Regione Lazio cerca infermieri esperti in DPI per Unità Speciale, scade il 16/04!

Redazione 15/04/20
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Regione Lazio cerca medici e infermieri esperti per Unità Speciale USCAR.

Avviso per l’acquisizione di disponibilità di medici e CPS – infermieri, per svolgere attività nella Unità Speciale di Continuità Assistenziale Regionale (USCAR) quale organismo funzionale organizzato e gestito dall’INMI Spallanzani avvalendosi del SERESMI, coordinato dall’Unità di Crisi Regionale Covid-19.

Avviso per l’acquisizione di disponibilità di medici e CPS – infermieri, per svolgere attività nella Unità Speciale di Continuità Assistenziale Regionale (USCAR) quale organismo funzionale organizzato e gestito dall’INMI Spallanzani avvalendosi del SERESMI, coordinato dall’Unità di Crisi Regionale Covid-19.

Personale a cui è rivolto

L’Avviso è volto ad acquisire la disponibilità di:

  • Medici, vedi bando.
  • Collaboratori Professionali Sanitari – Infermieri già in servizio presso le Aziende Sanitarie del SSR

La partecipazione per tutti è su base volontaria e l’attività resa è considerata servizio utile a tutti gli effetti. Per i professionisti infermieri si prescinde dall’assenso della Azienda di appartenenza. Ai fini della valutazione dell’istanza, criterio prioritario di accesso è l’immediata disponibilità.

Titolo preferenziale ai fini dell’inserimento dei professionisti nel costituendo organismo sarà l’essere già esperti nelle procedure di accesso, gestione ed utilizzo dei DPI o adeguatamente formati in tal senso. Si prevede fin d’ora, per i soggetti eventualmente non già formati, l’attivazione di appositi percorsi dedicati.

I team sanitari dell’USCAR avranno il compito di intervenire in situazioni di emergenza ovvero per effettuare la sorveglianza sanitaria alla popolazione assistita, ivi compresi gli operatori del SSR, in particolare, presso quelle strutture residenziali sociosanitarie e socioassistenziali nelle quali si è reso manifesto un focolaio di contagio. Proprio in virtù di tale specifico compito, i professionisti individuati saranno sottoposti al protocollo di valutazione del rischio specifico in coerenza con le indicazioni diramate dalla Direzione Salute ed integrazione socio sanitaria della Regione Lazio in data 23.03.2020 prot. n. U0240003.

Maggiori informazioni sono reperibili sul bando completo.

MODALITA’ E TERMINI PER LA PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE

La domanda di partecipazione dovrà essere redatta in carta semplice, secondo il fac-simile allegato 1 debitamente firmata in originale, corredata di curriculum vitae sintetico con evidenza dell’esperienza nelle procedure di accesso, gestione ed utilizzo dei DPI ed evidenza di adeguata formazione nei predetti ambiti nonché di un documento di riconoscimento in corso di validità ed inviata, esclusivamente all’indirizzo di posta elettronica certificata di seguito indicato: arearisorseumanessr@regione.lazio.legalmail.it entro le ore 23,59 del 16 aprile 2020.

Dovranno essere indicati, altresì, i propri recapiti telefonici e mail utili. Il presente avviso rimane per tutto il perdurare dell’emergenza. Per informazioni e chiarimenti in merito, gli aspiranti potranno rivolgersi all’Area Risorse Umane della Direzione Salute e Integrazione Sociosanitaria tel. 06 51 68 45 06 -52 60 tutti i giorni esclusi sabato e domenica.

LINK, bando e altre informazioni:

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CORONAVIRUS COVID-19

La storia ci insegna che da sempre le società umane combattono, ciclicamente, la loro guerra contro le epidemie, questo nemico astuto, insidioso, implacabile, e soprattutto, privo di emozioni e scrupoli. Eppure, le società umane hanno sempre vinto. Oggi il progresso scientifico e tecnologico sembra librarsi ad altezze vertiginose. Ma, nella guerra contro le epidemie, le armi dell’umanità sono e saranno probabilmente le stesse di quelle che avevamo a disposizione quando questo inarrestabile progresso aveva appena cominciato a svilupparsi, come nel XV secolo della Repubblica di Venezia, nell’800, nei primi anni del ’900. Oggi, è vero, la comunità internazionale può contare su un’incrementata capacità di sorveglianza epidemiologica, su una solida esperienza nella collaborazione tra Stati, su laboratori in grado di identificare i virus e fare diagnosi, su conoscenze scientifiche in continuo progresso, su servizi sanitari sempre migliori, su agenzie internazionali come l’OMS, l’ISS italiano e il CDC americano. Ma oltre alle conoscenze, ai vaccini e ai farmaci, all’organizzazione dei servizi sanitari, per affrontare con successo le epidemie è molto importante il senso di appartenenza alla comunità, la solidarietà sociale e l’aiuto reciproco fra persone. Di fronte ad una minaccia sanitaria, la fiducia nello Stato e nelle scelte delle autorità sanitarie, la consapevolezza del rischio e la solidarietà umana possono aver la meglio sull’ignoranza, l’irrazionalità, il panico, la fuga e il prevalere dell’egoismo che in tutti gli eventi epidemici della storia hanno avuto grande rilevanza.     Walter Pasiniè un esperto di sanità internazionale e di Travel Medicine. Ha diretto dal 1988 al 2008 il primo Centro Collaboratore dell’Organizzazione Mondiale della Sanità per la Travel Medicine.

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