Il Nursing Up, studi internazionali alle mani, denuncia una situazione critica per decine di migliaia di infermieri turnisti. Secondo il sindacato, è ormai scientificamente dimostrato che fare turni notturni prolungati è lavoro usurante.
Riposi negati e rientri forzati con pronta disponibilità, ordini di servizio o semplice ricatto morale, danneggia biologicamente l’organismo degli infermieri, sia fisicamente che mentalmente.
Quest’usura non può più essere scambiata in cambio di pochi spiccioli, ma con un riconoscimento sociale, e soprattutto economico, dell’enorme sforzo e sacrificio di questa categoria. Altrimenti sempre più infermieri decideranno di cambiare professione o andare all’estero.
I turni notturni lavoro usurante: impossibile per le aziende non riconoscerlo
Turni notturni consecutivi danneggiano l’organismo, come qualsiasi altro lavoro usurante. La stanchezza cronica di chi fa turni notturni ripetuti è diverso dall’essere semplicemente stanchi, è come svegliarsi in hangover tra un turno e l’altro: non è un’espressione retorica, ma la realtà quotidiana di migliaia di infermieri italiani.
Il sindacato Nursing Up denuncia una situazione critica e ben nota a chi vive gli ospedali: turni notturni ripetuti, riposi appena garantiti sulla carta e rientri forzati con pronta disponibilità.
Questo modello organizzativo, spinto dall’emergenza cronica di personale, mette a dura prova la salute fisica e mentale dei professionisti, generando ansia, disorientamento e un rischio sempre più alto di errori clinici.
Il turno notturno è “probabilmente cancerogeno per l’uomo”
Studi internazionali come quelli del Nurses’ Health Study e del Karolinska Institutet lo confermano: i turni notturni sono lavoro usurante, logorano la salute, accelerano l’invecchiamento biologico e riducono l’aspettativa di vita libera da malattia fino a 7 anni, e dopo 10 anni di turni la qualità di vita peggiora insieme alla salute generale (fonti scientifiche a fine articolo).
L’OMS ha persino classificato il lavoro notturno come “probabilmente cancerogeno”.
Eppure, le direttive europee sul riposo minimo e il limite di pronta disponibilità vengono spesso aggirate o piegate alle esigenze delle strutture sanitarie italiane.
In molte ASL, la pronta disponibilità ha sostituito le assunzioni, divenendo uno strumento di routine, con 15 turni al mese per singolo infermiere, pagati solo 20 euro lordi a turno.
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E potrebbe andarti peggio: ad esempio lavorare in un PS
Oltre ai turni notturni e ai riposi mancati, la situazione nei Pronto Soccorso è la più drammatica: fino a 13 pazienti per infermiere, più del doppio del limite di 6 fissato dall’OMS.
Conseguenze? Abbandono della professione, cambio di lavoro, migrazioni verso il privato o l’estero e un esercito di infermieri sempre più stanchi e arrabbiati.
“Non chiediamo miracoli”, afferma Antonio De Palma, presidente di Nursing Up. “Chiediamo il rispetto del contratto, assunzioni vere e ritmi di lavoro che non mettano a rischio la salute dei nostri infermieri e la qualità dell’assistenza ai cittadini”.
Autore: Dario Tobruk (seguimi anche su Linkedin – Facebook – Instagram – Threads)
Fonti:
– Vlasak T, Dujlovic T, Barth A. Neurocognitive impairment in night and shift workers: a meta-analysis of observational studies. Occup Environ Med. 2022 Jun;79(6):365-372. doi: 10.1136/oemed-2021-107847. Epub 2022 Mar 8. PMID: 35260480.
– OMS. IARC Monographs Volume 124: Night Shift Work [iarc.who]
– Liang G, Schernhammer E, Qi L, Gao X, De Vivo I, Han J. Associations between rotating night shifts, sleep duration, and telomere length in women. PLoS One. 2011;6(8):e23462. doi: 10.1371/journal.pone.0023462. Epub 2011 Aug 10. PMID: 21853136; PMCID: PMC3154494.
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