“Perdiamo un’eroina”: la storia di Alison, paramedica uccisa in servizio

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Una paramedica statunitense è stata aggredita alle spalle e ferita mortalmente con una decina di coltellate mentre era in servizio presso la vicina stazione del pronto soccorso (la n. 49) ad Astoria, New York, nel Queens.

Da 25 anni in servizio al pronto soccorso

Vittima dell’aggressione, una tenente dell’EMS (Emergency Medical Service), la paramedica Alison Russo-Elling, che vantava 25 anni di servizio presso il pronto soccorso della grande mela e che si era distinta nelle operazioni d’emergenza dopo l’attacco dell’11 settembre 2001 al World Trade Center.

L’aggressione

Alison, come riportato da diverse testate internazionali tra cui la CNN, lo scorso giovedì notte (intorno alle 2:15) stava compiendo un breve tratto di strada a piedi per ritirare quella che doveva essere la sua cena quando, nei pressi dell’incrocio tra la 20esima Avenue e la 41esima strada, ha subito l’attacco e i numerosi fendenti da parte di uno sconosciuto.

Il trasporto in ospedale

I colleghi della donna hanno fatto di tutto per mantenerla in vita, intanto che la trasportavano d’urgenza presso il Mount Sinai Hospital del Queens, ma… Non c’è stato niente da fare: all’arrivo in ospedale, i medici non hanno potuto fare altro che constatare il decesso di Alison.

“Professionista esemplare”

Un attacco “barbaro e completamente immotivato”, lo ha definito la commissaria ad interim del dipartimento di polizia di New York, Laura Kavanaugh. Che ha spezzato la vita di una “professionista esemplare”, nonché madre di una bambina, senza alcun motivo.

Venire attaccati e uccisi mentre si aiutano gli altri è straziante e indignante per il nostro dipartimento in modi che non riesco a descrivere” ha concluso la commissaria.

“Uno dei nostri eroi”

Sgomento e cordoglio sono stati espressi dalla governatrice Kathy Hochul, che ha dato disposizioni affinché le bandiere degli edifici statali sventolino a mezz’asta. Altresì, il sindaco di New York Eric Adams ha dichiarato: Abbiamo perso uno dei nostri eroi. Stava lavorando per la città, e ha pagato l’estremo prezzo per questo”.

L’aggressore, poi identificato come il 34enne incensurato Peter Zisopoulos, è ora in custodia del NYPD ed è accusato di omicidio e possesso di armi. Ignoti i motivi del suo gesto.

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