it, hanno portato il giudice di pace di Chieti a condannare il primario accusato di aver prima minacciato e poi aggredito fisicamente un infermiere, con 400 euro di multa e risarcimento danni all’infermiere di 1000 euro, oltre a 2.527 euro per le spese legali del processo.

L’infermiere, pochi giorni dopo l’accaduto, aveva denunciato ai Carabinieri del luogo di essere stato schiaffeggiato e minacciato dal primario durante uno scatto d’ira, in seguito ad un diverbio tra i due.

Secondo la ricostruzione, la discussione è nata in seguito alla gestione di un paziente e del relativo trattamento in caso di sospetto Covid tra l’infermiere ed un altro medico, a quel punto l’intervento del primario è scaduto in un rimprovero prima e in uno schiaffo con minaccia poi: “Ti taglio la lingua, ti aspetto fuori“. Sarebbero state quest’ultime le minacce lanciate dal medico, che qualche giorno dopo verrà per questo denunciato.

Refertato direttamente nello stesso PS, e come si legge nei documenti presentati dalla difesa durante il processo, l’infermiere presentava una “sindrome da stress dovuta ad aggressione violenta, guaribile in 5 giorni“.

La condanna è stata ridotta di un terzo in favore del medico in “considerazione dello stato di provocazione determinato dalla persona offesa“. L’imputato, che nega l’aggressione, sta valutando con la sua difesa di ricorrere in appello.


La tutela contro le aggressioni agli operatori sanitari

I principali fattori di rischio si rinvengono negli atteggiamenti negativi dei pazienti nei confronti degli operatori, nelle aspettative dei familiari e nei lunghi tempi di attesa nelle zone di emergenza, che risultano in grado di sviluppare danni fisici, ma anche disturbi psichici, negli operatori che subiscono violenza.

Il provvedimento legislativo, nel recare un sorta di diritto penale a presidio della
medicina, interviene con una severa risposta sanzionatoria, ma il problema va risolto
anche affrontando e rimuovendo le radici profonde della violenza … di un paziente che
arriva a colpire il proprio medico.

La tutela contro le aggressioni agli operatori sanitari

Oggi i giornali, le tv, il web e tutti i media li chiamano “i nuovi eroi”.Eppure, da tempo è nota a livello mondiale una nuova emergenza sociale: la violenza contro di loro, la violenza nei confronti degli operatori sanitari.Ogni giorno, sono dati forniti dall’Inail, in Italia si verificano infatti ben 3 episodi di violenza contro gli operatori sanitari, comprensivi di intimidazioni e molestie.I principali fattori di rischio si rinvengono negli atteggiamenti negativi dei pazienti nei confronti degli operatori, nelle aspettative dei familiari, e nei lunghi tempi di attesa nelle zone di emergenza.Varata in piena pandemia da Covid-19, la legge 14 agosto 2020, n. 113, “Disposizioni in materia di sicurezza per gli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie nell’esercizio delle loro funzioni”, tenta di rispondere all’esigenza di sicurezza avvertita dal personale medico-sanitario, e contiene varie misure sia a livello sanzionatorio sia a livello educativo e preventivo.Viene inoltre introdotta un’ipotesi speciale del delitto di lesioni personali, una nuova circostanza aggravante comune, in presenza della quale i reati di lesioni e percosse diventano procedibili d’ufficio, e una sanzione amministrativa.Per rispondere, nell’immediatezza, alle esigenze innanzitutto di praticità degli operatori, il volume presenta un primo commentario e una dettagliata e accurata analisi della legge n. 113/2020, e tenta altresì di prefigurare le ricadute derivanti dall’impatto delle nuove disposizioni nel tessuto normativo del sistema.Fabio PiccioniAvvocato del Foro di Firenze, Patrocinante in Cassazione. LLB presso University College of London, è Docente di Diritto penale alla Scuola di Specializzazione per le Professioni Legali della Facoltà di Giurisprudenza, Coordinatore e Docente di master universitari e corsi di formazione. Giornalista pubblicista, è autore di pubblicazioni e monografie in materia di Diritto penale e amministrativo sanzionatorio.

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18.00 €  17.10 €

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