“Pochi infermieri? Certo: è lo stipendio che crea il prestigio sociale”


Mancano gli infermieri, la professione non è più attrattiva e in Italia, tra dimissioni volontarie, pensionamenti, fughe all’estero e i giovani che non scelgono più il percorso a tema, se ne perdono qualcosa come 10 mila ogni anno (VEDI dati GIMBE).


Perché? La scrittrice Antonella Boralevi non ha dubbi e a L’Aria che tira (LA7) ha espresso in modo inequivocabile il pensiero suo e di moltissimi infermieri italiani: «Il tema dello stipendio è fondamentale perché lo stipendio crea il prestigio sociale».


E ancora: «Questa professione di infermiere viene ancora equiparata da moltissime persone a quella del portantino dei film di Alberto Sordi. Invece l’infermiere è un grande professionista specializzato e laureato che bisogna pagare. Il modo di muoversi nei rinnovi da parte dei sindacati è incomprensibile».

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Alessio Biondino

Infermiere presso sanità pubblica. Autore della raccolta di racconti “La suocera sul petto e altre storie vere” (Ianieri Edizioni, 2018), del romanzo “Buonanotte madame” (0111 Edizioni, 2014) e coautore del manuale di divulgazione scientifica “Assistenza respiratoria domiciliare…Continua a leggere

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